venerdì 18 luglio 2014

Mordesse la rotaia con muscoli d'acciaio

Qualche settimana fa abbiamo strappato le mutande a Snowdonia, gestionale ferroviario di Tony Boydell edito da Uplay a ridosso della fine del mondo secondo i Maya, e ricomparso di recente sugli scaffali a prezzo ribassato. Benchè completamente frigido all'ambientazione cavallo a vapore, vi avevo messo su uno dei miei segnalibri mentali. Come faccio spesso, mi ero scaricato il manuale, stampato, letto a più riprese fra camera da letto e water, e compreso fra il molto poco e il vagamente un cazzo. Ma qualche dettaglio non mi era sfuggito. E il tarlo era entrato.
Tedesco da 2 a 5 giocatori della durata di un paio d'ore slabbrate fra spruzzi di birra e "Oh, raga, la prossima Cave Troll!", è un gioco del quale si legge piuttosto bene in rete.
Nel villaggio globale degli strapazza puzzilli, i giochi da tavolo si dividono in due grandi famiglie: quelli osannati dai giocatori e quelli massacrati dai medesimi. In mezzo c'è l'anonimato, il calderone della dimenticanza del "Non male ma neanche il gioco della vita" , circa il 90% dei titoli.
Forse al limbo della dimenticanza è quasi meglio il massacro della gogna: nel tempo trovi sempre il giocatore borderline in cerca di sfida "Voglio proprio vedere se 'sto Panic Station è brutto come dicono".
Quando va bene il nerd-alfa piega il regolamento e scova l'home rule che ribalta il gioco, e scrive una lunga e dotta retrospettiva che poi viene condivisa da tutti su facebook, e il gioco vive una seconda giovinezza.
Quando va bene, naturalmente, mica va sempre bene.
Mi incuriosiva molto Snowdonia perchè, a dispetto di tanti commenti positivi, mi sembrava già stato infilato nel cassetto della roba che non va più. Un po' come Quarriors, che quando è uscito ci giocavano cani e porci e oggi non se lo caga più nessuno (a me continua a piacere un sacco).

In Snowdonia i giocatori vestono i fuligginosi panni di imprenditori che lavorano fianco a fianco per la costruzione dello stesso tratto ferroviario. Lavorano insieme ma sono avversari, nella lotta per gli agognati punti vittoria finali.
Il setup porta via un po' di tempo e occorre avere un tavolo abbastanza grande per far stare tutto e non giocare con le carta ammassate sul bordo (e qualche centimetro per i bicchieri vogliamo ritagliarcelo?).
Benchè german, si notano gli sforzi dell'autore per creare un minimo di aderenza fra le meccaniche e l'ambientazione: le carte ferrovia, ad esempio, vengono disposte tutt'intorno al tabellone in un'ipotetica linea ferroviaria che si arrampica sulle pendici della montagna, linea inframezzata da carte stazione. Ogni tratto di binario non ancora costruito è rappresentato da un mucchio di macerie grezze da bonificare, e una volta scavato occorre avere belli e pronti dei binari da posizionare. Per ottenere i binari bisogna raccogliere il ferro e trasformarlo.
Le materie a disposizione sono: ferro, pietra, carbone e macerie.
Due i lavoratori da work-piazzare nelle aree azione, più un terzo reclutabile al pub, in cambio di una risorsa carbone e della promessa di una pinta.
La partita inaugurale vede coinvolti i soliti tre muzzuni del mercoledì sera, anche detti Gli Zombie del Giovedì Mattina. Viking si presenta sulla soglia della Stazione Critica col solito Cave Troll che gli spunta dalla borsa ikea. Saranno sei mesi che si porta dietro 'sto feticcio e non abbiamo ancora capito il perchè, visto che alla fine è sempre il primo a dire "Ma no, dai, Cave Troll no, facciamo un'altra volta". Mistero.
RedBairon scende al capolinea con la MIA copia di Snowdonia sotto braccio. Gli ho chiesto se aveva voglia di studiarsi il regolamento (che oggettivamente poteva essere scritto un po' meglio) e guidare il gruppo nella prima partita ufficiale. RedBairon è un trita-regolamenti. Li legge prima di addormentarsi. E non è che gli conciliano il sonno: lo agitano. Così non dorme e continua a leggere, e più legge più si agita. In loop.
La partita inaugurale comincia tentennante e traballante, come un vecchio Trenitalia regionale degli anni 80 col seggiolino a scomparsa nel corridoio. Poca lubrificazione? Io dico coerenza.
Superati pochi istanti di smarrimento del tipo "Si, ma questa maceria dove me la ficco?" prendiamo velocità, col mostro che divorava la pianura.

Intuiamo subito l'importanza sia del carbone che delle carte contratto e così passiamo i primi turni a far legna, senza spendere niente, delle formichine che non vedono l'ora di sbattere in faccia alla cicala il "Te l'avevo detto".
Il primo a rompere il muro della prudenza sono io, che dopo lunga ponzatura profetizzo "Dunque: se ho fatto bene i miei calcoli dovrei riuscire a ..."
Naturalmente non ho fatto bene i miei calcoli e servo su un piatto d'argento l'ultimo cubo macerie a RedBairon, che ringrazia e va a punti. Viking se la ghigna, ma due turni dopo fa la stessa identica cosa. RedBairon, salomonicamente, ringrazia anche lui.
Mi riprendo dal torpore e gioco oggettivamente meglio. Riesco a far punti alle stazioni fra binari e pietre, e metto in cassa i cubetti per le carte contratto. Il Meteo è ballerino ma non così fastidioso e abbiamo tempo di pianificare sulle lunghe distanze.
La partita finisce due ore dopo (abbondanti, ma come avrete capito noi ce la prendiamo MOLTO comoda).
A trionfare per l'ennesima volta il TritaManuali (122), seguito dal sottoscritto in gran spolvero (112) e da un Viking (103) fanalino di coda che puntualizza che comunque lui era venuto per giocare a Cave Troll.

Sembrava il treno anch'esso un mito di progresso
Prime impressioni da prendere con le dovute precauzioni, perchè al momento non ho giocato altre partite, quindi si tratta appunto di primissime impressioni.
Snowdonia è un buon gioco. Ha a mio avviso qualche difettuccio, come il sacchetto, che trovo poco coerente in un gioco estremamente preciso come questo, e questa meccanica un po' frustrante di dare il punto stazione al giocatore che raccoglie l'ultima maceria.
Ma nel bilancio con i positivi è comunque in attivo.
Mi piace il Meteo che influenza la velocità del gioco, le azioni di conversione materie mi sembrano ben realizzate, e mi piace anche la lunghezza del gioco: nè troppo lungo nè troppo corto: perfetta (noi abbiamo sbragato perchè come al solito abbiamo pasteggiato a birra e ci siamo concessi lunghe divagazioni sul senso della vita).
Soprattutto ho apprezzato molto il tentativo dell'autore di dare una certa coerenza fra ambientazione e azione, cosa che succede molto raramente nei miei gestionali spinti. Un gioco che, se non ci fossero tutti gli altri giochi a distrarmi, riproverei stasera stessa, per approfondire e sviscerare.
Un buon prodotto che non merita di stare nel cassetto.

8 commenti:

  1. Non vediamo snowdonia "lanciato sopra i continenti" ma come già avevamo discusso è un bel gioco, con una buona scalabilità, giusta ambientazione ma con sti cubetti rondomici che pesano troppo..

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    1. Vero, si discuteva proprio di un paio di scelte che non ci sono apparse del tutto in linea col resto del gioco (l'estrazione dei cubetti evento o il numero dei cubetti materie ancora presenti nel sacchetto). Per RedBairon il gioco gira comunque, io sarei per l'adozione di qualche home rule per ottimizzarlo. Secondo me ha grosse potenzialità, ha solo bisogno di un ritocchio qui e li.

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    2. Questa volta dissento. Per me è okay. L'alea è minima e incide appena.
      Ciao dadozzo!
      Claudio

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  2. Mi piace molto. Ma effettivamente ci sono troppi giochi che mi distraggono. Però leggendovi mi è venuta ancora voglia

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  3. Gran bel gioco!
    Lo abbiamo giocato molto, durante l'inverno, ora lo abbiamo accantonato per giochi più estivi! ;)
    Attenzione ad un piccolo refuso che c'è sul manuale!

    Molto bello, a tratti un pelo fortunoso ma gran bel gioco! ;)

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  4. Snowdonia nn lo conosco ma spezzo una lancia a favore di Cave Troll! A fine serata ci sta sempre ;)

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    1. Grande Max! Cave troll é un gioco che raccoglie pareri molto discordanti (ad alcuni piace molto ad altri fa c...re). Io lo trovo davvero un bel gioco e sono sempre contento di incrociare qualcuno che la pensi come me!
      viking
      p.s.: alla fine sono riuscito a farlo provare anche a redbairon e a dado e come al solito ha suscitato pareri molto discordanti (lascio indovinare a voi a chi dei due é piaciuto e a chi no :-) )

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  5. Grande Viking! ;)

    Penso che Cave Troll vada preso per quello che è: un gradevole gioco di piazzamento che può essere giocato su più livelli di impegno, più ti impegni a giocarlo e più soddisfazioni può darti!
    Chissà che non ci si incontri in qualche manifestazione, così da poterci godere una bella partitina a Cave! :D

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