martedì 27 maggio 2014

L'utopia del silicone

Un paio di settimane fa, ero in chat con Max di Ideeludiche a discutere di tette e comunismo.
"Il silicone ci ha fregato" salmodiava Max-Marx a un collettivo immaginario "Ci avevano detto che ci sarebbero state più tette per tutti".
Ma come si dice: il formaggio gratis sta solo nella trappola del topo.
E ci siamo accorti molto presto che quelle cose somigliavano ma non erano. Come le bistecche di soia.
Ho cercato di calmare il compagno boobscevico:
"Erano le premesse ad essere sbagliate, amico mio. Non avevamo davvero bisogno di più tette: madre natura dispensa già più del necessario. Rifletti: ogni donna ne ha due. Se anche le donne sulla Terra fossero la metà degli uomini, statisticamente ne avremmo comunque una a testa".
Pensavamo davvero di trovare la ricetta della felicità nella catena molecolare del polimero Saratoga?
Come abbiamo potuto pensare di accogliere fra le profumate lenzuola del nostro letto quel sigillante acetilico per sanitari e infissi?
Ma niente. 
L'unico modo per sedare Max-Marx è stato virare il discorso sui board games.
E naturalmente è saltato fuori Leo Colovini.
Perchè se c'è una cosa che manda in pappa il cervello al chimico novarese più di una quarta abbondante e del calcolo stechiometrico è Leo Colovini.
O meglio: i suoi giochi.

Credo di aver fatto un po' un errore a confidare al gran visir del tapulon che non avevo mai giocato a nessun titolo di Colovini. Okay: tutto sommato non ha reagito così male. Mi ha dato del piciu. Ma con simpatia.
Poi si è lanciato in un molto erudito monologo a proposito di Colovini, Knizia, Kasparov e Norberto Bobbio. Infine mi ha strappato la promessa di provare ALMENO Carolus Magnus.

Terza sessione di gioco
ErProsciuttaro e Melonia arrivano a casa mia armati di un Samsung 40 pollici. Lui minimizza: "Installiamolo, poi ti spiego".
Sintonizziamo il televisore.
Mia figlia gongola sui fotogrammi di Bloom delle Winx in scala 1:1.
Scendiamo a prendere le pizze e ci lamentiamo reciprocamente del lavoro.
Per la serata ho messo in fresco una Baladin Nazionale, birra frutto del progetto Baladin di creare un prodotto completamente italiano (luppoli e lieviti compresi).
Nota: se non avete mai assaggiato una birra artigianale e volete provarne una e temete anche di non capire una mazzabubù, vi consiglio di partire con la Baladin Nazionale, ottima entry level: introduttiva, buona e comprensibile.
Comunque.
Mentre apparecchio il gioco ripenso alle due partite precedenti, la prima contro mia moglie e la seconda contro GianlucaGianduia (ultimo arrivato nella scuderia critica). Mia moglie (gamer per caso, in una serata di mezzo maggio) ha definito Carolus Magnus "un gioco che può piacere solo agli appassionati" inteso: not for casual players. GianlucaGianduia, superato lo shock del "Come sarebbe che non hai mai provato un Colovini?!?!?!!?" (mentre ero a casa sua ha ricevuto un sms sull'iphone... sono sicuro che era Max: "Se viene Dado da te fagli il culo") mi ha rispiegato le regole anche se non ce n'era bisogno, e giocato una partita a senso unico sulle note del mantra "Colovini è il Knizia italiano" e "E' un genio, Colovini è un maledetto genio".
In programma per la serata nell'appartamento critico c'era Burgundy ma me la sono arrischiata con Carolus Magnus.
Dico arrischiata perchè non è proprio il genere di Melonia e la pulzella non è che ci gira troppo attorno.
Il setup fila via velocemente e si inizia.

Zpacca Castello amazza cubeto
Gioco astratto di piazzamento, maggioranze e conquista del territorio, della durata approssimativa di un'oretta, caffè compreso. Durante il setup si dispongono i 15 territori esagomorfi in cerchio e sopra ogni territorio si posiziona un cubetto colore (5 i colori a disposizione). Ogni volta che un giocatore conquista un territorio vi posiziona sopra il proprio castello. Il primo giocatore che riesce a piazzare 8 castelli (in tre giocatori) risulterà vincitore e vero ganzo della serata.
Per conquistare un territorio bisogna avere la maggioranza dei cubetti colore presenti su quel determinato territorio, e arrivarci sopra con l'Imperatore.
Ogni turno è diviso in 3 fasi: 1-piazzamento dei cubetti colore, o sulla propria corte, per ottenere\rafforzare una maggioranza, o direttamente sui territori (scelta molto più delicata e tattica), 2-spostamento dell'Imperatore 3-refill dei cubetti spesi per mezzo dei dadi tematici.
L'ordine di turno viene deciso con dei gettori, che determinano anche il numero di "passi" che farà l'Imperatore. Se lo stesso giocatore conquistata due territori adiacenti, i territori si uniscono, complicandone l'eventuale riconquista.
A sommi capi.

Memento audere semper
Inizio di partita molto tradizionale con ErProsciuttaro che (pensa un po') prende subito il largo e io e Melonia che inseguiamo in una situazione di sostanziale pareggio. Contrariamente ai miei timori Carolus sembra non dispiacere alla sacerdotessa del filler, che non si spertica in parole dolci ma gioca concentrata e intenzionata a vincere (quella mattina ci siamo messaggiati su whatsapp all'insaputa del marito: "Stasera il fottuto nerd non dovrà vincere").
NerdProsciuttaro come al solito impone il suo ritmo e arriva tomo tomo a piazzare 7 castelli su 8. Già se la ghigna, con quella falsa modestia mista a non curanza di cui solo le persone più abbiette e spocchiose sono capaci. Poi succedono due cose con eccezionale tempismo: io pesco cubetti inutili e consegno riluttante la maggioranza del rosa fra le mani di Melonia, e lei in un battito di ciglia fa terra bruciata di 2\3 miei possedimenti. Passa un altro turno e forte della maggioranza di 3 colori su 5, va a consegnare un avviso di sfratto esecutivo niente popò di meno che al moroso Culo-A-Tanica, che come tutti gli sfrattati la prende male, molto male.
(nella foto il momento della vittoria di Mel).
Seguono 10 minuti di dopo partita davanti a una tazzina di caffè, 10 minuti durante i quali un molto poco lucido Prosciuttaro attacca senza mezzi termini Carolus Magnus, Colovini, gli scacchi, la statistica, con gran monologo finale sulla cattiva influenza che il magnetismo terrestre esercita sul tiro del dado. Non abituato all'amaro calice della sconfitta, mister ViHoPurgatoAncora sproloquia, vaneggia, annuncia querele e abbandono definitivo del corrotto mondo dei giochi da tavolo in favore della morra cinese.
Per aiutare l'amico a superare il trauma cavo fuori del cilindro Intrigo a venezia.
Anche questa volta l'emblematico titolo si dipana molto velocemente, così veloce che non riesco neanche a scattare una foto col cellulare (in verità dura 5 turni, ma riesce sempre a finire all'improvviso).
ErProsciuttaro vince e in qualche modo riprende il controllo di sè.
Mi sa che dovrò dedicargli un post, a Intrigo a Venezia.
Comincia a farsi interessante...

Pive nel sacco finali
E' ancora dibattito aperto, con ErProsciuttaro, relativamente all'incidenza del famoso fattore "C" a Carolus Magnus.
A mio avviso c'è indubbiamente una componente aleatoria, ma:
1-durante il refill peschi SEMPRE lo stesso numero di cubetti, quindi se non stai rimpolpando una maggioranza, ne stai rimpinguando un'altra.
2-I colori sono 5, e il dado ha 5 facce (una per colore) più + 1 faccia jolly, quindi con ogni dado hai 1\3 delle probabilità di ottenere proprio quello che ti serve (e dadi ne lanci 4 a ogni turno)
Se avete considerazioni \ commenti \ dotte ponzature su Carolus Magnus vi chiederei di commentare il post, in modo da approfondire.
Nelle cotiche finali, qui ribattezzate pive nel sacco finali, non posso che promuovere Carolus Magnus.
Un buon gioco di maggioranze e conquista del territorio, ottimo rapporto qualità prezzo (27 euro) e materiali di ottima fattura (oltre 200 cubetti in betulla e 30 castelli di sequoia indistruttibile)... e mi permetto un minimo di campanilismo nell'affermare che senza togliere nulla ai celebri Rosenberg, Feld, Wallace e quant'altro, dovremmo anche imparare ad accorgerci di quello che abbiamo sotto il naso, dei titoli degli autori-giocatori che incontriamo alle fiere, che scrivono sui nostro forum e che abitano sul nostro stesso pianerottolo.
Come per la birra. Ogni anno ci sono persone che riempiono la macchina e macinano centinaia di km per andare a sfondarsi all'Oktoberfest senza sapere che cos'hanno sotto casa.
Per questo ho deciso di boicottare Knizia e la divulgazione dei suoi titoli.

E lo boicotterò finchè non leggerò su un forum tedesco lo scambio fra due giocatori: 
“Come sarebbe che non conosci Knizia?!?!? Knizia è un po' come fosse il Colovini tedesco!!!”

21 commenti:

  1. Come sempre mi fai venire voglia di provare altri giochi..
    P.s. neppure noi conosciamo Colovini..

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    1. Non conoscete Coloviniiii?!?!?! Come non conoscete Coloviniii?!
      ;)

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    2. ....alla fine ho ceduto....ho preso anche Carolus....per fortuna trovato usato....

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  2. Questo è davvero un post da Antologia! ;)
    Mi trovo d'accordo su tutta la linea, soprattutto sulle considerazioni finali... dobbiamo dare più importanza agli Autori nostrani ed ai loro prodotti!
    Per quanto riguarda l'alea nel gioco di Colovini, premetto che a me non dispiace più di tanto, però esiste una variante che la elimina, la trovi qui: http://www.goblins.net/downloads/carolus-magnus-variante , e come si legge nel pdf "Lo scopo di questa variante è quello di ridurre l'influenza del lancio dei dadi per ripristinare la riserva di cubi colorati di ciascun giocatore, trasformando così un BEL gioco in un GRANDE gioco!"!
    Un saluto,
    Max :)

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    1. Vista ora dopo aver postato il commento piu' in basso.

      Mi sembra eccellente e decisamente piu' strategica!

      @Dado: la prossima volta proviamo cosi'...(seeee, ma quando mai...conoscendoti Carolus Magnus e' "bruciato" per sempre xDDD)

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    2. Ciao ErProsciuttaro, sicuramente questa variante ne esalta la strategia, immaginavo che l'avresti apprezzata! ;) Ma per apprezzarla Dado ha fatto bene a farvi giocare la prima partita con le regole ufficiali.
      Per completezza vi dico che ne esisterebbe anche un'altra di variante, suggerita nientepopodimenoche da Bruno Faidutti, che consiste nel lanciare i dadi prima di iniziare il proprio turno, in modo tale da sapere già quali cubetti riceverai alla fine. Anche questa potrebbe essere interessante. :)

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    3. Vero! Semplice ed efficace...ma da Faidutti non potrei aspettarmi altro :D

      (lo confesso, e' uno dei miei autori preferiti se non IL. Anche se c'e' chi dice che Libertalia e' superiore a Citadels...@Dado giassai cosa mettere nella lista dei prossimi acquisti...;P)

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    4. Scambio fra me ed ErProsciuttaro:
      io: tiè! beccati NerdProsciuttaro
      lui: enno' ErPro non si puo' cambiare. Nota lo stile dell'abbreviazione.
      "ErPro"

      @ErPro
      Carolus è già bruciato. Ci abbiamo già giocato UNA sera. Stasera lo metto in vendita.

      @ErPro
      Faidutti il tuo preferito? Ma poi... che carciufulazza di m***a centra Faidutti con Libertalia, che è di Paolo Mori ? Forse intendevi Agricola di Uwe Feld e Stefan Bauza ?

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    5. @Andre non hai capito un gatto XD

      Dicevo che il dibattito Libertalia vs. Citadels e' aperto...e quindi dobbiamo provare Libertalia :)

      E comunque si', Faidutti e' il mio primo amore boardludico. E non si scorda mai. :D

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  3. mi sembra che Colovini sia abbastanza conosciuto in Italia, sicuramente più della Baladin Nazionale.
    a me piace giocare a Go West. la meccanica di maggioranze che Colovini usa in questo gioco è molto interessante. per il prezzo a cui si può trovare (l'avevo visto a 3 euro su ebay) regala una degna esperienza di gioco.

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  4. Knizia chi?
    Io invece Colovini lo conosco (ho finto ovviamente le prime volte con Max per non essere cazziato, poi di nascosto ho comprato un sacco di suoi giochi per fare quello che è fan di lunga data), ma come per il tedesco sopra citato, trovo che la sua lunga sequenza di titoli risenta abbastanza del fatto che innovare ogni volta è estremamente complesso.

    Mentre infatti trovi buone differenze tra ad esempio un Clans e un Cartagena, sia dal punto di vista della difficoltà, sia dal punto di vista dell'interazione e dell'incidenza dell'alea, ce ne sono molte meno (pur essendo giochi diversi e non un semplice re-edit) tra un Cartagena e ad esempio un Atlantis. Non dico che siano lo stesso gioco, ma il feeling della meccanica che li regge è un po' la stessa.
    Facevo il paragone con Knizia, perchè anch'egli (oh, provateci voi a buttare fuori tutti quei titoli senza auto-ispirarvi) mette meccaniche molto simili in giochi diversi. Mi vengono ad esempio in mente Keltis&Lost Cities oppure Blue Moon&Korsar-

    Ribadisco: non dico che facciano giochi fotocopia anzi gli esempi che ho citato sono proprio anche riferiti a target di giocatori diversi, ma solo che la loro genialità sta nel trovare meccaniche molto sintetiche (una, due regole massimo) che reggono intere partite e interazioni a diversi livelli, e che quindi, scegliendo "a caso" i titoli non è detto che si esplori al meglio tale genialità.

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  5. Eeeee che esagerato :D

    Come ti dicevo ti faccio un rapido parallelo sul fattore "C" confrontandolo tra gli ultimi tre bg che abbiamo avuto il piacere di condividere:

    - Intrigo a Venezia: niente dadi, draft delle carte -> pochissimo caso, molta strategia e una dose estrema di tattica

    - Burgund: due dadi a testa a turno che stabiliscono il pool da cui scegliere una risorsa -> il caso ha una componente, ma sta al giocatore adattare la strategia cercando la tattica migliore turno per turno.

    - Carolus Magnus: ogni turno il tiro di 4 dadi, con 1 possibilità su 6 per ognuno dei dadi di lasciare la scelta al giocatore -> il caso ha una forte influenza sulle tattiche, perchè una sequenza fortunata puo' "donare" la maggioranza in un colore mentre una sfortunata puo' fornire un pool di risorse assolutamente mediocre che non serve a nulla.

    ...devo esser sincero: non ho individuato molte strategie diverse in Carolus. Sicuramente sono io che non ho approcciato il gioco nel modo giusto. A ripensarci ne trovo almeno due (rapid development / attesa-accumulo e furto) ma non saprei quale sia migliore a lungo termine...

    Parliamone, cacchio :D


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  6. Mi inserisco nel dibattito con un commento denso di analisi critica. Colovini non mi entusiasma moltissimo, ma Carolus Magnus è decisamente il suo capolavoro e senz'altro uno dei miei giochi preferiti. Teso, di breve durata (non più di un'oretta, un'oretta e mezza con i pensatori da competizione) e dai materiali molto belli.
    Sul fattore "alea", sono d'accordo con l'analisi del Dado Critico (che magari non vince le partite, ma fa delle considerazioni sempre azzeccate).

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  7. gioco astratto = gioco inutile

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    1. gioco astratto = gioco inutile... mi sembra un'equazione MOOOOLTO superficiale! :(

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    2. Che tesi! Che motivazioni! Giochi come gli scacchi o il go, ma quasi quasi pure le bocce sarebbero inutili? Che gusto sopraffino!

      Lorenzo

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    3. Ognuno cerca qualcosa nei giochi. Per me i giochi devono essere fortemente ambientati. Poi ognuno ha i suoi gusti.
      Voi tenetevi pure le pedine bianche e nere.
      I ambisco emozioni.

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    4. Anonimo, giusto per capire, ma quali titoli ti piacciono?

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  8. Colovini è stato uno dei primi autori che ho conosciuto come giochi e come persona.
    Di lui ho provato semplici giochini di carte (Dummy, Savana, Collection), Mini Inkognito, Dobbleduel, Cartagena I e II, Atlantis, Clans, Justinianus, I ponti di Shangrila.
    Di questi preferisco Cartagena, come giocatore, evangelizzatore ludico e come game designer: esercitano sempre un grande fascino in me quei giochi con pochissime regole ma che presentano una certa profondità strategica.
    A proposito... essendomi fatto un'idea dei gusti del dadocritico e del suo amico erprosciuttaro, vi consiglio di provare i ponti di Shangrila. Ha 2 regole, ma richiede un certo ragionamento prima di effettuare la propria mossa. Penso che non ve ne pentirete.
    Ciao

    PS: hai il mio sostegno per la tua volontà di sostenere il genio italico. Te lo dice uno che nei suoi primi tentativi di autore si divertiva ad autodefinirsi "lo Knizia dei poveri". Knizia chi? ;)

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  9. ....ormai Dado Critico sta evolvendo in DADO CRONICO......

    quando ci racconterai le tue impressioni di De Vulgari Eloquentia ??????

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  10. Ciao Andrea! Non so se sia ancora conveniente, per le mie tasche, continuare a leggere il tuo blog! :-) :-) Quello che non ho fatto per riuscire a trovare una delle ultime copie di Carolus Magnus!!!
    (Grazie a te per i consigli e a Uplay per avermi trovato una confezione)

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