Sul retro della mia maglietta ho fatto scrivere DADO 20, perchè il 20 rimanda al critico.
Gioco da libero. Sono quello che si lancia a terra a recuperare la palla un secondo prima che tocchi il suolo, che ha sempre le ginocchia grattugiate a sangue, e che quando sta in panchina lo vedi massaggiarsi i polsi.
Non schiaccio mai. Non faccio punti, io.
Non sono lì per quello.
Io sono quello che salva la palla, e anche la cheereleader che poi dona le sue labbra allo schiacciatore.
Quello che siamo si riflette nelle cose che facciamo, nel nostro modo di vivere, nelle nostre passioni.
Colleziono Vicktorinox, coltellini svizzeri, perchè sono affidabili, praticamente indistruttibili e non ti lasciano mai col culo per terra.
Colleziono libri gialli di John Dickson Carr, il maestro dei delitti della camera chiusa. Perchè alla fine il dottor Gideon Fell, nonostante l'età e tutti i suoi acciacchi, col solo aiuto della logica risolve misteri impossibili.
Ho un brutto rapporto col mare, perchè è più grosso di me e perchè non puoi mai sapere cosa sta pensando.
E gioco german. Perchè ho bisogno di controllare quello che succede.
Nonostante mi chiami Dado. Mi chiamo come ciò che più odio: l'incontrollabilità.
Il modo migliore per ricordarsi la propria nemesi è stamparsela in fronte.
Il sabato sera a casa del DottorX viene organizzato sulla chat whatsapp con pochi precisi messaggi.
"Domenica mattina sono di turno in ospedale" mi scrive "Facciamo pizza da me. Scrivimi che pizze volete che le ordino. Porta gioco".
Porta gioco.
Ermetico. Lapidario. Vagamente cabalistico.
Gli scrivo le pizze.
Francy si trucca allo specchio.
A 46 anni è sempre dannatamente sexy, e non se ne rende conto.
Mia figlia prepara lo zaino con un kit di sopravvivenza a tema Harry Potter, nel caso il mondo dovesse finire domani e a lei toccasse tramandare il verbo della Rowling ai posteri nei secoli dei secoli.
Io faccio il mio. Riempio il borsone ikea con tanti giochi da sfamare il Weegle.
Vado a prendere la macchina perchè l'ho parcheggiata in Culonia.
Mentre aspetto sotto col motore acceso, ripasso il manuale.
Couleurs de Paris
Piazzamento lavoratori per 2-4 giocatori, di Nicolas De Oliveira, 60-90 minuti di durata, livello di difficoltà: fra l'introduttivo e il peso medio, edito in Italia da GateOnGames.
Lo studio di grandi pittori "Bateau-Lavoir" di Montmartre ha indetto una competizione amichevole per determinare quale sarà il nome che diventerà famoso al pari di quello di illustri predecessori del calibro di Cézanne, Monet, Renoir o Toulouse.Lautrec....
Per riuscire a distinguervi dal resto dei partecipanti dovrete diventare i migliori nel vostro campo, dando un tocco del vostro stile nella rapida realizzazione di una serie di dipinti e al contempo migliorando la vostra attrezzatura e la vostra tecnica [cit. manuale]
Sulla plancia giocatore ci sono 3 tracciati Strumento
1- Tubetto di colore -> indica il numero di cubetti che si ottengono con l'azione Ottenere colori primari
2- Tavolozza -> indica il numero di cubetti che si ottengono con l'azione Mescolare 2 colori primari per ottenere colori secondari
3- Pennello -> indica il numero di cubetti che si possono posizionare sui dipinti
E' possibile migliorare gli strumenti spendendo 2 cubetti colore [o bianchi].
Sul lato destro della plancia è rappresentato lo schema dei colori primari e le combinazioni per ottenere i secondari.
Il piazzamento lavoratori si esercita su una doppia rotella al centro del tavolo. Gli spazi azione sulla rotella sono esclusivi, tuttavia:
1- gli spazi azione sono suddivisi in spicchi da 1-2-3 posti, così che una certa azione [esempio: Ottenere colore primario blu] potrebbe essere eseguita nello stesso turno da più giocatori [o anche dallo stesso giocatore più volte]
2- ad ogni fine turno la rotella scorre di 0 \1 \ 2 spazi [lo spostamento è manipolabile dai giocatori], e gli spazi azione suddivisi in spicchi variano [esempio: l'azione Ottenere colore primario blu potrebbe essere eseguita da 1 solo giocatore nel primo turno e da 3 giocatori nel secondo turno].
Il gioco prevede 3 modi diversi per far punti:
1- dipingere quadri
2- avanzare sui tracciati miglioramento Strumento
3- convertire 3 cubetti colori secondari in 1 cubetto nero [che vale 6 punti]
La partita finisce quando un giocatore dipinge il suo secondo quadro o quando viene assegnato l'ultimo cubetto nero.
La pizza da asporto è giustamente gommosa, malinconica nel suo cartone antitaglio, sconfitta dalle sberle prese dalla vita e dalla paletta dell'egiziano, il genere di pizza che rimanderesti indietro all'istante se te la servissero in pizzeria.
Ma con l'asporto siamo indulgenti: comprendiamo gli inevitabili difetti del viaggio in Panda o in scooter, la famosa gommosità dei bordi simili a copertoni di bicicletta, la tendenza della mozzarella ad appiccicarsi al coperchio superiore, e perfino una certa freddezza.
"Se sei un pizzaiolo mediocre per mimetizzarti ti basta aprire un forno solo da asporto e consegna a domicilio, niente tavoli esigenti e pizze perfette: solo clienti comprensivi".
Pizza da asporto: dove si nascondono i mediocri.
Dopo la pizza: il caffè.
Il DottorX lo prepara con la "Kamira", una nuova macchinetta che ha comprato su internet, e che secondo lui fa una schiumetta che Nespresso levati proprio.
Durante il caricamento dell'oggetto del demonio non faccio che ripetere al dottore che ha fatto una cazzata galattica a tradire la Nespresso, e che fra poco assaggeremo il Kopi Luwak [il caffè digerito e cacato dalle rattoscimmie]
Poi arriva il momento dell'assaggio.
Porto la tazzina alle labbra con lo scetticismo di quando mi sento dire: "Caylus? Ti faccio provare un german che è meglio di Caylus!".
Ma il caffè è oggettivamente buono. Molto diverso dall'espresso da bar, stile moka.
Ma buono.
A Couleurs de Paris.
Incredibilmente ambientato per essere un german e squisitamente coerente: ti procuri i colori, mescoli il blu e il rosso per ottenere il viola, dipingi il quadro con l'azione "dipingi".
Deterministico, alea non pervenuta, se non per le tele da acquistare.
Interessante l'azione di sdraiare i babaci e poi al momento di recuperarli lasciarne uno sulla plancia. Costringe a pensare un turno avanti.
Bella la rotella con gli spazi azione divisi a spicchi, che diventano 1, 2, 3...
Manuale chiaro, esaustivo. Materiali perfetti.
Cosa mi è mancato.
Il gioco ha 3 strade per far punti, e tutte e 3 richiedono diversi passaggi [non è un'insalata di punti].
Avrei gradito a fine partita qualcosa che facesse scarpetta dell'avanzo, magari un semplice "Guadagni 1 punto vittoria ogni 4 cubetti avanzati", per non sprecare le mosse dell'ultimo turno, in caso di chiusura annunciata.
Un buon peso medio, regole aderenti alle meccaniche, un german ambientato come pochi, che forse non inventa nulla di veramente nuovo, ma che fa quello che deve fare, come nel volley il libero deve buttarsi pancia a terra a salvare la palla.
Il gioco prevede 2 moduli aggiuntivi, uno dei quali permette di giocare con abilità asimmetriche.
E la serata delle dotte riflessioni su pizze gommose, pizzaioli camouflage e caffè delle rattoscimmie finisce.
Salutiamo Alessandra, il DottorX e le bambine.
Durante il viaggio di ritorno a casa mia figlia si addormenta sui sedili posteriori.
Francy: "No, no, sono sveglia" ma chiude gli occhi pure lei.
Passo accanto alle ruspe che scavano su corso Grosseto.
I fari delle macchine illuminano denti e benne che grattano l'asfalto.
Sembrano dinosauri.
Trovate Couleurs de Paris
e pizze impastate dalle rattoscimmie
e macchinette del caffè ispirate ai supplizianti di Hellraiser
che sostiene questo blog
[e le rattoscimmie]
Giochi interessanti; spero che Couleurs de Paris non sia così tanto colorato, nessuna pietà per i daltonici.
RispondiEliminaLa storia (sempre) ai soliti altissimi standard.
Il vero german 0 alea? Hansa Teutonica! Lo Amo!!!
Non amo il tema, ma questo gioco mi affascina già da un po', per ragioni imperscrutabili..
RispondiElimina...il caffè delle rattoscimmie l'ho assaggiato anni fa, al bar a costi offensivi. Mi fa assolutamente cagare :)
Momento momento momento... Cubetti in plastica?? O_o
RispondiElimina