Anticonformisti che pensano che la cultura non stia soltanto fra le pagine di un libro ma anche in un calice di vino o in un gioco da tavolo, prevedibili topi di biblioteca stanchi di camminare fra i padiglioni e bisognosi di una cadrega, semplici curiosi, famiglie con panini nella stagnola nello zaino [perchè una famiglia di quattro persone, fra biglietti d'ingresso e parcheggio se ne fa per 40 euro] cinquantenni separati attratti dalle dimostratrici [probabilità di strappare un numero di telefono: 0,019%], ragazzini con l'apparecchio ai denti, giocatori navigati a cui piace guardare le nuove generazioni di giocatori solo per potersene lamentare e dire che 20 anni fa era tutto diverso...
C'era di tutto al Salone del libro di Torino 2019, fra i tavoli resilienti dedicati al gioco.
Ecco una veloce gallery.
0,019% non mi pare male. Basta chiedere il nr a 5263 dimostratrici per avere la quasi certezza :D
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