domenica 3 giugno 2018

Il mio superpotere

"Non usarlo, Andre"

Alcuni acquisiscono un superpotere dal morso di un ragno. Altri perchè investiti da un fascio di raggi gamma. Francy ha imparato a leggermi nel pensiero per risparmiare i gettoni dalla cabina.

Quando il cellulare era soltanto il furgone della polizia allo stadio, noi fidanzatini esploratori sotto le tshirt Fruit of the loom, si andava a telefonare dalla cabina all'angolo, con un chilo di moneta in tasca e il Denim sul mento anche se non serviva. Come le mie partite con Vik e Red molti anni dopo, in media le telefonate duravano fra i 180 e i 270 minuti, ma era negli ultimissimi istanti che si dicevano le cose importanti.
"Che hai?" chiedevo a Francy
"Niente" mi rispondeva schiva e furetta
"E' perchè ti ho preso in giro per com'eri vestita?"
"COS'AVRESTI DETTO SU COM'ERO VESTITA?!?!?!?"

Niente, tiravo a indovinare cercando di interpretare i suoi silenzi complicati come macchie di rorschach pugliesi, e fallivo miseramente, come quelli che si giocano alla roulette l'ultima banconota pensando: "Magari azzecco proprio quest'ultimo colpo e riguadagno tutto quello che ho perso".
E' successo il contrario, ha imparato lei a leggere me, mentre i gettoni andavano giù nelle feritoie delle cabine della SIP, a spiegarmi "No, non me la sono presa per X ma per Y e Z!!!".
A 44 anni mi ritrovo in casa una mentalista che può leggermi nel pensiero.

THE MIND
Gioco di carte per 2-4 giocatori, di Wolgang Warsch, per 20 minuti di durata, della DvGiochi, costo 10€ e scatolina tascabile. Me ne parla il Giullare, in anticipo di tre mesi sulla candidatura del gioco allo Spiel des Jahres 2018, e mi rivela anche del patto Salvini-DiMaio di questi giorni e della morte di Donald Trump il 18 settembre 2021.
Lui ha il potere della preveggenza. 
"Dado prova The Mind, ti piacerà. E giovedì alla mensa non prendere il minestrone".
Scarico e leggo il regolamento che non mi convince de pezza, così come il video di TeOoh, qualche sabato mattina dopo, non lo capisco proprio l'entusiasmo attorno a 'sto giochino, intendo dove starebbe la meccanica.
Parcheggio mentalmente The Mind nel mio cassetto personale dei "Piace a tutti ma probabilmente a me farà schifo" e getto via la chiave con la spocchia del gamers affetto da priapismo ludico perchè ha 250 scatole sulla mensola e il numero personale di Walter Obert sulla rubrica del cellulare.
Finchè una sera a casa di Chrys, con Daisy, Viking, Carla, tocchetti di formaggio e marmellata di habanero, lo provo come gioco-aperitivo aspettando il setup di Ghost for Sales.
E zio suino: il gioco funziona.
Cooperativo a livelli che si spiega in 6 minuti netti compresivi di sigaretta sul balcone di Chrys e occhiata alla casa del pescatore fatta coi Lego.
Si tratta di un cooperativo atipico nel quale NON bisogna parlare ma cercare invece di "leggere" gli altri.
Scopo del gioco: superare via via tutti i livelli scartando le carte in ordine numerico crescente. Naturalmente il tutto senza dire una parola. Neanche per andare in bagno.
Ad ogni errore si perde una delle tre vite. I giocatori possono chiamare uno shuriken per far scartare a tutti dalla mano la propria carta più bassa [ed avere qualche minima indicazione]
Lo so: non vi ho convinto. Tranquilli: non convinceva neanche me. Ma il giochino, credetemi, funziona. E quando un gioco vince la sua prova su strada, e per strada intendo al tavolo con le persone attorno, io me ne fotto di tutti i miei pregiudizi, mi do del pirla e mi piego all'evidenza.
Funziona con i bambini, con giocatori occasionali, nonni, refrattari integralisti e come gioco aperitivo assoluto con tutti. Provato in più serate con [credo] almeno 10 gruppi diversi, non ha mai fallito.
Attualmente siamo fermi all'8° livello in 4 giocatori.
Qui il video di TeOoh -> https://www.youtube.com/watch?v=hNE6mzwonvM

"Non rovinare tutto, Andre, non usarlo"

ACCIPICCHIA!

Gioco di carte per mentalisti e per famiglie, del michael jordan dello spiel des jahres Alex Randolph, per 2-5 giocatori, edito da Oliphante2, tascabile x 20 minuti di durata x 10€ circa di scontrino.
Anche qui un gioco di numeri che si spiega nel tempo di un caffè [provateci: cominciate a spiegarlo appena arrivano in tavola le tazzine].
Ad inizio partita ad ogni giocatore viene assegnato un mazzo di 15 carte con valori dall'1 al 15.
Dal centro vengono poi rivelate, una alla volta, 15 carte punti vittoria [illustrate con lemuri e avvoltoi] con valori che vanno dal +10 al -5.
Per ogni carta pv rivelata ogni giocatore deve scegliere dalla propria mano una carta e giocarla coperta di fronte a sè.
Le carte lemure, che fanno guadagnare punti vittoria, verranno assegnate al giocatore che ha giocato la carta più alta. Le carte avvoltoio, che fanno perdere punti vittoria, al giocatore con la carta più bassa.
In caso di pareggio, le carte giocate si annullano.
Si tratta di un'asta coperta con offerta più alta unica che presuppone memoria [ma Tizio ha già giocato il 15?], fortuna e capacità di saper leggere gli altri.
In partita verranno usate TUTTE le carte in mano [15 turni], imperativo quindi imparare a far punti anche con le briciole: con l'1 col 2 col 3 e col 4.
"Vi accaparrerete punti impossibili con carte basse, grazie al sistema dei pareggi, e qualcuno al tavolo imprecherà e tu Andre mi verrai a trovare a Saluzzo il 3 giugno 2018" ha profetizzato un mese fa il Giullare.
Arrivato sugli scaffali quasi in punta di piedi, alla prova al tavolo si rivela gioco carino e garbato, di quelli macina sorrisi e "Facciamone un'altra, dai!" fra amici e figli.
Da giocare in famiglia e a colpo sicuro con amici non giocatori assoluti per vincere facile [i loro consensi].

Il mio superpotere 
So leggere le persone. E fiutare i cattivi. Soprattutto. Credo dipenda dalla mia adolescenza in via Artom, uno dei quartieri peggiori di Torino negli anni '80: era fondamentale imparare a vedere arrivare in anticipo i calci in culo.
Ho sviluppato i miei sensi. Fiuto un cattivo come uno squalo una goccia di sangue nell'oceano.
Non i cattivi dei film, becco al volo doppie facce, bugiardi cronici, leoni di burro, vigliacchi vari, lupi travestiti da agnelli, finte acque chete.
Anche lo strizzacervelli ha il mio stesso potere, siamo cresciuti insieme, lottavamo per sopravvivere ai bulli, lui poi ne ha fatto una professione.

Così prima di salire da Arnica Francy mi avverte: "Non usarlo, Andre, non usare il tuo superpotere, non dirle nulla se non te lo chiede lei, lascia che si faccia la sua vita, nel bene o nel male" e così non dico niente: saliamo, Arnica mi presenta l'ING. e io non dico una parola che è una. Ma il problema del mio superpotere è che non posso accenderlo o spegnerlo, lui è sempre attivo.
Quindi quando torniamo giù con l'ascensore io so tutto come in una radiografia, so tutto ma non dico nulla.
Ma anche Francy ha un superpotere, che è quello di leggere me [e soltanto me], di leggermi il pensiero, quindi anche se io non dico una parola appena l'ascensore si ferma al piano terra Francy sospira e dice: "Peccato".


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5 commenti:

  1. Profetizzo che ti vorremo bene per sempre.
    Ma questa è facile.

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  2. Ho paura a rivederti alla prossima play....ma mi sa che e' già tardi....

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  3. Immagine di me come Jack e te come Rose sulla punta del titanic: "Ti fidi di me?"

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  4. Sono tra quelli che, spocchiosamente, hanno da subito bollato The Mind come "cacata". Ma sono di mentalità aperta :)

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  5. Quando fai un graffietto su qualcosa vai a strofinare per rimediare e fai sempre peggio. Meglio raccontarsi belle favole Dado.

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