giovedì 15 giugno 2017

Ci saranno anche cattivi giocatori


Il mio fissarla insistente, in piedi a pochi metri da lei, non la turba, non si scompone, non sposta di un millimetro le belle gambe accavallate nè tenta di coprirle con il bordo della gonna.
Supero la bassa staccionata del dehor e mi avvicino al suo tavolino rotondo, sul quale sta un portatovaglioli, il suo cellulare e una tazza di cappuccino. Si toglie gli occhiali da sole e mi guarda, cercando di capire se ci conosciamo.
"Non si sforzi" le corro in aiuto.
Mi seggo al suo tavolino.
"Mio marito sta per arrivare" mi avverte, cercando un cameriere nei paraggi.
"Ne dubito, a quest'ora è ancora in ufficio" le rispondo. Poi prendo la sua tazza di cappuccino, me la avvicino alle labbra, e ci sputo dentro.

Non grida. Rimane immobile. Pietrificata. Il nostro cervello tende a incepparsi di fronte a immagini incomprensibili. Lo chiamano effetto granita. Ma è solo questione di secondi prima che si rimetta in moto e che lei faccia qualcosa di molto stupido.
"Mi piace la cartella di Gabriele" le dico "Adesso vanno i trolley fra i ragazzini a scuola, per evitare il peso sulle spalle, ma secondo me niente batte i vecchi zainetti. Ho visto che Gabriele ha disegnato un gorilla fra due note musicali, sulla tasca davanti dello zaino. E' la scimmia di Gabbani?"

Gabriele. Suo figlio di 8 anni. Mi basta raccontarle il particolare della cartella.
E il suo cervello va in tilt.

"Ha sentito di quell'insegnante delle medie che l'altra mattina si è presentato in classe con una mazza da baseball?" le chiedo "Ha chiuso a chiave la porta ed ha cominciato a interrogare i ragazzi. Ha visto le immagini al telegiornale, del sangue sulle pareti? E come si è giustificato, quell'uomo? Che non studiavano. Che sarebbero stati dei pesi morti, gli ennesimi parassiti della società. Lei cosa ne pensa, Stefania?"
"Io non lo so..."
"Io credo che non si debba fare del male alle persone, se non è strettamente necessario. Spesso non serve arrivare alla violenza, per far capire qualcosa a qualcuno"
Il mio caffè finalmente arriva. Stefania non fa cenni al cameriere.

"Le ho già detto quanto mi piacciono i suoi sandaletti? Con le unghie con lo smalto rosso? Davvero molto sexy. Simone è un uomo che ha tutto. Un bel bambino e una bella moglie".

"Possono guardare nella sua borsetta, Stefania? Solo per controllare che non abbia spray al peperoncino o stronzate simili"
Annuisce. La paura asciuga la gola meglio di uno strofinaccio.
Svuoto la borsetta. Due mazzi di chiavi, un astuccio porta occhiali, delle salviette per le mani, l'auricolare del telefonino, e una strana pallina di nylon trasparente.
"Che cos'è?" chiedo rigirandomela fra le mani
"E' una... mantellina impermeabile. Da borsetta. Dovesse... piovere all'improvviso"
"Ecco: lei è una donna intelligente! Che sa che nella vita gli imprevisti e le cose brutte possono capitare. Mi piace. E lo dico davvero. Voglio chiederle una cosa, Stefania. Hai mai fatto caso quanto l'immagine del treno che entra in galleria ricorda quella del cazzo e della fica?"

Lavora come impiegata, riempie fogli excel. E' iscritta in palestra ma ci va di rado. Ha compiuto quarantanni lo scorso aprile, e Simone le ha comprato un regalo e scritto due biglietti. Uno ufficiale, che ha firmato anche Gabriele: Alla mamma più bella del mondo, e uno "segreto" che l'ha fatta ridere.

"E' incredibile come i treni si prestino bene ai giochi da tavolo. Davvero. Potrei elencarle almeno trenta titoli diversi, d'ambientazione ferroviaria"
"First Class è dello stesso autore di Russian Railroads. Di Helmut qualcosa. Quell'uomo deve avere una specie di fissazione per i treni. Però secondo me First Class è pure meglio del fratello grande"

"Anzitutto non ha un setup fisso come Russian. Si distribuiscono 3 file da 6 carte, e ogni giocatore ne pesca 3. Era quello che criticavano a Russian, di avere sempre la stessa partenza. Ma ciò che lo rende speciale sono i moduli. Ce ne sono 5 e se ne usano 2 in ogni partita. E' come se avesse un paio di espansioni già ficcate dentro! Stefania ma mi sta ascoltando?"
"Mio marito... Simone... lui lo conosce di sicuro, lui è uno che gioca ai..."
"Per favore non mi interrompa"

"Il gioco è per 2-4 giocatori, della Hans in Gluck, e dura un'oretta"

"E' indipendente dalla lingua. Uno può prenderselo anche in Uzbekistan, se crede"


"Fondamentalmente si fanno punti in due modi: sviluppando il treno, costruendo tutti e 10 i vagoni e facendo avanzare il proprio controllore di carrozza in carrozza fino alla locomotiva in testa, oppure costruendo la tratta ferroviaria, e facendo camminare la locomotiva di tappa in tappa. Ci sono bonus e combo da innescare".

"Il punto di forza del gioco è sicuramente la durata: un ottimo peso medio, con buone idee, tattico e strategico, tutto in una settantina di minuti. Difetti, se vogliamo trovargliene, che si fa pagare bene, e che alla fine conviene concentrarsi su un'unica strategia senza disperdere le energie"

Okay. E' ora di concludere.

"Ma treni a parte, Stefania, cosa ne pensa della violenza di cui parlavamo prima? Non crede anche lei che andrebbe esercitata solo in casi estremi, solo se la controparte proprio non vuole capire?"
"Che cosa vuole da me?"
"Ho delle foto del cellulare. Sono foto brutte. Non solo brutte. Spaventose. E lasci che le dica una cosa: sono foto di violenze che potevano essere evitate. Ogni tanto le riguardo e mi chiedo: c'era davvero bisogno di arrivare a questo? Non potevano capire il messaggio al volo, quando gliel'ho portato la prima volta?"

"Quello che vorrei da lei, Stefania, è che stasera passasse una bella serata in famiglia. Che lei, Simone e Gabriele, rimaneste in casa. Tutti e tre insieme, seduti sul divano a guardare la televisione pescando patatine dal sacchetto. Crede di poterlo fare?"
"Va...va bene"
"Simone tutti i mercoledì va a giocare, e stasera alla sua associazione ci sono le selezioni per i Masters a Roma. E' un torneo a punti e Simone è un giocatore molto forte, uno dei favoriti. Dovrebbe portare proprio First Class, di cui le ho parlato prima, e anche Mondo senza Fine"
"E poi?"
"E poi finisce qui. Se stasera Simone non andrà in associazione, io e lei non ci incontreremo più. E non dovrà più temere niente, perchè lei, Stefania, è una donna che capisce al volo, è una che sa che gli imprevisti e le cose brutte possono capitare, e che quando capitano è molto meglio restarsene al sicuro sotto la mantellina".
 
Mi alzo. Lascio una moneta da 2 euro sul tavolino.
"Per il cappuccino" le dico. Stefania non mi guarda, come se stesse già cercando di dimenticarmi.
Ma non potrà farlo. Mai.

Una volta tornato in macchina prendo il notes dal cruscotto e depenno Stefania dalla lista.
La prossima è Annalisa. Rileggo gli appunti che ho preso su di lei. E' sposata con Emanuele, un mezzo genio del piazzamento lavoratori. Sua madre ha le gambe piene di chiodi. Ha un problema alle ossa.
Con Annalisa dovrei fare abbastanza in fretta.

Accendo la macchina e parto.




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12 commenti:

  1. Molto bene.
    Dopo una giornata ARF, una arriva a casa, sistema, accudisce e organizza il di' seguente.
    Apre il tablet ed esclama giuliva: "oh wow yeah un post del Dado".
    Poi inizia a leggere; si ferma e riprende perché non ha colto.
    E siccome: a) il Dado scrive bene, ma molto bene e b) essendo femmina, come tutte le femmine LO SA per iscrizione atavica nel DNA che il maschio è una potenziale minaccia,
    si immedesima, si incazza,
    pur essendo sfatta come un materassino da mare a fine estate e (prima) quasi priva di volizione, arriva finanche a pensare cose tipo: "'sto cavolo, fossi io Annalisa i chiodi te li pianto nel cervello e probabilmente a cavallo della staccionata".
    Grazie Dado, pensavo di essere mezza morta, ma invece no.
    :)

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  2. Meravigliosamente disturbante. Quando ho finito di leggere ho tirato un sospiro di sollievo, ringraziando la consapevolezza dell'uscita dalla sospensione dell'incredulità accompagnata dalla sensazione di essere sfuggito a qualcosa di spiacevole.

    E niente, sei dannatamente bravo.

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  3. Oh Dado... Certo che essere sempre terzo su tre ti fa incazzare di brutto...

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  4. Qualcuno può spiegare il post? Non l'ho proprio capito :-(

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  5. Delle volte ringrazio di giocare full coop XD

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  6. Sei davvero dannatamente bravo a scrivere, nuff said.

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  7. Top come sempre Dado. Mi piaci più cattivo :)
    Però... c'è un però.
    Si vedono due bottiglie di Radler Moretti. DUE. E sono vuote.
    VUOTE, capisci? Viene da pensare che non lo fossero, originariamente, e che qualcuno le abbia BEVUTE!
    Nemmeno su rotten si vedevano cose di questo livello.
    Non farlo mai più...

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  8. Ancora mi chiedo come mai non riesco a trovare un tuo romanzo o raccolta di racconti in libreria! Lo cerco anche su Amazon, che ha tutto :-) :-D

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  9. Dado, grondi cattiveria da tutti i pori: alla via così!

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  10. In amore e agli Italian Masters tutto è permesso??

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  11. Fantastico, Dado! Un racconto alla pari con i migliori noir...

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