Per non correre rischi sulla purezza del suino alla zanna e al garrese telefono al Giullare, che di animali ipertricotici e pezzati nel pelo e nell'ascella se ne intende, e che infatti va subito dritto al sodo: "FELDATHLON", ovvero una verticale di 24 ore di titoli di Stefan Feld senza alzare la testa dal tavolo, con teku di birre artigianali del Birrificio del Borgo e Birrificio della Granda, e la famosa Cheesecake Bloody Queen preparata dalla Giullaressa nella cucina sconsacrata di un ex convento di suore impazzite [avevano costruito il convento su un ex cimitero indiano].
Due Frecciarossa andata e ritorno, quindi, per accompagnare Francy, la piccola e valigie e trolley in numero sproporzionato per soli 7 giorni di mare, e poi ritorno a Torino, spesa, le commissioni del sabato, e infine la sera dai Giullari.
AMERIGO
Arrivo nella Casa con le Scatole che Ridono alle 21.30 e trovo DUE tavoli apparecchiati con Amerigo e Trajan. La notte a Saluzzo è fresca, ben ventilata, partiamo col vento a favore e l'Autan sulla pelle. Cominciamo da Amerigo, la scatola più grossa di Feld, in termini di centimetri e spazio mensola. Valentina si arrampica a lanciar cubetti dalla torre mentre Alberto stappa l'XtraIpa della Granda, una delle mie birre preferite in assoluto.
Il futuro di John Connor che gioca ad Amerigo è già scritto, col Giullare che si barrica nell'isola grande e ci costringe a strambate e cazzate di randa per raccoglier quel che resta degli atolli di Robinson.
Gran soverchiata di punti.
1° Alberto 191 punti
2° Dado e Valentina 128 punti
NOTRE DAME
Fuori la torre di Amerigo dentro i ratti di Notre Dame. Qui gioco un po' più in casa perchè di partite ne ho macinate abbastanza.
Parto di monete e carrozza, Alberto di -ratti e carrozza, Vale -ratti e cubetti.
La mia carrozza e quella di Albo si spintonano per i ghetti, ma sembro andar in vantaggio io di segnalini e poi prendo pure Notre mentre Vale e Albo son costretti, nel turno dopo, a dividere.
Finchè il padrone di casa, prima di me nel draft, non comincia a dragarmi le carte. giocando dritto contro la mia plancia, e negli ultimi 2 turni non riesco più ad andare nel settore punti vittoria, nel quale ho massato 5 cubetti.
Il Giullare trionfa tronfio e maligno. Io in mezzo. La Giullaressa fugge terrorizzata dai ratti.
1° Alberto 57 punti
2° Dado 47 punti
3° Valentina 38 punti
RIALTO
La stanchezza si fa sentire, accuso le tante ore di viaggio fra doppio treno la mattina e torino-saluzzo la sera. Apparecchiamo Rialto, un Feld minore di carte e maggioranze, a tema gondole, ponti basculanti e jus primae noctis del doge.
Gioco male il primo turno, distratto dall'arrivo al tavolo della cheesecake, e dalla seconda buta della Granda che mai delude. Recupero qualche punto di distanza grazie alle maggioranze negli ultimi settori, ma non abbastanza per impensierire Alberto che comunque, per non rischiare, mi tiene sempre il bicchiere pieno. Valentina troppo indietro, oramai è cotta.
Nessuna sorpresa sul podio.
1° Alberto 76 punti
2° Dado 67 punti
3° Valentina 47 punti
BRUGES
Non si va a letto senza onorare i debiti, quindi a Bruges comincio a rendere al Giullare quanto gli devo per Notre Dame, so' du chili e lascio, giocandogli contro le abilità dei miei personaggi tutti rigorosamente infami.
Alberto incassa e incazza, barcolla ma non molla centimetri prestigio nè tratti di fiume. Fatico a mantenere questo stile aggro ma soprattutto non mi accorgo di quanto ha messo giù Valentina, alla quale non è andato giù il "Vale è oramai cotta".
Lady The Hammer edifica quattro stelle e piazza negli appartamenti un poker di gentiluomini che le valgono la vittoria ad un turno dalla fine.
1° Valentina 51 punti
2° Aberto 48 punti
3° Dado 47 punti
Andiamo a rinfrescare sul balcone, seconda fetta di cheesecake e teku di porter, scendiamo a pisciare il cane Botolo che è stato un angelo, e apriamo il divano-letto per la ronfata.
Avverto i saluzzesi [o alsaziani] che il mio russare ricorda il rumore di un grosso cucchiaio grattato sull'asfalto.
Non si formalizzano.
Fra la rava e la fava del dopopartita si va a dormire alle porte delle 04.00.
Mi tiro su alle 07.00 per ripassare qualche manuale per il resto della maratona.
I Giullari arrivano poco dopo e imbastiscono in cucinino una colazione americana che bilancia il weekend di cubetti [vedi ultima foto del post].
TRAJAN
Il sole si alza in fretta preannunciando una giornata afosa da buttare il sangue.
Si riprende la maratona con Trajan, titolo controverso che ha spaccato in due il pubblico degli appassionati perchè: "...è tutta una serie di minigiochi" [by Verdirame Augusto] e "Il mancala a stargli proprio dietro per benino ti ruba i migliori anni" [by Il Necchi].
Io lo considero un ottimo Feld, purtroppo già parcheggiato nel dimenticatoio dei gamers.
Giullare e Giullaressa partono meno brillanti del solito, forse provati dalle poche ore di sonno. Io vado benino, a parte una griglia di partenza di gocce di sudore che mi rotolano giù dalla schiena fin nella riga delle chiappe.
Particolari scabrosi a parte: cambia il gioco ma non la musica. Alberto compra e vende carte merci che manco i fenici su Amazon, Vale colleziona tesserine, ed entrambi rosicchiano centimetri al senato, mentre il mio mancala cigola fra milizia e arco di Traiano come un vecchio e arrugginito cancello.
1° Alberto 131 punti
2° Valentina 127 punti
3° Dado 115 punti
LUNA
A detta di molti: uno dei migliori Feld, ce l'ho sulla mensola ma non l'ho ancora mai giocato. Alberto me ne spiega così l'ambientazione: "Ci sono dei religiosi...e poi boh, devi far punti". Gioco di programmazione a informazione completa: bello, difficile, sontuoso, tattico, strategico, tette. Di quei giochi severi nei quali se non programmi rischi di non portare a casa neanche il punto della bandiera.
Primi due turni faccio solo presenza, poi entro anch'io nel magnamagna di tesserine e babaci su e giù dalle isole. Un po' di comprensibile paralisi d'analisi incattività dal caldo di luglio.
Io ennesimo fanalino di coda. E ci spostiamo dal tavolo in mansarda a quello in cucina.
1° Alberto 94 punti
2° Valentina 91 punti
3° Dado 57 punti
MACAO
Altro titolo inedito per il sottoscritto che aveva inutilmente cercato di acquistarlo usato a cavallo di PLAY, prima di scoprire che chi ce l'ha lo vende usato a 80€.
Grafica tutto sommato agghiacciante, meccanica che mescola bene dadi, cubetti, percorsi e tessere merci.
Comincio veramente ad arrancare, per il ritmo serrato della maratona e perchè il sole fuori sembra voglia dar fuoco alla casa. Bevo il doppio, mangio un ghiacciolo all'arancia, vado a rinfrescarmi le ascelle e la crapa rasata chino sul lavandino.
Anche i Giullari cominciano a sgretolarsi [non sul percorso punti]. Abbiamo scelto un brutto mese per la verticale.
1° Valentina 69 punti
2° Alberto 67 punti
3° Dado 64 punti
STRASBOURG
La Feldathlon [altri titoli al ballottaggio: Vertical Salad e Overdose Feld] è una gara di resistenza e finalmente il Giullare sembra prossimo a cadere. Il divario sul percorso punti si assottiglia, deve ripetere le mosse più volte perchè non riesce a rimanere lucido, suda copiosamente, rilegge le tessere obiettivo come se le dimenticasse fra un turno e l'altro. Pure io faccio la mia porca figura con la maglietta incollata addosso e il classico odore di cane bagnato perchè caduto in un vespasiano [la Giullaressa, discretamente, propone: "Ehm, perchè non accendiamo qualche bacchetta di incenso per...ehm... ambientare meglio il gioco?"].
Gioco la mia partita a Strasbourg concreto, senza rischiare, puntando solo sullo stretto essenziale. Forse la mia miglior prestazione della maratona, pulita, netta e senza errori. Ma ancora - maledizione - non basta per il gradino più alto del podio.
1° Valentina 61 punti
2° Dado 55 punti
3° Alberto 54 punti
DIE BURGEN VON BURGUND
Non fa caldo: sublimo, che in chimica significa passare dallo stadio solido a quello gassoso senza passare per il liquido. Non ho più niente da sudare: sono disidratato e con le stesse aspettative di vita di un rospo sull'asfalto a Ferragosto.
Il Giullare, con un ghigno da Jack Nicholson stampato sulla bocca, piazza gli esagoni animali di Burgundy canticchiando "C'è la pecora BEE pecora BEEE pe-pe-pecora BEEEEE!". Valentina mi racconta per la quinta volta del lancio di scatole RedGlove dal castello di Sarzana.
Tutti poco lucidi e poco ludici. Piazzo i miei esagoni e mi stacco la maglietta di dosso, immaginandomi immerso in una vasca da bagno piena di ghiaccio tritato, con gran finale di bidet nella grattachecca alla menta piperita. Le miniere di Burgundy sfornano pepite. Il forno del panettiere! Fa caldotto-cappotto.
1° Alberto 188 punti
2° Dado 172 punti
3° Valentina 149 punti
IT HAPPENS..
Nei piani iniziali c'era almeno ancora Aquasphere, ma non potevamo davvero farci stare più niente altro nelle 24 ore col sole a picco, siamo fisicamente e mentalmente stremati, mi aspetta un'ora e mezza di macchina al ritorno a casa, un doccia con l'acquaragia per grattarmi il sudore che oramai ha cristallizzato, quindi okay, via di decimo titolo, ma che sia davvero light.
It Happens, formichiere Anselm da 15 minuti mal contati, un rolla dadi di rara ignoranza, inventato probabilmente da Feld una sera che stava male.
Mentre i dadi fan le capriole e noi un pour parler sul farci ancora Aquasphere ma davvero: solo se giocato veloce, senza stare a pensarci su troppo....ad Alberto suona il cellulare: "Io sono arrivato a Caselle, dove sei Alberto?".
Finiamo It Happens.
E con lui la Stefan Feld Marathon, in un luglio vigliacco che ha remato contro.
Abbraccio la Giullaressa sulla porta e la ringrazio del divano e della cheesecake.
Io e il Giullare scendiamo le scale insieme.
Poi lui va a Caselle a prendere l'amico in arrivo dagli Usa. E io torno a casa.
Grazie, raga.
Sempre i numeri uno!
RispondiEliminaLa Feldathlon mi piacerebbe ma l'immagine di quella povera goccia di sudore che scivola sulla schiena barbuta fino alla canala mi frena... Orroreeeee ahahahahh
Rispetto per Dado Cinghialo Setoloso !
RispondiEliminaMatteo
Vi stimo fratelli (e sorella)! :-)
RispondiEliminama quanto ho riso... bel report a modo tuo... mi vien voglia di fare le Wallaciadi
RispondiEliminaCi è dispiaciuto dimenticarci di andare a prendere Giò all'aeroporto per due motivi
RispondiElimina1- non gli abbiamo dato l'accoglienza che merita
2- ti avremmo convinto a fermarti per cena e un paio di Feld.
Questo è sport estremo..., già solo giocare tutte queste ore di fila mi spacca, se penso poi alla temperatura!
RispondiEliminaGrandiosi.
redbairon
A natale le Rosenbergathlon!
RispondiEliminaAlfio
Cavolo, mi era sfuggito:per chiudere ci voleva un bel "Bora Bora" giusto per bruciare gli ultimi 2 neuroni rimasti
RispondiEliminaFaccio i complimenti per l'epica impresa!
RispondiEliminaGrandissimi!!!
RispondiElimina