lunedì 15 giugno 2015

Son tre gamers che han fatto un patto

Il bigliettino sbuca fuori dal nulla, presumibilmente dalla finestra aperta, fende l'aria e va a piantarsi nella parete di fronte.
"Questa notte giocheremo con FLORENZA di Stefano Groppi".
Nel comando di polizia scoppia il putiferio. L'investigatrice, mia moglie Francy ma non lo sa, sbatte i pugni sulla scrivania: "Maledetta banda Occhi di Dado, questa volta vi acciufferemo!"


Il colpo si organizza tramite whatsapp, la tecnologia al servizio del male, che poi male non ne facciamo sul serio: giochiamo e collezioniamo tutti i titoli di Stefano Groppi, nostro padre, scomparso misteriosamente alla sagra del fiore di zucca fritto di Scandicci, 30 anni fa.
Partita dopo partita, cerchiamo nelle pieghe dei suoi titoli, indizi che ci aiutino a ritrovarlo, perchè  nostro padre non ha semplicemente progettato le meccaniche, ha anche disegnato parte delle illustrazioni (Loggia, Edicola, Monumento Equestre, Padrone, Protettore, Edificatore, Signor de lo rione), scritto il regolamento, immaginato tessere e tabellone.
Nei suoi giochi potrebbe quindi esserci qualcosa, un dettaglio, un ultimo messaggio, per noi.
Ne siamo convinte, io e le mie sorelle: Red-Sheila, la gnocca delle tre, sempre protagonista in tutti i colpi in notturna, e Vik-Tati, la più giovane, che non sta mai zitta e soffre di paralisi d'analisi in stadio avanzato. Ah, io naturalmente per esclusione sono Kelly, quella truccata come un puttanone, o un travestito a seconda dei gusti.
La polizia che ci dà la caccia brancola nel buio, checchè noi di indizi gliene si sbatta proprio in faccia senza ritegno, tanto per dirne uno: lavoriamo tutte e tre nella ludoteca Occhi di Dado. Non dico tanto ma fare un controllo no?

Le altre sore arrivano nel covo alle 22.00, perchè noi giochiamo col favore delle tenebre, come gli innamorati sui sedili posteriori delle macchine.
Sheela mi deve portare il nuovo carnet di bigliettini da visita, che a lanciarli così dalle finestre aperte siamo rimaste senza. Ci costano una fucilata 'sti bigliettini in titanio (col logo della banda serigrafato) capaci di disarmare una pistola un secondo prima che spari e piantarsi contro una parete di mattoni e cemento.
Whatsapp. Mi scrivono "Siamo davanti al citofono" il nostro messaggio in codice per dire che sono davanti al citofono.
Saluto Francy e la piccola, con la scusa del seratone maschio: divano + birra + streaming Trono di Spade.
E invece apro la porta a Red e Vik.
Entrano e indossiamo le maschere.
Indossiamo sempre le nostre maschere ogni volta che giochiamo un titolo di nostro padre (vedi UNO e vedi DUE). Non posso ancora dirvi perchè io e Tati indossiamo sempre le stesse, mentre Sheela la cambia. Lo scoprirete al prossimo gioco di Groppi.

FLORENZA
Cinghiale in stile antica Firenze del periodo più introspettivo del Groppi, per 2-5 giocatori, ambizioso, barocco, ampolloso. Caratterizzato da pesanti pennellate di materiale a esasperare sia la maestosità dell'opera che la complessità di Firenze di quegli anni. Una rappresentazione di 120-180 minuti in cui realismo e gotico si mescolano come colori primari, per dare vita a qualcosa di imponente e sfarzoso. Florenza è un tributo, al gioco pesante, alla paralisi d'analisi come virtù, alla storia di Firenze e agli artisti che vi sono transitati, alle famiglie dei nobili (Medici, Pitti, Rucellai, Strozzi, Pazzi) che hanno fatto la città.
Florenza è, citando Magritte, una pipa che non è una pipa, ma la rappresentazione di essa, di una città e di un pezzo di storia pennellato per tentativi ora stupendi ora fallaci, con un uso dicotomico del Groppi di materiali poveri (legno e cartoncino) per rappresentare materiali nobili (oro, spezie, tessuto, legno, marmo, metallo, fiorini).
Un gioco per gli amanti del gioco senza scorciatoie nè sconti, che non cercano serigrafie fast food da appendere nel salotto o german liofilizzati solo per vantarsene con gli ospiti, che sanno che il piacere vero richiede un sostanzioso investimento di tempo, energie e neuroni.
Gli artisti al soldo dei giocatori sono pittori, scultori, architetti, che si sudano il salario affrescando, pestando il martelletto e restaurando volte, gente del calibro del Borromini, Donatello, Caravaggio, Brunelleschi e Paniccia, ma anche manodopera rumena senza libretti, muratori e imbianchini in nero che lavorano per un tozzo di pane sciocco.

Florenza un volta esploso occupa tutto il tavolo, opulento come una Venere di Botero, Groppi che dilata la forma, che non ci stanno quasi i bicchieri con le birre della serata: Xtra Ipa del birrificio Della Granda e la Siberian del birrificio Laval.
Si comincia.

Il tributo del Groppi a William Attia e al Fragolari.
Campaniliste, le tre grazie del gioco da tavolo italiano, cominciano a decorarsi i rispettivi borghi di famiglia, spartendosi le rendite su Casa e Casamento, e i punti vittoria della Biblioteca. Passati i primi turni a prender contatti con i fornitori e la bassa manovalanza 'on la 'annuccia 'orta, appendiamo il cartello LAVORI IN CORSO sui rispettivi rioni ed è la febbre del mattone, da sempre l'investimento più sicuro.
Io sembro prediligere la gloria delle grandi opere, mentre le sorelle critiche lavorano sugli edifici a più basso rendimento ma veloci da realizzare.
Alle soglie della mezzanotte Tati viene assalita dalla solita crisi di paralisi d'analisi: si inchioda sul se sia meglio il Verrocchio o il Giambologna, per la facciata del Palazzo Vescovile, e non la smuove neppure l'inno nazionale del Brasile mostratole su youtube. Demandandomi il compito di rinsavirla, Sheela zompa felina sul balcone, a fumarsi la solita sizza, fra le piante di peperoncini urticanti.
Mi gioco il jolly bugiardo di una partita a Starcraft la prossima settimana, e Tati torna in sè.
Si riprende e ci si sgomita nelle costole per il controllo degli edifici attorno al Duomo, e per i privilegi del Vescovo. Tati prende i voti. Perenni.
La partita finisce alle porte delle 03.00 di notte (vedi prima foto).
Vince Sheela, come al solito, seconda la piccola ciarliera, e terza io.
Tempo di immortalare le quattro ore di partita con una foto (noi si va lunghi pure a pari e dispari), e si va a coricare le gambe sul letto.
Sontuoso, abbondante, di lenta masticatura, impegnativo e con alto potere saziante.
Un titolo sicuramente non per tutti i giocatori e non per tutti i giorni, questo sia chiaro, come certi whisky invecchiati e complessi, ai quali va dato il giusto tempo, in botte, nel bicchiere e in bocca.
Ma un tedesco robusto, per giocatori che non la vogliono facile, con un sistema di attivazione simile a quello di Caylus, tanto impegnativo quanto appagante, il cui unico peccato veniale sono le veline segnapunti, disegnate da Staccolanana e dal Fragolari.
Un gran german, uno dei migliori che mi sia capitato ultimamente.

Fuga nel cuore della notte.
Francy esce dalla camera da letto e ci vede, in cucina.
Riconosce il gioco, le maschere, ma non riconosce noi, un po' come gli occhiali per Clark Kent.
E siamo di nuovo in fuga sui tetti, con la polizia alle calcagna.
Per non sbagliare scaglio uno dei nostri costosi bigliettini da visita nel vento.
Precipita giù. Come una foglia triste.
Ti ritroveremo, Padre, siamo sempre più vicine, lo sento.
Una partita alla volta.
Ti ritroveremo...

25 commenti:

  1. Occhi di Dado un altro gioco è stato fatto... tararara.. tatatata tata tararara...

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  2. Eppure ero convinto che le veline segnapunti fossero del grande Mutandari!

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    1. Effettivamente lo stile è molto molto simile, bravo ad essertene accorto.

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  3. Paniccia #muoro. Comunque ero certo che avresti apprezzato. Florenza è amore duro e setoloso. Per dire una cosa seria di tanto in tanto: uno dei german più sottovalutati che abbiamo mai giocato, nella top 100 di bgg non sfigurerebbe affatto, anzi.

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  4. Appena ho letto florenza sono sussultato.
    FINALMENTE!!!
    E allora? Piaciuto vero? Il vecchio Freddy ha sempre ragione! :D Inoltre ero curioso di vedere come girava la seconda edizione con le regole cambiate.
    Comunque la seconda ristampa fa ca...ehm...pire come disporre meglio il tabellone :), anche se effettivamente preferisco i tondini stile agricola piuttosto che quei lavoratori.
    In definitiva contento comunque che non abbandoni i gestionali spinti. Continuiamo cosi a portare avanti il credo dei cinghiali!
    Saluti.
    Freddy.

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    1. Mi aspettavo il tuo commento al varco.
      Avevo anche pensato di scrivere “A Freddy. Avevi ragione” nell’introduzione al post, ma era fuori tema occhi di gatto ^_^

      Insieme a te, anche tutti gli altri che me l’avevano suggerito e che sapevano che mi sarebbe piaciuto: Nylo, Mario Sacchi, TeOoh.

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    2. Veramente contento che ti sia piaciuto. Ho scoperto che gli autori nella seconda edizione hanno voluto aiutare dando la possibilita` di mandare i lavoratori che avanzano a lavorare per 50 fiorini. Molto piu` semplice cosi trovare soldi per assoldare gente!
      Non mi ha convinto solo la risorsa random all'inizio, avrei preferito qualcosa del tipo "si dispongono una di ognuna ed a partire dall'ultimo giocatore ognuno prende un cubetto che vuole". Ma vabbene cosi. Peccato che non hanno cambiato il secondo potere del vescovo che finora nessuno del mio gruppo ha cagato di striscio (di azioni ne avevamo sempre anche piu` del necessario).

      Parlando d'altro, ispirato dal tuo post, ho provato godz dopo averlo preso dalla math trade ed effettivamente ho notato come, a livello di regole cosi come a livello di meccaniche, sia particolare. Ma aspetto di farci piu` di una partita per poterlo capire a pieno. Nel frattempo non mi ha dispiaciuto.
      Al prossimo gestionale. E chissa` che magari quest'anno non sia la volta buona che posso andare a Lucca anche io. In quel caso ci incontreremo li!
      Saluti!
      Freddy

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  5. RIngrazio per i complimenti! :-)
    "Il Groppi"

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    1. Complimentoni! Il gioco è davvero molto bello.

      Promosso a pieni voti

      Viking

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    2. OMMIODIO NOSTRO PADRE!!!
      ECCOLO L’INDIZIO !

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    3. Dado, in tempi non sospetti ti avevo già straconsigliato questo gioco, sapendo i tuoi gusti. Quelle famose 50 euro in insalata finalmente sono state spese...benissimo!

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  6. FLORENZA NUMBER ONE!
    in questo Kuldran profeta in patria!
    a me invece il kit con gli omini grossi piace... lo trovo tecnicamente utile.
    GIOCONE!

    Occhi di dado torna a colpire con uno dei suoi graffianti post.... ma ho vomitato quando ho immaginato Andrea con la tutina aderente in lattice e le pocce rifatte aaahuuhuhu

    MITO

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    1. Anch'io trovo che gli omini siano più indicati, migliorano la visibilità sul tabellone e sui rioni avversari.

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    2. aaargh! solo guardandomi l'immagine mentale della tutina aderente mi si sono bruciate le retine! :D

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  7. Spettacolare.
    E la citazione guzzantiana m'ha fatto morì..

    Bravo Dado, come sempre.
    Anche se non ci uozzappi più! :)

    Aibindrye

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  8. A me la parte ....." Mi scrivono "Siamo davanti al citofono" il nostro messaggio in codice per dire che sono davanti al citofono "..... mi ha fatto sganasciare...... un pò come l'ironia leggera in stile Mel Brooks!!!!

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  9. Da oggi in poi alle fiere ogni volta che provate un gioco dovete lasciare il vostro bigliettino in titanio sul tavolo!

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  10. riporto testualmente dal post del barba (sempre con stile barba, sempre!):
    "Sontuoso, abbondante, di lenta masticatura, impegnativo e con alto potere saziante." .... ecco queste parole sono azzeccatissime per questo gran bel gioco, mi è piaciuto molto! Anche la presenza del dado tutto sommato non mi ha infastidito molto, (però tra me è la ciarliera lo scarto è stato di soli 2 p.ti forse decisi proprio dal dado!). Da provare l'altra versione... però facciamole più larghe ste tute la prossima volta che così attillate mi sudano le ....

    redbairon

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    1. Questo e` strano. Nella mia ultima partita il proprietario del gioco faceva sempre capolavori (6 a raffica con molteplici commenti relativi al suo fondoschiena visto che li faceva con gente tipo michelangelo e leonardo) ma alla fine ha perso con diversi punti di distacco rispetto a chi invece ha fatto qualcosa tipo 1 edificio del duomo in piu` (che invece FA TANTO anche se ci vuole un mutuo per costruirlo). Significa che avete giustamente giocato "con il coltello fra i denti" allora!!! :D

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    2. Freddy, non ho capito! Cosa è strano?
      Ad ogni modo, tutti e tre abbiamo fatto più o meno lo stesso numero di opere d'arte e indicativamente anche il rione era abbastanza simile, anche se io avevo edifici più produttivi dei miei avversari (avevo 4 edifici che producevano 2 risorse ognuno e avevo il monopolio dell'oro), anzi penso di aver vinto proprio per il fatto che le altre 2 ladre utilizzavano spesso i miei edifici dandomi parecchi punti....

      redbairon

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    3. Ecco infatti. Uno dei modi migliori per fare punti secondo e` appunto avere gli edifici migliori con i quali fare parecchi punti (ottimi per eventuali spareggi ai fini di ottenere il capitano del popolo). Commentavo sul fatto che i punti ottenuti dal dado per i capolavori (se ti riferivi a questi) non hanno mai influito particolarmente nelle partite che ho fatto.

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    4. eh però se lo scarto sono solo 2 punti potrebbe....
      gran bel gioco

      redbairon

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  11. Son pesanti = piacciono a Andrea Dado
    Chiaro!
    Matteo

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  12. eeeeh... vabbè vabbè... s'ha da provà...

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