"Non vedo niente, aprimi l'occhio"
Campana
"Comincia ora l'ultimo turno valevole per l'assegnazione del 15esimo e decisivo punto partita.
Apollo Red parte con un tremendo attacco. E un altro!
Viking schiva e attacca Apollo Red al fianco. Insiste con una serie di attacchi sul pianeta secondario uno-due uno-due.
Red è in difficoltà!!..."
Campana.
Apollo Red: "Non ci sarà nessuna rivincita"
Viking: "E chi la vuole"
da "La sera che abbiamo quasi giocato a Starcraft" - 30 luglio 2014
I debiti pesano sulle nostre vite. Specialmente quelli che non possiamo più saldare: blocchi di granito piantati sullo stomaco. Conti in sospeso col passato, apparentemente di poca importanza, ma che non ci mollano e che resistono agli anni e all'imbiancare dei peli sul mento.
Non è quello che abbiamo fatto a tormentarci, per quanto sbagliato e talvolta deplorevole.
E' ciò che non abbiamo fatto, a ritornare a galla.
Un amico di un nostro amico al quale non abbiamo buttato giù gli incisivi con un pugno, e se lo meritava tutto, la compagna di classe con la quale in terza media abbiamo ballato un lento ed era l'ultima occasione per baciarla, e non l'abbiamo fatto, e lei non ha mai saputo della nostra cotta.
Sono i conti in sospeso a tormentarci.
Dovevamo chiuderla, quell'unica partita irrisolta a Starcraft.
Viking non ci dormiva più la notte, e soprattutto non ci dormiva più Red, Apollo Red, il fuoriclasse dei tre.
"Dobbiamo rifarla. E chiuderla. Prima della fine dell'anno".
Starcraft.
Ci abbiamo messo un po'.
Dal canto mio non credevo saremmo più riusciti a ritrovare la sera giusta per il monster, vista la dimensione ginormica e la nostra tendenza a tirare lungo su qualsiasi titolo, fosse pure Fantascatti.
Ma dovevamo chiuderla.
E l'abbiamo chiusa.
"Non è importante come colpisci. L'importante è come sai resistere ai colpi. E se finisci al tappeto, hai la forza di rialzarti."
La sera designata è il 30 dicembre, ultimo appello possibile per tener fede alla promessa, il luogo la mia cucina.
Anticipiamo l'arrivo per le 21.00 e Viking apparecchia mentre io preparo i caffè e Red chiacchiera con Francy e la piccola.
Eserciti speculari a quelli della volta scorsa: io zerg, Red marine, Viking protoss.
Alkyla ci riesce in 20 minuti, noi per ripassare le regole ce ne impieghiamo il doppio + panettone.
Moglie e figlia vanno a letto, tirandosi la porta dietro. Cambio delle luci in cucina.
Si comincia.
Formazione dei pianeti a mezza svastica, asimmetrica, apparentemente sbilanciata a favore di Vik.
Io mi ritrovo al centro, poco minerale ma 4 punti vittoria a turno, se riesco a tenere i miei due pianeti (e la special condition della mia razza già praticamente assolta, alla fase tre).
Sulla carta non ho bisogno di espandermi ma solo di resistere.
A dispetto della mia razza e del buon senso, decido di arroccarmi: bluffo un'azione verso il secondario di Vik per farlo restare a casa, ed espando sul mio secondario.
Viking non se la beve e mi parcheggia il trasporto protoss sullo zerbino di casa. Ci studiamo come gatti randagi sotto la stessa macchina.
Finchè Red fa il suo ingresso sul ring.
"...perchè non puoi vincere, Viking. Quel tizio ti fa secco nel giro di tre round"
"Tu sei pazzo. E' un giocatore come gli altri"
"No, quello non è un giocatore come gli altri. Quello lì è una specie di bulldozer e ha fame!"
Red si espande e cresce in tecnologia. Come al solito è il più sciolto dei tre e gioca come se Starcraft l'avesse disegnato lui con la pennabiro.
E a sorpresa mi cala un ordine in casa che mi scombussola l'intero turno.
Bam!
Un singolo ordine. Ma capace di mandarmi a puttane l'intero turno.
Viking Balboa versus Ivan Dado
"Non fa male. Non fa male. Forza Viking è tuo"
Suona la campana del terzo round e subito Dado si scatena contro Viking ("Esci dall'angolo, vattene via da quel pianeta, Viking!"). Dado colpisce con una serie di hydra. Viking tenta di accorciare le distanze, ma Dado con il suo maggiore allungo di zerglin non glielo permette.....
Dopo lo scontro sul secondario con Vik, arriva Red, a farmi a pezzi la main.
Ghost e Fenici fanno barbecue con i miei zerglin e le poche hydra rimaste in casa. Il rogo al mio alverare e la conquista del pianeta da parte di Red, sono le patate avvolte nella stagnola.
Ivan Dado è ferito!
E' una brutta ferita.
"Gli hai fatto male. Adesso ha paura. Lo hai ferito. Hai capito? Non è un blogger! E' un giocatore! E tu devi essere più giocatore di lui!"
Sanguinante, mi barrico sul secondario, mentre Viking, approfittando dell'allungo di Red, gli sbarca a sorpresa in casa con scout e saccheggiatori. Scontro di altissimo livello fra i due, colpi sulle costole per risolvere antichi rancori, con epilogo di Red costretto alla fuga sul secondario.
Ne approfitto per riorganizzare l'esercito, mentre entriamo nella terza fase.
"Fino alla fine"
Siamo agli sgoccioli: o uno o l'altro.
Cerco di riprendermi il pianeta caricando a testa bassa con ultralisk e zerglin nelle retrovie, puntando alla chiusura con la special condition della mia razza, ma è ancora Apollo Red ad avere l'ultimo ordine, e il suo ultimo ordine è attacco! Spendo tutte le carte utili nello scontro, cercando di salvare almeno un unità per tenere il punto ma niente: Red prende e porta a casa il territorio. Non chiude per un pelo abbruscato.
Chiude invece Viking, che consolidando il proprio dominio sui tre pianeti, e spazzando briciole di terran dal pianeta rosso, realizza la special condition della sua razza.
Partita finita.
Viking ha realizzato un'impresa impossibile
Chiudiamo più morti che vivi che sono quasi le quattro di notte (devo aggiornare il calendario!).
Confermo le impressioni della volta scorsa: gran bel gioco, con pochissima alea e un'interazione diretta (leggasi anche "violenza inaudita") altissima , ma davvero troppo troppo lungo per i nostri standard (o meglio: per il nostro modo di giocare che tende a infinito).
Per quanto mi sia piaciuto in quasi ogni dettaglio (a eccezione delle battaglie, che mi sembrano un po' macchinose) non so quante altre occasioni ci saranno per giocare 'sto mammut a pelo corto, a meno di qualche ponte per le feste o dose da cavallo di caffeina.
Chiudiamo il 2014 e i conti in sospeso con Starcraft.
Iazebia! Iazebia!
Dopo l'incontro che doveva dare la svolta alla sua carriera, Ivan Dado si ritira da amici per passare il capodanno. Cinque coppie e sette bambini.
A cavallo fra l'anno vecchio e l'anno nuovo, mette a segno qualche incontro minore a Fantascatti e Dobble, e vince una sette giocatori a Saboteur.
Nota:
RispondiEliminaper il post ho (naturalmente) attinto a piene mani dai numerosi Rocky
la prima foto di Adriana è presa da Rocky 2
Bello Starcraft. Bello ma ti vuole sempre, tutto per sé. E' come una bella moglie gelosa e possessiva.
RispondiEliminaIo lo vendo, espansione in inglese inclusa, per chi fosse interessato...
devo eliminare il tuo post prima che lo veda viking....
Elimina:)
Grande Dadi. Non un Blogger ma un giocatore!
RispondiEliminaAzzz ho dimenticato: "Gli occhi del giullare! Gli occhi del giullare!!"
EliminaCi avevo anche pensato, maledizione!!
Avete mai provato a fare una partita al trono di spade? La capacità narrativa di dado consolerebbe molti fan di Martin in attesa di nuovi capitoli da westeros!
RispondiEliminaGrazie.
EliminaRed è il guru del trono di spade....
Come sempre una goduria leggerti... :)
RispondiEliminaabbiamo chiuso alla grande, gran gioco, grande birra ottimo panettone ma sopratutto grandissimi compari di gioco!!!
RispondiEliminaIl vichingo ci ha suonati come due zampogne......... Il prossimo anno........VENDETTA!!!
redbairon
Confermo il mio giudizio su questo gioco: Resta il preferito fra quelli della mia ludoteca (peccato si riesca a giocarlo raramente)...
RispondiEliminaPer fortuna ho dei compari con la scorza dura in grado di accettare qualunque sfida! Grazie ragazzi
Viking
P.s.:chissà che questa non sia stata la prima edizione di quella che potremmo far diventare la tradizione di fine anno: Sfida Starcraft :-) :-) :-)
Ivan Dado, un colpo di classe, meriterebbe la lettura dell'articolo solo questo.. :)
RispondiElimina"Forse un giorno incontrerò un vero campione..."
EliminaNon sono riuscito a rendere l'accento russo, e a malincuore è rimasta fuori.
Avevo anche pensato:
"Francy si siede accanto ad Adriana: "Io spera che noi diventare amiche"..."
"Io spera che noi diventare amiche"...bellissimo.
EliminaHo le lacrime agli occhi per le risate e la musica finale di rocky IV che mi risuona in testa....grazie! :D
(forse anche perché sono anch'io incinto come Viking e attendo uno scatolone di Starcraft da un giorno all'altro)
Domozimurgo
Il post mi ha molto divertito :D
RispondiEliminaAnche noi serata nelle feste a Starcraft + espansione, finita in due ore e mezza perchè abbiamo sottovalutato gli zerg.
RispondiEliminaAnche noi siamo di Torino, chi lo sa se uno volta non si organizza tutti insieme...
Fabio
Magari la sera prima di un ponte, che si possa tirare secco senza alzarsi alle 6.00 per andare in ufficio...
EliminaQuindi se i conti tornano... 6 ore circa di partita? EPICO!!
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