"Allora che fai, spendi uno per attivare lo scudo?"
.....cosa?
Red e Viking, seduti dall'altro lato del tavolo. Alle loro spalle il fornello, sul quale il vichingo mette sempre su una piccola moka, quando facciamo serata da lui: io un cucchiaino di zucchero, Red amaro.
"Non ho...capito" chiedo un po' frastornato
"Dico" scandisce Red, "Attivi lo scudo o ti prendi il danno? Io fossi in te lo attiverei 'sto scudo, hai ancora 5 di batteria"
Abbasso lo sguardo sulla mia plancia di Galaxy Trucker.
Al centro del tavolo, attiva nel turno in corso, la carta Pioggia di asteroidi, e i dadi rollati su un sei.
"Se non lo attivi perdi una stiva, perchè hai il connettore esposto" spiega Viking ticchettando con l'indice su una delle tessere della mia astronave, "Non è che le batterie ti danno punti a fine partita, poi naturalmente gio".
E si blocca, immobile, con la mano ferma a mezz'aria. Anche Red si congela, fisso in maniera irreale, la guancia destra deformata dalla masticazione di un pistacchio.
"Che diavolo state..."
Qualcosa cade sulla mia plancia. Anzi: plana. Sembra un ciuffo di peli. Sembra una virgola. Lo prendo fra le dita.
Un sopracciglio. Tutto l'arco del mio sopracciglio...
destro! Si stava staccando. L'ho notato nello specchietto retrovisore della macchina. Mi ero portato la colla stick. L'ho riappiccicato e schiacciato col dito perchè non si vedesse il lucido della colla. BossBoss non se ne accorgerà.
"catela come credi, ci sono ancora quattro carte evento" spiega Viking, mentre Red sbuccia altri pistacchi direttamente nella ciotola.
Si erano bloccati. E il mio sopracciglio...
Si guardano, come se intercettassero i miei pensieri.
"Ti verso una birra, Andre?"
"Ecco. Tieni. Bevi".
Mi passano il bicchiere.
Bevo.
Titolo da 2 a 4 giocatori, d'ambientazione american sci-fi camionisti nello spazio. Ogni giocatore è un corriere, con il compito di assemblare la propria astronave e poi condurne il carico in qualche sperduto angolo dell'universo, fra piogge di meteoriti, pirati alieni e mercanti di schiavi.
La partita è suddivisa in due fasi distinte: la prima, di creazione dell'astronave attraverso moduli da assemblare sulla propria plancia (stive più o meno rinforzate, stanze equipaggio, stanze alieni, motori semplici o potenziati, cannoni lisci o a batteria, celle di batterie, scudi, raccordi) e la seconda, di viaggio vero e proprio verso l'infinito e oltre. Il viaggio viene rappresentato da carte evento che vengono attivate e che applicano i propri effetti sulla struttura dell'astronave (la capacità di resistere agli eventi infausti è determinata dal tipo di moduli montati e dalla direzione delle bastonate).
Man mano che l'astronave verrà danneggiata perderà i....
PEZZI
Cado a pezzi
Cadono le sopracciglia, i capelli, sto perdendo i....
"Allora, 'sta birra? Com'è?"
Stacco il bicchiere dalle labbra. Sento i baffi umidi di schiuma.
"Buona" sorrido
"Luppolatissima come piace a te" mi strizza l'occhio Red.
"Era il tuo turno. Puoi far scendere 4 membri del tuo equipaggio e prendere le merci. Che ne dici?"
Che ne dico?
"Sono cubetti rossi" osserva Red, "I più preziosi. Io non me li lascerei sfuggire"
"Sono quattro punti a cubetto" sottolinea Viking.
E mentre lo dice la caffettiera sul fornello alle sue spalle prende fuoco.
E loro si bloccano in fermo immagine.
Parcheggio la motrice in mezzo alle altre, davanti all'autorimessa del terminal 45.
Ultimo controllo allo specchietto retrovisore, prima di scendere.
Il sopracciglio applic sopra l'occhio destro si sta staccando. Riappiccico il lembo sollevato con la colla stick, e ci passo sopra il dito perchè non si veda il lucido. I capelli sembrano attaccati bene, ma per sicurezza ci calo sopra un berretto con visiera. Dovrebbe andare.
Scendo. Un lampeggiante vernicia d'arancione intermittente le pareti dell'hangar. Un lungo rimorchiatore mi passa lentamente davanti. Sul ponte, imbragata, la motrice di un altro camionista. con la cabina sfondata verso l'interno. Meteorite, tiro a indovinare.
Costeggio le pareti esterne dell'hangar ed entro nel terminal. Le porte dell'ascensore si aprono. Entro.
Terzo piano.
Percorro il corridoio fino al fondo.
Scrivania. Computer. Segretaria.
"Buongiorno. Lei è il signor?" mi chiede. La sua mandibola in lattice va su e giù, sulle cerniere mal registrate. Attorno alla fronte la cicatrice della lobotomia.
Tiro fuori il tesserino dal portafoglio e lei lo passa sotto lo scanner. Controlla i miei dati a terminale e la data di scadenza della polizza assicurativa.
"La faccio accomodare in saletta. La chiamo appena BossBoss può riceverla"
Sbatto le palpebre.
Viking sta raccogliendo briciole di patatine e gusci di pistacchi dal tavolo. La bottiglia di birra appannata ha disegnato dei cerchi umidi accanto alle tessere di Galaxy Trucker rivoltate a faccia in giù.
Red si è spostato sul balcone per fumare. Sgrulla la cenere dentro un guscio di cocco.
"Per me possiamo anche fare Dungeon Petz, la prossima, ma io vi avverto che è impegnativo" ci spiega aspirando marlboro
"Ma sai che 'sto Galaxy Trucker quasi quasi me lo prendo?" riflette il vichingo col panno vileda
"Ma non stare a prenderlo, che ce l'ho io. Quando ne hai bisogno te lo presto"
Mi massaggio le tempie.
Emicrania, di quelle dolorose tipo fondo della bottiglia di vodka alla pesca, eppure ho bevuto pochissimo, cerco sempre di non bere quando devo guidare.
E d'improvviso realizzo che non mi ricordo come ci sono arrivato a casa di Viking. Chi ha preso la macchina, io o Red? Mi ricordo solo che... siamo entrati in cucina, Viking ha messo su la moka, io un cucchiaino di zucchero, Red amaro...
Grasso che sembra Jabba the Hutt, vestito come un italoamericano di Quei Bravi Ragazzi.
"Hai visto la mia nuova segretaria, che roba?" mi chiede BossBoss senza alzarsi dalla scrivania.
"Oramai queste prostitute rigenerate, vanno fortissime. Sai cosa gli fanno?"
"Le ricondizionano" rispondo sedendomi. Fa caldissimo, l'aria condizionata dell'ufficio è spenta e io sto grondando. La colla non terrà.
"Le riprogrammano. E puoi switchare da una personalità all'altra con le parole chiave. Se hai bisogno della segretaria che ti prenda le telefonate e ti fissi gli appuntamenti: LUBECCA, se vuoi sbatterti una fica prima dell'arrivo di un fornitore: MAELSTROM. I miracoli del ricondizionamento."
"Molto affascinante" commento.
Percepisce il mio sarcasmo. Sorride, mettendo in mostra una fila di denti d'oro.
"Stai uno schifo, TurboDado"
TurboDado. Nessuno mi chiama più così.
"Sto bene"
"Non stai bene un cazzo. Pensi che non ci veda? Stai cuocendo dall'interno, sei un'aragosta messa a bollire da viva. Quanto è durata l'esposizione, eh? Quanto avete impiegato a riparare quella falla nello scafo?"
"Sto bene. Posso fare il viaggio"
"Lo stabilisco io se puoi fare quel viaggio o no, e io dico che tu non arrivi al cesso seguendo la striscia bianca senza perderti tre quarti della faccia, Dado. Le radiazioni ti stanno mangiando la carne come una cancrena"
Mi alzo. E' finita.
"Siediti" mi ordina.
Valuto le opzioni. Crepare o ascoltare. Mi seggo.
"Credi davvero che affidi nave e carico merci a un cadavere?"
"Ho bisogno di quell'incarico. Ho bisogno dei soldi. Molti soldi"
"Quanti organi devono trapiantarti?"
"A te serve un pilota che conosca quella rotta e io l'ho già fatta tre volte. E' piena di asteroidi. Un mare di asteroidi. Un pilota inesperto finirebbe crivellato al primo giorno di viaggio"
"Ho una proposta per te, Dado. Una sola"
"Spara"
"Io ti metto su quell'astronave. Ma ricondizionato. Riprogrammato"
"Non contarci, BossBoss"
"Fra poco le radiazioni risaliranno la superficie e cominceranno a mangiarti la faccia, Dado, ti consumeranno gli occhi, ti scaveranno gallerie nelle guancie.. Il dolore sarà tremendo, insopportabile. Non potresti mai farcela. Ma se ti fai riprogrammare, se ti fai innestare l'impianto e ricondizionare, farai il viaggio senza dolore, in trance, in assenza assoluta. Crederai di sognare. Guiderai senza accorgertene, attraverso un programma di simulazione. E al ritorno rimetteremo tutto a posto, rimuoveremo l'impianto, ti risveglieremo, e tu avrai abbastanza soldi da pagarti gli organi di ricambio".
Esito, e il mio esitare è già una risposta
Odore di disinfettante. Sono disteso. Due spade mi aprono in due le braccia. Così sembra.
Griderei. Se riuscissi. Tubi in bocca.
Gorgogliano.
"Parte della corteccia è bruciata. Queste zone qui e qui"
"Quindi?"
Voci nel buio.
Riconosco il "Quindi?".
BossBoss.
"Quindi avrà delle latenze durante la simulazione. Scatterà"
"Ma si sveglierà?"
"Posso forzare la parola chiave ad ogni disconnessione, in modo che si ricolleghi ogni volta"
"Lo faccia"
"Dado?"
Allontano il bicchiere dalle labbra.
"Si...scusate, stavo.."
"Stavi! E' mezzora che stavi!"
"Dado è in paralisi da analisi" se la ghigna Viking. Ha chiamato la sua astronave SuperVicky e l'ha riempita di cannoni.
"Devo essere stanco, 'sta partita sembra non finire mai"
"Metto su un caffettino?" sorride Viking, scoprendo una fila di denti d'oro
"Io un cucchiaino di zucchero. Red amaro"
"Deve scegliere una parola chiave"
"Ti verso una birra, Andre?"
"Ecco. Tieni. Bevi".
Mi passano il bicchiere.
Bevo.
Fai quasi paura. Non mi approccerò più a Galaxy Trucker allo stesso modo, dopo...questo.
RispondiEliminaBravo.
Quella sera ho convinto Viking a non aprirsi la camicia per mostrarti le 3 tette...
RispondiEliminaPoliedrico ... ma d'altronde sei Dado!
redBairon
:-D :-D :-D GT effettivamente mi da sempre quell'effetto di oppressione ed ansia mentre tutto il lavoro che fai durante la prima parte del gioco va in fumo sotto i colpi delle carte. Che, tra l'altro, è il funzionamento di quasi ogni gioco di Vlaada Chvatil! :-D
RispondiEliminaUn gioco fortissimo, mi son fatto un sacco di risate.
RispondiEliminaViking
P.s.: Ve le mostro stasera le 3 tette!
Galaxy Trucker è nella mia lista da un po di tempo!! Vale la pena comprarlo? Ho visto che ci sono anche un paio di "corpose" espansioni ...
RispondiEliminaLevia
Ah dimenticavo ... è meglio comprarlo in italiano o puoi prendere anche un'edizione international che tanto è esente da lingua?
RispondiElimina"Ciao sono il fantasma di Isaac Asimov, è un pò seguo questo blog. Vorrei dire a TurboDado: smettila di fare il cazzone e scrivi un libro così potrò tornare a vivere!".
RispondiEliminaè evidente che questi giochi fanno male alla salute hihihihihhi :D
simpatica recensione!!!
RispondiEliminaSembra che Galaxy Trucker sia un gioco complessissimo, invece non lo è, è molto divertente, e può essere giocato sia con giocatori casuali, purché non si arrabbino se le loro astronavi vengono distrutte, sia con giocatori più hard, che ne prendono più in considerazione l'aspetto strategico (soprattutto con le espansioni).
RispondiEliminaAllora, 'sto scudo, lo attivi o no???? :-)