Un simbolo si distrugge in due modi: con un dubbio e con un altro simbolo.
Noi dovremo usarli entrambi.
Meglio essere sicuri.
Per evitare la solita caccia alle streghe è bene ripeterlo per l'ennesima volta: RisiKo è un gioco. Come ogni gioco ha i suoi pregi e i suoi difetti, e al pari della grigliata di pesceratto può piacere o non piacere, ma non ha "colpe".
Il problema non è RisiKo.
Ma il simbolo che è diventato.
Buona parte delle persone che frequento nella nutrita cerchia dei non-giocatori, conosce RisiKo. Molti di loro ci hanno giocato da ragazzi, ai tempi dell'università o qualche capodanno all'indietro nel tempo in una sperduta baita in montagna. Si ricordano i carrarmatini colorati, le carte obiettivo e qualcuno persino le immagini sul coperchio della scatola. Soprattutto ricordano le partite che sembravano non finire mai.
Ma nessuno ci gioca più. E non hanno progetti di riprenderlo in mano.
In sintesi: è un capitolo chiuso.
RisiKo è solo un ricordo nella loro testa.
Indelebile.
RisiKo è, per queste persone, il simbolo stesso dei giochi da tavolo, il gioco da tavolo tipo, anzi: RisiKo è tutti i giochi da tavolo.
Si tratta di un'immagine oramai superata e poco rappresentativa dell' attuale panorama di titoli che oggi si spintonano sugli scaffali dei centri giochi, ma quella polaroid scattata 30 anni fa è la sola cosa che c'è.
E noi dobbiamo partire da quello.
Noi giocatori cerchiamo di divulgare il verbo. Non lo facciamo perchè siamo dei buoni sammaritani e vogliamo salvare il nostro prossimo dalle fiamme dell'inferno : lo facciamo fondamentalmente per nostro tornaconto: vorremmo avere più amici con i quali giocare. Niente di male, eh, solo per essere chiari.
Quindi cerchiamo di coinvolgere e tirare per la manica amici e conoscenti.
In realtà in questa nostra crociata noi procediamo a spanne, per tentativi, senza alcun metodo, senza un piano preciso. Siamo decisamente fallibili.
I molti sforzi di divulgazione dei giochi "moderni" e il coinvolgimento del prossimo, sono sicuramente azioni ammirevoli ma al lato pratico molto dispersive. Credo che alle mille micro azioni individuali, scostanti, empiriche e a volte disastrose (estremizzo prendendo come esempio un giocatore che proponga Twilight Imperium a un completo novizio) sia preferibile un'azione collettiva.
Le nostre voci si sovrappongono, i nostri sforzi si accavallano l'un l'altro, ostacolandosi come operai ai quattro angoli di un armadio a muro: due che spingono due che tirano.
E così quando qualcuno si presenta su un forum e scrive "Ciao, sono nuovo del mondo dei giochi da tavolo, mi consigliate qualche bel titolo?" fioccano decine e decine di titoli diversi, una selva di nomi incomprensibili e generi molto diversi fra loro, che non aiutano ma confondono. Alcuni suggeriscono giochi fortemente ambientati, altri cooperativi, molti sostengono che sia meglio partire dai classici Carcassonne e Catan, altri di guardare le recensioni di vlogger tipo TeoOh e partire da lì. Qualcuno suggerisce Agricola esibendo il palmares dei premi vinti.
Siamo scioperanti davanti a una fabbrica che urlano ognuno uno slogan diverso, col risultato finale di "IAMOHEUADIRIQUANTA", siamo un'orchestra senza direttore in cui ogni elemento suona ascoltando solo se stesso.
Gli sforzi non sono finalizzati e il messaggio è debole.
Per riuscire a spingere i nostri amici oltre quella polaroid scattata 30 fa, occorre un piano preciso.
Come ho scritto sopra: per sconfiggere un simbolo dobbiamo instillare il dubbio. E poi offrire un nuovo simbolo.
Instillare un Dubbio
Non denigrare. Mai. Non attaccare RisiKo, ma racconta quanto è vecchia e oramai poco attinente alla realtà quella famosa polaroid.
"RisiKo è stato indubbiamente un ottimo gioco, un capolavoro per quegli anni. Ma giusto per avere qualche coordinata temporale: è stato pubblicato da Editrice Giochi nel 1977. Lo stesso anno in cui la Rai cominciò a trasmettere per la prima volta i programmi a colori. Nelle case degli italiani c'erano i televisori in bianco e nero, con l'antenna col baffo. Negli stessi anni per telefonare fuori casa si andava nelle cabine telefoniche, e si infilavano nella feritoia i gettoni, te li ricordi i gettoni in ottone, quelli con la doppia scanalatura? Ecco. Nel 1977 quei gettoni avevano un valore di ben... 50 lire. Adesso: RisiKo è stato una pietra miliare dei giochi da tavolo. Ma pensare che RisiKo rappresenti i giochi da tavolo oggi, è come immaginare che quei vecchi tubi catodici in bianco e nero rappresentino la televisione di oggi. O che quelle cabine a gettoni rappresentino la telefonia mobile"
Un nuovo simbolo
Il primo passo dovrebbe essere quello di scegliere un gioco.
Il gioco destinato a diventare simbolo, dovrebbe avere, a mio avviso, questi requisiti
1-poche regole da memorizzare
2-una bella meccanica, semplice e immediata, accattivante e non banale
3-durata della partita molto contenuta (sui 20 minuti)
4-giocabile da 2 a 4 giocatori
5-prezzo contenuto
L'immediatezza delle regole e la bontà di una meccanica intelligente sono imprescindibili, ma anche la durata della partita è fattore importante da tenere a mente per evitare quelle reminescenze di "polpettone", così come la possibilità di poterci giocare con un paio di amici o anche solo in due insieme alla moglie. Un prezzo contenuto è infine la differenza fra comprare il gioco il giorno successivo o comprarlo "più avanti" (vedi anche "non comprarlo mai")
Il gioco che mi sembra soddisfare meglio i cinque requisiti sopra è 8 minuti per un impero
Le regole si spiegano in 5 minuti, il setup dura altrettanto. La meccanica è semplice (compri una carta e la giochi attivandone l'effetto) ma le giocate possibili in ogni turno sono diverse. La durata è molto contenuta e tutto il meccanismo orbita attorno al concetto "cerca di ottenere il meglio dalle poche mosse che hai a tua disposizione". Gira bene in 2 come in 4, ed al prezzo di 22 euro circa è un gioco alla portata di tutti.
Ah: piccolo disclaimer: poichè non ho alcuna partecipazione nè quota sulle vendite di 8 minuti, vi invito tranquillamente a suggerirmi altri titoli pari requisiti, se li ritenete più validi.
Per trasformare il gioco in un'icona serve una massiccia operazione di marketing e faccia di tolla.
Nella fase Instillare un Dubbio ho scritto di non attaccare, di essere propositivi, "buoni".
Qui invece occorre tirar fuori le unghie.
Durante l'opera quotidiana di divulgazione presso amici e ludoteche, noi tendiamo a essere melensi e accondiscendenti. Perchè a conti fatti non stiamo vendendo niente: stiamo solo invitando qualcuno a provare un gioco, a cazzeggiare con noi.
Ecco: questo approccio è da appallottolare e lanciare in un cestino.
Noi dobbiamo vendere.
Vendere il nuovo simbolo. Questa è la nostra mission! (sono entrato nella parte)
I pubblicitari sanno che per vendere un prodotto bisogna creare un bisogno e far sentire le persone infelici.
Vi copio\incollo un pezzo dell'ottimo libro 29.600 di Frederic Beigbeder:
"Sono un pubblicitario: ebbene sì, inquino l’universo. Io sono quello che vi vende tutta quella merda. Quello che vi fa sognare cose che non avrete mai. Cielo sempre blu, ragazze sempre belle, una felicità perfetta, ritoccata in photoshop. Immagini leccate, musiche nel vento. Quando, a forza di risparmi, voi riuscite a pagarvi l’auto dei vostri sogni, quella che ho lanciato nella mia ultima campagna, io l’avrò già fatta passare di moda. Sarò già tre tendenze più avanti, riuscendo così a farvi sentire sempre più insoddisfatti. Il Glamour è il paese dove non si arriva mai. Io vi drogo di novità e il vantaggio della novità è che non resta mai nuova. C’è sempre una novità più nuova che fa invecchiare la precedente. Farvi sbavare è la mia missione. Nel mio mestiere nessuno desidera la vostra felicità, perché la gente felice non consuma.."
Dobbiamo tirare fuori la cattiveria, passare da resistenza silenziosa a falange armata (di token), e vergare almeno virtualmente 8X sui muri delle nostre città.
Ecco quello che succede quando proponete un gioco a un vostro amico (un non-giocatore)
"Ti va di provare un gioco da tavolo?"
"Mhmhm un gioco, dici?.. veramente io non ...cioè i giochi da tavolo non mi hanno mai attirato un gran che..."
"Dai, te ne faccio provare fichissimo, semplice, divertente" (mostrando la scatola)
"Lo so, sembra divertente, non metto in dubbio che sia divertente, è che io proprio i giochi da tavolo..."
Dopo dieci minuti di "Eddai, prova", probabilmente l'amico prova il gioco. Lo prova per farci contenti. E il suo atteggiamento mentale è comunque di chiusura.
Ecco come dovremmo fare
"...Fabry l'ultima volta che l'ho sentito lavorava alla Britox, vicino Milano. Tra l'altro sta con una pertica di figa... Con Albo invece ci vediamo tutte le settimane: tutti i giovedì ci troviamo con altri amici per 8X, poi almeno una volta al mese cerchiamo di..."
"Eh? 8X? E che è?"
"Come che è 8X? 8X!"
"...non mi viene in mente...cosa sarebbe?"
"8 minuti per un impero! Il gioco? Dai!!!"
"Davvero, non lo conosco"
"Scusa ma sei serio o mi stai pigliando per il culo?"
"No, che non ti piglio per il culo. E' che a me i giochi proprio non..."
"Ho capito che non ti interessano i giochi, ma è impossibile che tu non l'abbia mai neanche sentito nominare, non ci posso credere. Almeno sentito nominare, dai, è impossibile..."
"Beh...molto...molto vagamente..."
"Cioè fammi capire: o sei stato sulla Luna nell'ultimo anno o vivi in una bolla di sapone, non c'è altra spiegazione. Cioè: non hai MAI sentito parlare di 8X!?!?!?? Cazzo ma la televisione ce l'hai ? Il cavo antenna arriva nel tuo appartamento" (ridendo)
"Non guardo molta televisione..."
"Ma neanche su internet? Sulle riviste? Dai, non ci credo. Nell'ultimo anno non si è parlato d'altro. Cioè avrà venduto cento miliardi di copie, ci giocano tutti, fanno i campionati italiani, ci giocano i ragazzini a ogni angolo, nelle università, sta diventando più famoso delle parole crociate e tu non lo conosci?"
"Sì, ma non intendevo che...l'ho sentito nominare...il nome non mi è nuovo..."
"Tenuto presente che sono ancora convinto che tu mi stia perculando. SE VUOI te lo faccio provare. Ce l'ho di là. La partita dura 10 minuti, velocissimo, strategia pura condensata in 10 minuti, tipo prendi gli scacchi e li zippi con winzip, ma mille molto più leggero. SE VUOI te lo faccio vedere, giusto per riportarti sul pianeta Terra".
Andateci giù pesanti, fatelo sentire l'unico pirla a non conoscere il gioco, fatelo sentire infelice.
E sparatele grosse. Ma grosse.
"Ci hanno fatto uno speciale un paio di mesi fa, mi pare GIOCO INTELLIGENTE E NUOVE DROGHE, non mi ricordo se da Mentana o da Vespa, che c'era quel matematico, quello scienziato italiano che adesso lavora al Cern. Che poi è finita con Sgarbi che gli dava del coglione incompetente e lui ha lasciato lo studio tirandogli addosso il microfono. Dai, l'avranno fatto vedere un milione di volte a Blob"
Esagerate.
Finalmente tirate fuori il gioco. Enfatizzate al massimo il setup soffermandovi a raccontare di 5 anni di playtest e bilanciamento del gioco, e una volta in partita farcite con dotte supercazzole "Il gioco si basa sull'algoritmo di Agar-Agar" [alga giapponese] "ed è forse l'espressione più estrema del concetto di slot multipli di Gimax" [noleggio furgoni].
La partita terminerà velocemente, fra lo stupore del vostro amico.
"Ma come? Già finita?"
"Ma certo! Il gioco è supercondensato. Poche pochissime scelte, ridottissimo margine di errore e ricerca della partita perfetta. Pura poesia!"
Come si sconfigge un simbolo.
Non credo sia così alla portata, far capitolare il granitico gioco dei carrarmatini, d'altra parte a dispetto di tante piccole vittorie individuali siamo ancora ben lontani da una vera e propria apertura verso i nuovi giochi.
Ma un macro piano, seppur abbozzato in questa sede, ci potrebbe aiutare, così come muoverci tutti in un'unica direzione.
"...Oggi ho cercato di porre fine a questo silenzio. Ieri sera io ho distrutto la mia copia di RisiKo, per ricordare a questo paese quello che ha dimenticato. Più di 30 anni fa, un grande gioco ha cambiato la storia dei giochi da tavolo, ed è giusto celebrare quel gioco trovandogli un successore, imprimendo per sempre nella nostra memoria l'8 ottore. La mia speranza, quella di ricordare al mondo che worker placement, living card games, cooperativi, family games, sono più che parole: sono prospettive. Quindi, se non avete visto niente, se i crimini di questo silenzio vi rimangono ignoti, vi consiglio di lasciar passare inosservato l'8 ottobre.
Ma se vedete ciò che vedo io, se la pensate come la penso io, e se siete alla ricerca come lo sono io, vi chiedo di mettervi al mio fianco, a pochi mesi da questa notte, e dare un nuovo simbolo ai giochi da tavolo. E insieme offriremo loro un 8 ottobre che non verrà mai più dimenticato..."
8X
Voglio un video in cui metti in pratica tutto quello che hai detto :D
RispondiEliminastupendo e geniale
RispondiElimina8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X 8X ...
RispondiEliminaQuesta è la dimostrazione che il tuo post a proposito dell"esperto di giochi da tavolo (risiko e basta)" ha sortito il suo effetto.
EliminaNo ma tu sei un cazzo di genio!
RispondiEliminaGrande Andrea! Giusto oggi pensavo "ma a questi (colleghi) non gliene frega una mazza dei giochi, non c'è verso". Da domani "esagerare" sarà il mio imperativo! Intanto mi compro il gioco, e magari pure il libro!!
RispondiElimina8X!
RispondiEliminaCiao Andrea. Secondo me in questo articolo ci sono dei buoni spunti, ma non sono convintissimo che "8X" sia il titolo giusto. Noi appassionati apprezziamo e siamo sempre alla ricerca del titolo superveloce e condensato, ma non credo che sia così affascinante per un neofita. Il rischio è che dopo 20 minuti di gioco dica: "beh? Tutto qui?"
RispondiEliminaL'ho visto io stesso mercoledì scorso, facendo provare proprio questo gioco a tre ragazzi nuovi (un ragazzo e due ragazze) molto giovani e alle prime esperienze ludiche e il risultato è stato di sostanziale indifferenza. Ed erano in una ludoteca, in cui erano venuti espressamente per imparare giochi nuovi. Quindi erano già convinti di fare questo tipo di esperienza. Invece con Ticket to ride Europa ho ottenuto un effetto molto, molto migliore. Volendo fare un paragone non ludico, mi ricorda la "Mattina" di Ungaretti ("M'illumino d'immenso"), che per gli esperti di letteratura è senz'altro considerata un'estrema sintesi molto efficace, geniale ecc. ecc, ma per tutti noi che l'abbiamo studiata a scuola era... "Tutto qui?"
L'argomento per me è affascinante, mi piacerebbe sentire il parere di altri :)
Ciao,
Mario
Ecco, Mario ha scritto più brevemente quello che pensavo (vedere mio commento successivo).
EliminaE, senza che avessi letto il suo intervento, cita il gioco che ho riportato al punto 3. Siamo già in 2 :)
Caro Dado,
RispondiEliminami sei tanto simpatico e leggo sempre molto volentieri i tuoi post che mi fanno fare tante risate.
Anche questo mi ha divertito, ma visto che, almeno per questa volta, sembra che tu non voglia solo raccontare un gioco e i suoi aneddoti dal punto di vista di un giocatore, ma raccogliere "seriamente" tutti i giocatori ("sia preferibile un'azione collettiva"), chiedendo anche il loro parere e accettando le loro proposte ("vi invito tranquillamente a suggerirmi altri titoli pari requisiti"), e visto che forse non vuoi i soliti "geniale" e "mitico"... tra il serio e lo scherzoso, questa volta provo a "massacrare" la tua proposta. Così, giusto per andare contro corrente, tanto lo sai che ti voglio bene.
1) Hai proposto 8X, che è un gioco che hai provato qualche mese fa. Se avessi scritto l'articolo un anno fa, ne avresti proposto un altro, se l'avessi scritto tra un anno, probabilmente avresti scelto un gioco pubblicato nel 2015. Personalmente andrei su un titolo di 2-10 anni fa, che ha dimostrato nel tempo una certa longevità nell'apprezzamento da parte dei giocatori. Chi mi dice che 8X non sia un fenomeno del momento, come "Dammi 3 parole" di Valeria Rossi, invece che "Caruso" di Lucio Dalla?
2) al posto della X di 8X, proporrei quella di Dixit. Lo so, è per 3-6 giocatori e dura più di 20 minuti, ma per la mia esperienza personale è riuscito ad appassionare e a strappare un "bello", con tanto di acquisto, anche alle donne e a chi diceva "Mhmhm un gioco, dici?.. veramente io non ...cioè i giochi da tavolo non mi hanno mai attirato un gran che...".
3) eliminiamo Dixit perché non rientra esattamente nei vincoli che hai citato (ma poi, devono essere per forza quelli o si possono cambiare?). Allora, al posto dei carrarmatini, metterei i trenini, ovvero Ticket to ride. E' un po' più light di Risiko e può coinvolgere più facilmente le donne: potrebbe piacere sia agli appassionati di Risiko che a completi neofiti. OK, il prezzo è più alto e il gioco dura più di 30 minuti. Quindi non dovrebbe andare bene.
4) allora scendiamo, ma scendiamo proprio. Coloretto! Vuoi dirmi che non rientra nei requisiti che hai posto? Magari dura 30 minuti, ma addirittura costa pochissimo, altro che i 22 euro di 8X. E te lo porti pure in spiaggia, così hai qualche alternativa da proporre ai ragazzini che giocano ad Uno o a Magic. Vogliamo scendere ancora di più? Allora 6 nimmt, Dobble, Fantascatti, Pinguin party... E non dire che sono giochi al 90% di fortuna, perché quando ci gioco con dei neofiti, solitamente vinco (ad essere onesti, a Dobble un po' di meno). Forse dovresti aggiungere qualche paletto in più.
Segue... (l'ho dovuto smezzare perché era un post con più di 4.096 caratteri)
... continua ...
RispondiElimina5) "strategia pura condensata", "algoritmo di...": se lo dici ad un appassionato di RisiKo, allora è ok. Ma se lo dici all'interlocutore del tuo articolo ("veramente io non ...cioè i giochi da tavolo..."), allora lo fai scappare. Il gioco a volte viene considerato "roba per bambini" o, dall'altra parte, "roba da strizzacervelli che costringe a pensare": sembra che gli stai proponendo la seconda, ovvero una variante degli scacchi, quel "gioco complicato che avevo provato qualche volta quando ero piccolo, ma ci perdevo sempre".
6) vuoi raccogliere i giocatori in massa, ma se scrivi dei refusi, tipo "dare alle un nuovo simbolo ai giochi da tavolo", sembra che non hai dedicato molto tempo a scrivere questo "manifesto". Come altre volte, forse l'avrai scritto di getto alle 2 di notte. Per un articolo scanzonato ci può stare, per un manifesto un po' meno. Se leggessi un regolamento con dei refusi, non penseresti che l'editore ha dedicato poco tempo alla sua stesura, e quindi magari anche poco tempo alla cura di altri particolari del gioco come la grafica, i materiali o il playtest?
7) 28/05 probabilmente ti dirà qualcosa. E' la giornata mondiale del gioco: http://www.itla-toylibraries.org/pages/world_play_day/.
8) non ho altro da dirti, ma volevo arrivare ad 8, così sto in tema con 8X :)
Con affetto...
Ciao e continua così!
ops! corretto al volo il refuso. Si, di solito scrivo di notte, e qualche cosa mi scappa sempre. Per il resto delle risposte dovrai aspettare la notte.
Elimina^_^
La notte di quale giorno?
EliminaPensavo prima della finale dei mondiali di Agricola :)
1) 8 minuti mi sembra un ottimo gioco, ma come ho scritto non deve essere per forza lui e sono “aperto” ai suggerimenti. L'importante è individuare un buon gioco e puntarci sopra, investirci divulgandolo, senza aspettare il gioco perfetto che non ci sarà mai (come non ci sarà mai l'unanimità dei consensi creando un macro sondaggio fra i giochi da proporre).
Elimina2-3-4) Dixit non mi sembra un valido sostituto. Sì, è un gioco gradevole, che può far breccia one-shot sul novizio, come un Taboo, per una serata o due, ma ha una meccanica...che faccio fatica a definirla una vera meccanica. E' sempre la mia opinione, naturalmente. Prezzo a parte mi sembrerebbero più adatti Ticket to Ride o anche King of Tokyo immediato e molto divertente.
Dico prezzo a parte... ma il prezzo non è un fattore da sottovalutare.
Noi giocatori conosciamo i prezzi e non ci stupiscono 50 euro per un gioco di Rosemberg, ma quando proponiamo un gioco a un novizio e dopo la partita lui prova a sondare “E quant'è che costa?” devo ammettere che i prezzi col 4 e col 5 davanti provocano di solito un puntuale “COSAAAAA?!?!?! QUARANTA EURO PER.....DELLE CARTE E DEI CUBETTI?!?!?!?”.
Per me per divulgare è fondamentale far entrare loro il gioco in casa, “venderglielo”, e il modo migliore è scegliere un titolo con un prezzo più sul basso che sull'alto.
5) parlavo di dotte supercazzole ma naturalmente se sto presentando il gioco a mia zia posso evitare di parlarle di algoritmi.
6) è vero. Un paio di refusi mi scappano sempre (ed è vero: scrivo di notte). Ma non capisco quanto questo influenzi la bontà dei molti spunti e degli scambi che sono venuti fuori sull'argomento, sia qui che su facebook... che dirti: cercherò di stare più attento. Ma i refusi salteranno fuori lo stesso.
La finale dei mondiali di Agricola è salva.
Grazie per la risposta Dado.
EliminaSono abbastanza d'accordo con te. Forse la nostra divergenza di opinione sul gioco da proporre dipende dal destinatario della proposta.
Nella prima parte del post parli di "gioco che sostituisca RisiKo!", nella seconda di "gioco per chi dice 'ma, sai, veramente io, i giochi da tavolo...' "
Secondo me un appassionato di RisiKo! non ti dirà "ma sai veramente io, i giochi da tavolo". E' una risposta di chi può essere abituato a giocare a Natale a tombola, 7 e mezzo e qualche party game.
Quindi, come dice anche Remo, 8X al posto di RisiKo! e Dixit al posto di Taboo.
Ma, almeno secondo me, con Dixit (ma anche gli altri giochi che avevo citato) puoi invogliare anche le donne, che sono il 50% della popolazione. Non so quante di loro abbiano mai giocato a RisiKo!
Ciao e buona finale di Agricola
8X
RispondiEliminae meglio ancora... 8XL ;)
Dixit! "Dixit? Non so se si può definire propriamente un "gioco". E' più un'opera crossmediale: del resto è raro vedere una collaborazione fra un autore di giochi (oltre che psicoterapeuta fra i più importanti francesi, va spesso anche in tv) e un'artista del calibro di Marie Cardouat... non conosci Marie Cardouat? Massì, quella che ha venduto questa carta qui, bella no? Ovviamente sotto forma di quadro.. credo che abbia racimolato qualcosa come 12, 13 milioni di euro. Hanno fatto degli studi scientifici che dimostrano che con Dixit, le prestazioni relazionali e sentimentali migliorano del 20, 25 %.. vabbè ma per forza, vatti a cercare quel video su youtube che sta spopolando, della ragazza che si commuove perchè il ragazzo gli ha chiesto di sposarlo dopo una manche di Dixit... tipo che lei aveva indovinato la carta che riguardava un loro episodio d'ammore.. no ma è commovente, prova a cercarlo, boh, digita "dixit marriage", ma secondo me lo trovi fra i consigliati.. vabbè... e comunque... che si fa? vuoi provarlo?"
RispondiEliminaE alla fine si sono pure sposati :)
EliminaAltro che un video solo!
Questi sono solo i primi che ti compaiono dopo la ricerca:
http://www.youtube.com/watch?v=St7UBUPHQpA
http://www.youtube.com/watch?v=nnBz2dXtmeA (450 mila visualizzazioni!)
https://www.youtube.com/watch?v=FwsFrzm4nz8 (qui pure in televisione!)
Incredibbol! Non proprio quello che intendevo, dovremmo mobilitarci per realizzare dei video di matrimoni fake!
EliminaCondivido al 100%
RispondiEliminaClaudio
So che non rientra nei tuoi requisiti, ma se già i non giocatori riuscissero ad arrivare a I Coloni di Catan farebbero un passo lungo trent'anni. Personalmente l'ho provato sui non giocatori e posso dirti che è diventato una droga.
RispondiEliminaAl di là di tutto sono dalla tua parte. Probabilmente non troveremo mai un gioco su cui siamo tutti d'accordo (la nostra conoscenza dei giochi da tavolo ci impedisce di trovare IL gioco da tavolo perfetto. Va contro la nostra natura. Ogni gioco da tavolo ha il suo perchè, il suo tempo e luogo giusto). Ma comunque bisogna trovarne uno e seguirlo tutti ad occhi chiusi. 8X!!!
Non conosco 8x ma ho sempre odiato Risiko, noia mortale....inoltre quello skazzato di mio marito mi ha obbligato a giocare al gioco da tavola di WOW che se possibile è ancora più noioso...invece qualche tempo fa ho giocato a ticket to ride, davvero simpatico e digeribile per chiunque ^_^ Aya
RispondiElimina8x può essere usato per sostituire risiko, dixit per tabù... sono situazioni completamente diverse.
RispondiEliminaDado, ora con te vogliamo pure giocare a 8X
RispondiEliminaIo sono quello che propone TI3 e non solo quello ad un gruppo di novizi...
RispondiEliminavi lascio immaginare le conseguenze
ciurlo
io mi compro pure Legends...
RispondiEliminaA me hanno fatto conoscere questo mondo cioè saltare il fosso da risiko a questo mondo con Eclipse... secondo me il gioco ha una marginale importanza, conta la voglia di saltare il fosso indpendentemente da quanto possa essere largo.
RispondiEliminaSono fermamente convinto che ticket to ride è il gioco Caronte, il traghettatore dal mondo babbano al nostro.
RispondiEliminaSono fermamente convinto che ticket to ride è il gioco Caronte, il traghettatore dal mondo babbano al nostro.
RispondiElimina