Immagina un mondo in cui c'è solo Agricola.
In verità ci sarebbero decine di altri giochi, ma tutti giocano sempre e solo ad Agricola.
Il primo giocattolo che ti mettono in mano che sai a malapena camminare è Agricola. "Diventerà un campione" è il commento dello zio, che sognava di diventarlo lui, e che racconta a tutti della sua promettente carriera stroncata da uno strappo al tunnel carpale.
Cresci con l'immagine di tuo padre che tutti i sabati si guarda le partite di Agricola alla tele, e tutto il dopopartita fino a notte fonda, e la domenica durante la passeggiata al parco con la mamma, se ne sta con la radiolina attaccata all'orecchio, a sentire minuto per minuto il derby fra le due squadre di Agricola della tua città. Impari che c'è un campionato di Agricola, anzi ci sono più campionati, di diversa importanza, e tuo padre tutte le settimane gioca la schedina sperando di azzeccarne i risultati, nella speranza che Agricola cambi per sempre la sua vita.
Alle elementari i tuoi compagni si scambiano le figurine dei giocatori di Agricola. A te non interessa gran che, ma per non essere emarginato socialmente ti fai comprare le figurine anche tu. Perchè Agricola è aggregazione. Se sei dentro. Quindi scambi quelle facce senza conoscerle e la sera le incolli sull'album. Non riesci mai a completarlo. Ci riproverai l'anno dopo: altre figurine, altri volti sconosciuti e appiccicati, un rituale infinito, così, giusto per.
A scuola impari che l'ora di educazione fisica è l'ora di Agricola, che l'insegnante statale è troppo pigro e troppo mal retribuito per inventarsi qualcos'altro, e così ogni settimana entra nello spogliatoio e lancia una scatola di Agricola in mezzo ai ragazzi, e il suo l'ha fatto.
I tuoi compagni da grandi vogliono tutti fare i giocatori di Agricola.
Crescendo e conoscendo altri ragazzi scopri che "Di che squadra di Agricola sei?" è una delle domande più frequenti, e che rispondere "Non mi interessa molto Agricola...preferisco Burgundy" non è molto popolare. Quindi ti scegli una squadra a tavolino: ok, sono di quella.
All'oratorio nel dopo scuola giochi ad Agricola (e la domenica c'è la partitona di Agricola! Invitati i genitori a fare il tifo! Le mamme prepareranno delle crostate e i papà grideranno dalle scalinate "Spezzagli le gambe a quello!"), e quando scendi in cortile, con gli altri bambini del condominio, giochi ad Agricola (nonostante il cartello VIETATO GIOCARE AD AGRICOLA, e il timore che l'amministratore venga a strapparti le carte). Al parco dietro casa i ragazzi giocano ad Agricola, e durante le prime gite fuori c'è sempre qualche amico che si porta nello zaino una scatola di Agricola.
Le ragazze si lamentano "Miii, ma sempre Agricola?"
I ragazzi sbuffano. Mai che si possa fare una partita in santa pace...
Cominci a raderti, compri la tua prima macchina, inizi a lavorare.
E c'è sempre e solo Agricola, tutti i giorni della settimana. Alla radio la mattina mentre vai al lavoro, il lunedì si parla delle partite di campionato di Agricola del weekend, presunte irregolarità e vittorie rubate, il martedì e il mercoledì dell'anticipo di Coppa Agricola, chi schiererà l'allenatore francese?, il giovedì indiscrezioni e chiacchere da bar sugli infortuni dei giocatori di Agricola, e il venerdì pronostici del weekend successivi.
La sera accendi la tele e senti parlare di Agricola al telegiornale: ennesimo scandalo, giro di scommesse, partite di Agricola truccate. Sì, ma questa è l'ultima volta, d'ora in poi pene più severe... Ciclicamente.
Fai zapping col telecomando e a qualunque ora trovi sempre comunque una trasmissione che parla di Agricola, del giocatore di Agricola "Tizio" che ha parcheggiato la Ferrari davanti a un passo carraio, del giocatore di Agricola "Caio" che si è fatto fotografare a Ibiza con una fotomodella diversa da quella della volta scorsa, del giocatore di Agricola "Sempronio" che ha mandato a quel paese l'allenatore perchè non l'ha fatto giocare dal primo minuto.
Ti fermi al bar per prendere un caffè, e sul tavolo, oltre al quotidiano locale, l'immancabile TuttoGiochi, nel quale si parla di Agricola per le prime 30 pagine, e di tutti gli altri giochi per le restanti 2.
Ci rimani male quando scopri che alla vittoria della nazionale italiana di Carcassonne ai campionati europei sono dedicate solo due righe, mentre copertina e primi due paginoni sono per le dichiarazioni dell'allenatore Tizio che promette "Un campionato di Agricola da leoni".
Al lavoro, sui computer dei tuoi colleghi d'ufficio, vedi gli sfondi del desktop con le squadre di Agricola, o primi piani dei giocatori che sollevano una coppa dell'ultimo campionato di Agricola.
E al caffè si chiacchera o di donne o di Agricola (ma più di Agricola).
Dopo qualche anno di matrimonio ti ritagli un po' di "virile spazio" tutto per te, e allora organizzi... l'Agricola del giovedì sera, con quattro amici acciaccati e in sovrappeso, così da spegnere un po' il cervello.
E dopo qualche altro anno ancora diventi papà, e arriva il giorno che anche tuo figlio riceve la sua prima copia di Agricola, dal nuovo zio di turno.
Una volta sul tuo Ericsson ti arrivavano gli sms con i risultati delle partite in tempo reale (costo del servizio: 2 euro la settimana), ora grazie ai miracoli della tecnologia sul tuo smartphone arriva la pubblicità: "Entra in SCAI: tutta la diretta della serie A di Agricola".
Finchè ti ritrovi nel 2014, a 40 anni, e dopo un anno intero di partite di Campionato di Agricola, Coppa Italia di Agricola e Coppa dei Campioni di Agricola, e tutto l'Agricola-Mercato estivo "La squadra X si accaparra il giocatore Y per 50 milioni", tutte le indiscrezioni, le gossippate, le coltellate allo stadio, i bagarini che vendono biglietti fotocopiati, e un fitto sottobosco di dettagli inutili su Agricola Agricolarum..... ecco l'attesissimo fondamentale Campionato del Mondo di Agricola.
La sera della prima partita, poco prima di uscire dall'ufficio il collega ti propone "Ti sei già organizzato per la partita? Perchè ho appena comprato il 47 pollici full hd con tecnologia retina. Che dici, vieni da me? Vengono anche un paio di amici. Dai, che sul 47 ci godiamo il mondiale come si deve".
E tu ci pensi sul serio. Perchè anche se non ti interessa anzi non ti ha mai interessato, oramai ci sei abituato, sai che è così che funziona, e l'hai già fatto mille volte.
Ma non quella sera.
Rispondi "No, grazie, mi sono già organizzato", e ti sei organizzato davvero.
Ma non vale la pena spiegare cosa, tanto non capirebbe e lo considererebbe "robetta", niente di lontanamente paragonabile al mondiale di Agricola.
Quindi snoccioli l'unica scusa possibile: "Vado da amici, a vedere la partita su un 60 pollici"
Lui annuisce, un po' invidioso.
Primo! La squadra locale che ospita i mondiali di agricola pare sottotono. Chissá se la germania schiera Knizia.... :)
RispondiEliminaVai a dormire quella sera.. che gli agd ti aspettano!
RispondiEliminaIeri il lavoratore Giallo si è chiaramente buttato e nonostante fosse finito su "ara un campo" ha ottenuto un "grande miglioramento". Non ci sono più le partite di agricola di una volta dove i giocatori prima pensavano a espandere le stanze e a far crescere la famiglia... i nuovi giocatori non hanno più la testa sulle spalle!!! dove andremo a finire?
RispondiElimina"Agricola" ormai è credibile come il wrestling professionistico, e questa è la cosa peggiore...
RispondiEliminaC'è niente di più penoso di uno che cerca di fare il simpatico e nn ci riesce?
RispondiEliminaNo, non c'è. Ma tu mi hai aperto gli occhi.
EliminaStasera stessa chiudo il blog.
Grazie ancora, amico.
Andrea
Forse è più penoso solo chi pubblica commenti usando l'anonimo..
EliminaA ME personalmente non fa ridere. Posso dirlo? C'è ancora libertà di parola?
Eliminabene!
Tra dire "non mi fai ridere" (e chissà poi che bisogno c'è di farlo sapere) e dare del "penoso" a una persona forse una differenza c'è. Comunque se non te l'hanno dato come compito delle vacanze non devi per forza leggere questo blog, su internet c'è di tutto per tutti i gusti. Non capisco la voglia e la perdita di tempo di insultare una persona che nemmeno si conosce, ma la soddisfazione qual è?
EliminaAndrea da Torino (non Dado, un omonimo)
SÌ Andre, cancella il blog è proprio nammerda... Non fa ridere nessuno!
RispondiEliminaNon mi dire che x questa sera hai organizzato una giocata con i tuoi soliti amici sfigati, seduti intorno ad un tavolo e intenti a muovere 22 puzzilli che rincorrono un dischetto di legno su un panno verde???
RispondiEliminaIo mi trovo spesso a giocarci ma non riesco a superare i 37/40 punti ... ma tu hai anche l'espansione? E' diventata introvabile (in italiano)!
RispondiEliminaDopo 3 anni e mezzo... Perché non hai ancora chiuso sta merda di blog che non fa ridere?
RispondiEliminaCi sento un retrogusto di doppio senso velato... ed anche allora, mi sa!
RispondiEliminaNon dare peso ai tifosi qui sopra di Feld, sono solo un po' astiosi, ma non sono cattivi :-)
Comunque: M Agricola, W Burgundi Forever!!!
Dimenticavo, si può dire: Uwe fa schifo?
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