La parola "Tentacoli" ha per me diversi significati. Un vecchio film credo anni 80 (mi viene in aiuto wikipedia: è del 1977), in cui una piovra gigante miete vittime fra bagnanti e surfisti (e nello scontro finale viene sconfitta da due orche ammaestrate). Poi i gasteropodi innominabili e indicibili di Cthulhu, il sushi di polipo con salsa di soia e wasabi, la serie televisiva La Piovra con Michele Placido e una storia assolutamente ai confini della realtà raccontatami da un ex collega anni fa ("Un giorno mio fratello stava nuotando verso gli scogli quando ha sentito qualcosa che gli si avvinghiava attorno alla caviglia e lo tirava sott'acqua...fortunatamente aveva con sè il coltello da sub ed è riuscito a tagliare...oh, vi dico solo che quando è venuto fuori dall'acqua aveva un pezzo di tentacolo grosso così attorno alla caviglia, roba che abbiamo mangiato insalata di polipo per due settimane!" mi cascasse un occhio nel buco del lavandino se me la sto inventando).
Comunque. Da qualche sera "Tentacoli" ha assunto anche un altro significato: The Isle of Doctor Necreaux.
Serata da Raistlin. Ci sentiamo per telefono e lui mi dice "Stasera stiamo sul leggero, Andre, ti faccio provare un fillerino...non ti anticipo il titolo, ti faccio una sorpresa...non aspettarti un giocone, eh, sia chiaro, è solo un fillerino leggero, però dovrebbe piacerti". Gli rispondo che come al solito mi fido dello chef e gli raccomando di tenere alta la fiamma, perchè mi piace un sacco la crosticina sopra.
Mentre mi preparo per uscire di casa decido di provare a fare il mentalista, con un vecchio trucco di una puntata del Tenente Colombo.
Scrivo su un bigliettino "Ciao Raistlin, la mia previsione è che stasera mi farai provare Krosmaster Arena.". Piego il bigliettino e me lo infilo nel portafogli.
Poi ne scrivo un secondo: "Ciao Raistlin, la mia previsione è che stasera mi farai provare The Island" piego e metto nella tasca del giubbotto, e un terzo con "Ciao Raistlin, la mia previsione è che stasera mi farai provare Cyclades", che metto nella tasca dei jeans. Se sarà uno dei tre, dirò che avevo previsto il tal gioco ed estrarrò il bigliettino corrispondente.
Una volta a casa del monarca assoluto di Magic the Gatherig, scopro che il gioco è The Isle of Doctor Necreaux: non lo conosco, e naturalmente non tiro fuori i fogliettini (Raistlin lo scoprirà leggendo questo post).
Al tavolo un altro losco individuo: RedBairon, col quale stappo una birra che dovrebbe essere da antologia e invece si rivela troppo complessa per essere ingaggiata così alla viva il parroco, aspettando il setup del gioco. Ok, stasera non ne infilo una dritta. Sta bene. Cominciamo.
Componentistica: 110 carte, 3 dadi, una plancia segna turni, un pugno di dischetti-segnalini.
Gioco cooperativo di fantascienza, con colori e illustrazioni che ricordano le
copertine della storica rivista Amazing Stories (oppure provate a scrivere fantascienza anni 50 su google immagini).
I giocatori fanno parte di una squadra di recupero impegnata nell’ingrato
compito di infiltrarsi nell’isola del malvagio dottor Necreaux, salvare gli
scienziati imprigionati e fuggire via con un improbabile razzo vintage. A scompigliare
i fili una serie di malus: le trappole e le mutazioni
genetiche create dal perverso dottor Necreaux, e i pochi turni a disposizione
(perchè gli scienziati prima di essere catturati hanno innescato una bomba nel vulcano
che domina l’isola, bomba che raderà al suolo l'intero atollo, e per la cronaca il countdown è già cominciato!!!.... dei veri geni, 'sti scienziati).
Il gioco comincia con un draft delle carte che delineano i nostri profili e le nostre abilità. Ce ne toccano tre a testa e io riesco a imbroccarne inutili due su tre. Fortunatamente Raistling e RedBairon draftano bene. Le carte profilo prevedono delle abilità, statiche o di attivazione tramite segnalini "carica".
Il meccanismo del gioco è piuttosto semplice: dobbiamo macinarci il mazzo, tutto o quasi tutto. Il mazzo è composto da carte trappola (malus), creature (malus), equipaggiamenti (bonus), e dagli obiettivi: la carta SCIENZIATI e la carta RAZZO. Ogni assalto al mazzo viene pianificato: quante carte giriamo? Poichè ogni assalto ci costa un'azione e ci fa andare avanti di una tacca sul tabellone che rappresenta il countdown, non possiamo fare assalti corti, ma dobbiamo scalare almeno 6-7-8 carte insieme. L'idea è quella di alternare assalti a turni di riposo per recuperare punti vita.
Il mio profilo personaggio, costituito come ho detto da due carte inutili e una sola buona (una carta che fixa parte delle trappole) rallenta tutto il gruppo, tanto che i miei soci sono continuamente costretti a curarmi e ad applicare modificatori sul mio tiro del dado. Ah, si: quando escono carte creatura (tutte diverse, dai ratti ai tentacoli gelatinosi, dai parassiti simbiotici agli zombie) bisogna affrontarle, e naturalmente hanno punti vita e tipi di attacco diversi.
Cominciamo prudenti ma sul finale siamo costretti a spingere sull'acceleratore e a lanciarci in "run" di 10-12 carte, naturalmente incontrando lungo il cammino trappole che penalizzano le run lunghe.
Ogni girata di carte è scandita da puntuali preview di Raistling, che riconoscendo le creature prima di leggerne l'effetto ci anticipa che "Ahia, ragazzi, questa ci farà malissimo". SEMPRE.
Sulle note finali ci areniamo su un boss cattivo cattivo. Siamo piuttosto malconci ma non possiamo permetterci turni a leccarci le ferite. Facciamo il calcolo dei danni inferti dal boss e vediamo che proprio non ci stiamo, non se ne esce. Finchè Raistlin spiega "Andre: incassali tutti tu. Tu muori ma noi uccidiamo la creatura. E al prossimo turno io e RedBairon vinciamo. Tanto il gioco prevede anche che uno dei tre possa morire".
Un po' perplesso (di solito nei cooperativi se crepa uno dei giocatori fallisce tutto il gruppo) accetto il sacrificio immolandomi per la causa. Incasso i danni e rivolto tutte le mie carte profilo, da un lato sollevato di non rallentare più i miei soci.
Raistlin e RedBairon affrontano le ultimissime carte, salvano gli scienziati, e zompano sul razzo un istante prima dell'esplosione.
Vittoria! Parziale, vista la mia morte..
Bella serata, come sempre. Ho sfottuto Raistling per i suoi "Raga questa ci farà malissimo" ad ogni santo turno (non sto dicendo che è un portatore di disgrazie, dico solo che se dovessi farmi accompagnare da qualcuno per andare a ritirare delle analisi in ospedale non sceglierei lui), ed ho fatto la conoscenza di RedBairon che: 1-abita a 100 metri da casa mia, tanto che se esco sul balcone col telecomando posso mettergli a tradimento Il Grande Fratello sul suo Samsung 2-nel momento in cui scrivo questo post ci siamo già ribeccati per una serata a casa di Viking con The Castles of Burgundy.
The Isle of Doctor Necreaux mi ha lasciato controverse sensazioni. Curatissime le illustrazioni delle carte che rendono perfettamente l'ambientazione sci-fi e ho apprezzato molto anche la scarna componentistica: mi piacciono i giochi composti solo da un mazzo di carte e qualche token. Ma il gioco ha due cose che non mi garbano:
1-ruota tutto attorno al dado. Gli abomini del dottor Necreaux hanno 3 punti ferita (in 3 giocatori) e un valore che bisogna superare col tiro di dado per poter applicare il danno. Un esempio: per far fuori un Totano Gigante con valore 4 tutti i giocatori dovranno rollare il proprio dado: con 3 risultati 4+ il danno viene applicato e il Totano muore. Se non muore (ad esempio escono 5-5-1 e con i modificatori non si riesce a trasformare l'1 in 4) è il turno del Totano attaccare, e serve un secondo turno per ucciderlo.
Tutto è quindi in balia del dado...troppo per i miei gusti.
2-si tratta di un gioco “testuale”. Tanto testo da leggere (in
inglese) che rallenta e spezza il ritmo del gioco. Sicuramente questo aspetto si assottiglia giocando più partite e imparando a riconoscere le carte, ma ... non so. Fluido non mi sembra una parola che potrebbe essere usata per descrivere questo gioco.
Insomma: a questo giro non compro, il portafogli rimane ficcato in tasca....ah: devo ricordarmi di togliere il fogliettino con "Ciao Raistlin, la mia previsione è che stasera mi farai provare Krosmaster Arena."
Interessante la possibilità di scegliere quante carte affrontare contemporaneamente!, molto interessante!
RispondiEliminaLascialo in tasca sto fogliettino, magari lo usi la prossima volta!
In effetti la dinamica del pesca "TOT carte in TOT turni" mi stuzzica. Come filler non so... Mi sembra a tratti molti veloce e dinamico, a tratti estremamente barocco (per un filler ovviamente)
RispondiEliminaDetto questo, fossi stato io nella tua situazione avrei invece lasciato un bigliettino ai miei parenti "se muoio in circostanze sospette... È stato Krosmaster Arena"
Ma "The day of the tentacle" non ti evoca nulla? :)
RispondiEliminaHAhahahaa mitico come sempre! Una sera ti invitiamo anche noi..ma senza bigliettini! ;)
RispondiEliminaOrmai nn mi perso più nemmeno un post. Viva Dado critico.
RispondiEliminaviking
Ciao Andre! avrei bisogno di contattarti per una cosa, dove trovo la mail? :D
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