martedì 10 maggio 2022

Non avvicinarti, sono malvagio

Voglio essere estremamente chiaro con te: questo non è il solito post di promozione: "Uh-uh-uh, ma quanto è bello questo gioco, compratelo subito, compratelo ad occhi chiusi, vi giuro che non ve ne pentirete".
Questo post è qui per una ragione precisa: per metterti in guardia.

Immagina di trovarti in un canile. Sei lì per portare a casa un bellissimo cucciolo, un cucciolo al quale regalare un osso di gomma e dei croccantini di marca, come quelli della Monge. Un cucciolo che i tuoi figli chiameranno Macchia o Pepe e che disegneranno su un foglio col mantello rosso di superman, foglio che poi appiccicheranno al frigorifero.
Quindi sei nel canile e cammini lungo il corridoio delle gabbie, e i cuccioli sono tutti lì, uno più bello dell'altro: c'è un piccolo dalmata che sta giocando con la propria coda, un basset hound con le orecchie flosce, le zampone grosse e lo sguardo triste, e nella gabbia di fianco un bellissimo labrador color champagne che sembra uscito da un film della Disney.
Sono tutti stupendi.
Finchè arrivi all'ultima gabbia.
Non vedi il cane dentro, intravedi solo la sua sagoma, in fondo alla gabbia, nel buio.
Chiami il volontario del canile, un ragazzo sulla ventina, e appena gli chiedi informazioni su quel cane lui ti sembra...come dire...un po' titubante.
Ti chiede: "Quindi....lei voleva informazioni proprio su...QUEL cane...?". Noti che mentre parla si massaggia la mano destra, che è avvolta da una fasciatura di garza.
E poi all'improvviso noti anche altri dettagli. Che nella scheda appesa alla gabbia c'è scritto che quel cane è stato adottato e restituito il giorno seguente sei volte.
SEI. VOLTE. E c'è una nota: "Prima di affidarlo parlare col veterinario".
E che nella parte bassa della gabbia le maglie della rete sono tutte storte e deformate, e parliamo di maglie metalliche rivestite di almeno 4 mm.

Adesso, non fraintendermi. Non ti sto dicendo di lasciarlo per forza al canile, quel cane, e che dovresti anche lasciare THE ISLAND sulla mensola del negozio.
Sto solo dicendo che THE ISLAND non è un gioco per tutti.
E che potrebbe, okay, non è detto al 100%, ma potrebbe, tranquillamente e con buona probabilità, morderti.

Lo so a cosa stai pensando. Che questa è l'ennesima "strategia di vendita", l'equivalente dello strillone che alle giostre, davanti al tunnel dell'orrore, gridi in un megafono: "State lontani, deboli di cuore, io vi avverto per la vostra stessa incolumità, questo posto può farvi saltare le coronarie!".
E forse è anche un po' è vero, io amo l'esagerazione e l'iperbole.
Ma è anche giusto che tu sappia  alcune cose che sono oggettive e per nulla farcite.

Che The Island è un gioco competitivo per 2-4 giocatori, durata 60 minuti circa, della Asmodee, un gioco CHE SEMBRA di sopravvivenza, e invece è una mattanza legalizzata, un massacro.
Che l'interazione fra i giocatori è altissima, ed il modo corretto di giocare non è cercando di vincere, ma cercando di far perdere gli altri.
Che l'azione più semplice ed efficiente che puoi compiere nel turno non è salvare uno dei tuoi babaci [perchè occorrono diversi turni] ma ammazzare uno dei babaci avversari [UN turno].

Il plot è piuttosto classico: gli avventurieri sono arrivati sull'isola maledetta e hanno recuperato un sacco di tesori preziosi, ma l'isola ha immediatamente cominciato a sbriciolarsi ed affondare.
Fin qui niente di nuovo.
Tranne che.
Nel mare ci sono le peggio bestie immonde che manco l'Isola del Teschio di King Kong, che ti chiedi subito: ma che davero-davero siete arrivati fin lì con quei quattro catamarani fatti con lo stecco dei ghiaccioli tenuti insieme con gli sputi e le chewingumme?!? Ma a voi l'ottimismo ve lo regalano in boccioni da 20 litri?!!
Nel mare si spintonano branchi di balene che rovesciano le barche, frotte di squali bianchi incrociati con gli squali tigre che sbranano i naufraghi, e poi ci sono i mostri marini che spaccano e ammazzano qualunque cosa si muova nell'acqua comprese le alghe e il plancton.

Okay, non so se avete letto bene, ve lo riscrivo perchè magari vi è sfuggito.
In questo gioco le balene rovesciano le barche.
Esatto. Le balene. Pensavate che fossero animali buoni, giocherelloni, che spruzzano acqua da quel buco sulla capoccia, e da bambini adoravate il cartone animato della Balena Giuseppina ?
E invece no! Il cazzo proprio! Qui le balene sembrano uscite dal Regina Coeli, e vi corrono contro per rovesciarvi le barche così che i cugggini squali possano passarvi per bene fra 15 file di denti.

E per la cronaca: mi sono comprato anche l'espansione di questo gioco [cosa che faccio molto raramente] e indovinate un po' che fa l'espansione IL RITORNO? Aggiunge botte da orbi.
E' composta da 3 mini espansioni: la prima aumenta il numero di giocatori fino a 6 [nel caos si mena meglio] la seconda aggiunge delfini "buoni" [col solo scopo di infondere nei giocatori una remota speranza di sopravvivenza] e la terza udite udite aggiunge LA PIOVRA GIGANTE [l'unico posto al sicuro nel gioco era la terraferma? Tiè: il cefalopode ti acchiappa pure se stai a terra].
Insomma: un delizioso gioco di inusitata violenza e altissima interazione, che vi costringerà a essere giocatori cattivi e spregevoli ad ogni turno, un titolo che, se siete delle luride canaglie, sporcherà la vostra bocca come una costina di maiale pennellata con l'olio e un rametto di rosmarino.


Trovate The Island e la sua espansione su MagicMerchant.it che sostiene questo blog.

3 commenti:

  1. Giocato tempo fa (tanto), gioco carino, quanto lo può essere un gioco bastardo; non un capolavoro, ma sicuramente vale la pena provarlo (magari se siete permalosi, anche no).
    Comunque, il mio pastore tedesco, la rete metallica l'aveva tranciata proprio, tipo tronchesi.
    Indubbiamente, il fatto di volerla far pagare alla tartaruga che gli aveva dato un morso sul tartufo, mentre dormiva, era una buona motivazione! :-)

    RispondiElimina
  2. Cmq un gioco crudele ma troppo divertente ... come dice Dado Critico: astenersi permalosi

    RispondiElimina