Obiettivo dell'esperimento: osservare gli effetti e i mutamenti di un individuo in una situazione di progressiva sottrazione del sonno.
Per l'esperimento è stato selezionato Andrea Dado, di anni 41, di cittadinanza italiana, residente in Torino, coniugato.
Il soggetto gode di buona salute.
Dott. Manuste: "E' intenzione mia e della mia equipe, testare gli effetti della riduzione delle ore del sonno, sfruttando la debolezza del soggetto per i giochi da tavolo moderni. L'esperimento avverrà fra il 20 e il 27 giugno 2015, in occasione dell'assenza della moglie e della figlia, per una breve vacanza in Abruzzo. Il soggetto verrà monitorato per i 7 giorni dell'esperimento attraverso telecamere nascoste e sensori applicati all'interno dei vestiti. Per tutta la durata dell'esperimento non saprà di trovarsi sotto osservazione".
Si ringrazia il prof. Palisca del Centro della Medicina del Sonno di Padova e la dottoressa Valeri del reparto Neurologia dell'Ospedale Gabrielli di Milano.
1° giorno:
ErProsciuttaro e Melonia.
Gli parcheggio sotto casa che son quasi le 18.00. Scendo con la borsa IKEA piena di giochi, perchè Francy si è portata via il mio zaino per il viaggio.
Con ErPro ci schiantiamo sul divano a parlare di Metal Gear e Silent Hill, finchè arriva Mel con quella sua magliettina tanto stretta al punto che.
Decidiamo di spizzicare uno Spyrium d'aperitivo, in attesa che si faccia l'ora di cena. Io e ErPro cominciamo ampliando l'organico, perchè i lavoratori e il loro benessere sono la nostra priorità, mentre Mel, più Fordista, butta giù un primo abbozzo di motore per lo Spyrium, e se ne va in fuga sul percorso punti. Mel conduce per tre quarti della partita con un motore sempre più robusto e sembra impossibile starle dietro. Poi, come tutte le volte che giochiamo, negli ultimi due turni ErPro va in bolla con gli effetti, sorpassa tutti e chiude primo. C'è una ragione perchè lo chiamo Culo-a-Tanica.
Io e Mel incassiamo mesti.
Ci si sposta in pizzeria per una mozzarella di bufala + nduja.
Al rientro a casa un ermetico 1vs1 a Star Realms contro ErPro che fuori allenamento le busca sazio, poi due partite digestive a Biblios (vinte una da Mel, con 3 dadi su 5 e una da Culo-a-Tanica), e una a Tuareg con il quale porto a casa almeno il punto della bandiera.
Si passa a Pandemia, livello di difficoltà intermedio. Gira male da subito, nel giro di tre turni il tabellone sembra l'albero di natale di Andy Warhol. Finchè come da copione: reazione a catena -> focolaio -> focolaio -> focolaio -> Game Over.
Ci riproviamo, questa volta giochiamo più coesi e controlliamo meglio le infezioni. Arriviamo a scoprire tre cure su quattro. Sembra fatta e sembra fin troppo facile. Poi arriva il cetriolo batteriologico, senza ogm ma anche senza vasella, scatta la reazione a catena e va tutto allegramente a puttane. Game Over Reload.
Terza partita, non si va a letto finchè non si vince. Si gioca generosi, coprendo ogni centimetro della mappa con i palmi per terra, spammando centri di ricerca quando cresce una carta.
Partita serratissima e senza errori. Vittoria pesante. Clamorosa. Finalmente. Melonia è così gasata che accetta di farsi fotografare le grazie saldando un vecchio debito. Gran bella serata.
Rientro a casa: 01.00
Rapporto n°101011: valori poco oltre la norma. Stanchezza +10%. Leggera tachicardia. Si rileva un incomprensibile aumento del testosterone. Da verificare.
2° giorno:
Viking, Redbairon, Giullare, Giullaressa.
Giorno insolito per vedersi, il lunedì, ma imperativo ottimizzare in questa settimana di bagordi.
I Giullari arrivano da me per le 20.00 con una dozzina di birre IKEA.
Butto in tavola rigatoni al ragù e una frittata da vero scapolo.
Vik e Red ci raggiungono alla solita ora. Apparecchiamo ElGrande, gioco di maggioranze, forte interazione e ginocchiate all'inguine.
La partita scorre piuttosto fluida, nonostante certi turni in slow-motion del Vichingo e confusione sulle regole del sottoscritto. Mentre il Giullare e Red sembrano andarsene in fuga per quasi tutta la partita (col solito politically correct: "Eh, ma vinci tu" - "No, guarda che vinci tu") all'ultimo turno la statua di sale lo butta in culo a tutti balzando in testa sul percorso punti, e chiudendo così: Vik 62 , Giullare 55, Red 54, Giullaressa 53, Dado 51.
Tempo di scattare un paio di foto molto sconvenienti (in arrivo sulla Tana) e partiamo con Il nome della rosa di Feld, gioco deduttivo e meno conosciuto.
Per i dettagli di meccaniche e materiali vi rimando a un articolo di Bernapapà, in quattro parole: ogni giocatore pesca un'identità segreta, c'è un percorso punti, a ogni turno chi sta PIU' AVANTI nel percorso si becca una secchiata di malus (quindi si giocano delle carte per portare avanti gli altri e indietro se stessi, cercando però contemporaneamente di non rivelarsi - e sta qui la difficoltà). All'ultimo turno i giocatori si votano l'un l'altro, cercando di indovinare le identità, e prendendo una altra sassata di punti contro.
Sono il bianco. Gli altri mi sgamano subito. Almeno così credono. Sto al gioco, e imposto tutta la partita su questa menzogna, cercando di intorbidire le acque massacrando tutto il gruppo ma favorendo sempre il bianco + un altro colore. Col passare dei turni gli altri si scoprono, sino a restare sul 50%. A fine partita siamo tutti vicini sul percorso e si votano le identità segrete. Vik, Red, Giullare e Giullaressa prendono voti misti. Io prendo 4 voti sul bianco. E invece sono l'arancione. Vinco fra lo stupore generale e le ghignate di tutti. Bel gioco pure questo.
Se ne vanno alle 02.30.
Rapporto n°101141: impennata significativa dei valori. Stanchezza +30%. Tachicardia. Sudorazione. Irritazione degli occhi.
3° giorno:
Chrys e Lucy
Dovrei riposarmi, ne avrei bisogno, ma mando lo stesso una whatsappata a Chrys (Giochi sul nostro tavolo) per proporgli un caffè per la serata. Mi risponde che è con la fidanzata, anche lei giocatrice. Replico: "Allora vi aspetto".
Giornata durissima in ufficio, sia per i baccanali della sera prima con Vik, Red e iGiullari, sia per l'arrivo di una comitiva di cinesi. Esco un'ora dopo. Tangenziale incasinata. Rassetto un po' casa. Rifletto che un paio di ore di sonno mi farebbero bene. E invece mi guardo Saw V. Sono lungimirante, io.
Arrivano per le 21.00, carichi di birre, manga e patatine biologiche.
Tre-quattro titoli noti al ballottaggio, e alla fine si va su Elysium, che loro non hanno ancora provato.
Non sono in piena forma, quindi spiego le regole un po' fra l'impastato e il drogato da stazione. Le digeriscono lo stesso ed entrano subito in partita.
I turni si srotolano veloci, e da come gioca e dai set che sta tirando su, stimo che sarà Chrys a vincere. Contrariamente alle mie previsioni invece è Lucy a portare a casa la borsa dell'incontro, grazie a ottimi incastri nella sua striscia dell'Elysium.
Elysium, per dimensione e snellezza, sta diventando un classico nelle mie serate.
Sono morto, morto che cammina, le occhiaie non mentono, sembrano i cerchi nei tronchi degli alberi, una in più per ogni serata. Ma accetto lo stesso una partita a Timeline. Fillerino, fortunatamente molto molto light, che si spiega in 8 secondi netti. Ogni giocatore comincia con una mano di 5 carte sulle quali sono raffigurate delle invenzioni. Nel proprio turno bisogna posizionare una carta evento\scoperta sulla linea temporale, incastrandola fra le altre carte (una volta posizionata viene girata e rivelata la vera data). Gioco con poca vera azione ma molte chiacchiere piacevoli fra i giocatori, che si lanciano in pindariche discussioni sul se sia nato prima il macina caffè o la mantellina impermeabile.
Vince Chrys, pari demerito io e Lucy, che comunque non avremmo saputo collocare nè Machu Picchu nè la bottiglia di plastica.
Ringrazio Chrys per i manga (Nobiltà contadina, della stessa autrice di Silver Spoon e Full Metal Alchemist).
Se ne vanno alle 00.00.
Mi butto sul letto. Di faccia. Vestito. Crollo.
Rapporto n°101830: livello di stress molto alto. Stanchezza +55%. Valori fuori dai limiti.
Nota1: il soggetto è andato a dormire vestito.
Nota2: il soggetto non si rade nè fa la doccia da 3 giorni.
4° giorno:
Rapporto n°102560: tornato a casa da lavoro il soggetto ha cenato con una pizza surgelata, si è fatto la doccia ed è andato a dormire (ore 22.00) rinunciando ai board games.
Nota1: durante la doccia ha usato lo shampoo alla papaia della moglie.
I valori cominciano ad abbassarsi.
5° giorno:
Viking e RedBairon
Red arriva da me alle 20.00 con un paio di pizze al padellino e doppia porzione della farinata più buona di Torino fino a prova contraria. Innaffiamo i bicchieri con Du Demon e Paulaner, poi ci facciamo Star Realms aspettando il terzo mandrillo.
Red pesca molto e sfoltisce poco. Io compro danni e carte che scrappano. Incasso male, malissimo, precipitando in un baratro di danni. Poi entro in bolla anch'io e in due turni gli sono appollaiato sulla nuca a mo'di zecca. Ma allo scontro decisivo arriviamo con 9 life point a testa ed è lui di turno. Pesca e me ne fa giusti giusti 9. Vince. Per curiosità e autolesionismo guardo la mia pescata. Gliene avrei fatti 30.
Arriva il Vichingo e partiamo con Spyrium, titolo purtroppo già dimenticato dai più e invece validissimo. Contrariamente alle altre partite (vedi quella con ErPro e Mel) non punto subito al motore ma lavoro sulle carte tecnologia e sui gettoni (ho la tecnica +1 per ogni gettone). Mi sembra meno efficace, ma voglio provarla. Partita molto lenta a causa della paralisi d'analisi in forma acuta del vichingo, che contagia anche il Red. Rimango all'asciutto due volte, grazie al vuoto di carte sul mercato, e mi tocca recuperare i lavoratori senza aver comprato (e mi gioco la partita).
60 minuti dopo a vincere è ancora il Vikingo, particolarmente in forma questa settimana.
Sparecchiamo e Red monta il suo Deus.
La scorsa partita avevo puntato sulla lavorazione delle risorse raccolte, questa cercherò di spingere sulla milizia. Red gioca prudente, ammassando miliziani ed edifici su poche tessere (stessa strategia della volta scorsa) mentre Vik si allarga a macchia d'olio sulla mappa, cercando di tenersi lo spazio libero dietro.
La mia milizia scatta e punge, affamata di punti vittoria in cambio di punti di sutura. Rubo bene spazzolando la mappa dai campi nomadi come un Salvini praticante. Vik e Red raccolgono poco ma costruiscono il doppio.
Vik tira su templi come i cinesi i centri massaggi, Red gli gioca speculare pronto all'attacco alla giugulare, io continuo nella mia direzione.
Si chiude. Fine partita. Ancora Vik. Io secondo per 2 punti (1 solo tempio, rispetto ai 3 dei soci). Red terzo. Il tritamanuali va sotto di vittorie come mai nell'ultimo anno.
Forse la fine di un mito.
Due righe di uno e dell'altro.
"Dado ma secondo te: Elysium o Deus?". Me l'hanno chiesto in molti su facebook, quindi approfitto del post per una digressione e una risposta collettiva: non lo so. Sono due bei giochi, molto diversi fra loro, e uno non preclude l'altro (visto che la seconda domanda è sempre "Vorrei comprarmi Deus ma ho già Elysium, pensi che sia un doppione?"). No, non è un doppione: a parte l'ambientazione, le carte e il nome dell'editore sulla scatola, i due titoli sono molto diversi. A me piacciono entrambi. Pistola alla tempia credo che Deus gli stia "un po' più avanti", perchè il controllo della mappa spinge tantissimo e si gioca per rubare centimetri agli avversari, e a me queste cose antipatiche piacciono parecchio. Per contro Elysium è un po' più light, riesci a metterlo sul tavolo più spesso senza dedicarci la serata, funziona anche con giocatori non proprio scafati (Viking li definirebbe "Casual gamer di livello avanzato") e poi ha una rigiocabilità altissima grazie a tutte le combinazioni degli otto mazzetti.
Li vedrei bene insieme, questo sì, come primi due capitoli di un trittico greco (il terzo potrebbe essere un gioco di spartani).
Ma torniamo alle ciliegie.
Alle porte delle 02.00 Viking insiste per provare Il Piccolo Principe, comprato quella stessa mattina. Io barcollo: sono veramente stanco, cotto e bollito come una patata prima dell'impiatto con la maionese.
Ma non riesco a dirgli di no.
Strategicamente metto in tavola un'insalatiera di ciliegie, sperando nella botta glicemica del fruttosio.
Montiamo i nostri pianeti. Io vacillo sulla sedia, mi reggo il mento con la mano. Chiudo gli occhi tre-quattro volte. Le drupe non funzionano. Non seguo il gioco, sento mozziconi di frasi incomprensibili come "Eh, così mi fotti il baobab" e "Beccati 'sto Vesuvio" e "Ma questo è un serpente o un bastone da passeggio?".
Al momento del conteggio dei punti, vado a buttarmi sul divano, mano sugli occhi per coprire la luce del lampadario.
"Dado tutto bene?"
"Sì. Contate i punti e andatevene".
Se ne vanno poco dopo le 02.30.
Imposto il timer. Lo imposto male. Vado a letto. Il mattino dopo il timer suona alle 5.00 invece delle 6.00. Programmato a cazzo. Non me ne accorgo. Mi alzo e mi butto sotto la doccia.
Rapporto n°109700: livello di stress estremamente alto. Stanchezza +65%. Tachicardia, affanno, mancanza di equilibrio, leggero tremolio delle mani. Valori oltre la soglia.
Nota1: il soggetto ha giocato tutta la partita a Il Piccolo Principe con gli occhi chiusi.
Nota2: in seguito all'affaticamento il soggetto vede degli aloni rossi, attorno alle fonti di luce bianca.
Nota3: il soggetto si è svegliato alle 5.00 e si è infilato sotto la doccia con gli occhi chiusi. Ha urinato nella doccia. Quando si è accorto di essersi alzato un'ora prima, ha riso in modo sguaiato, e poi si è messo a fare colazione guardando Saw VI prima di recarsi al lavoro.
6° giorno:
GianlucaGianduia
In ufficio non passa. Dormito 2 ore e mezza. Mi bombo di caffè. Il collega mi dice che ho le occhiaie come il Panda di Kung Fu Panda.
Nel pomeriggio mi riprendo un po', così mando una whatsappata a Gianlucagianduia per un caffè usciti dal lavoro. Non ci vediamo da un secolo col Gianlu.
Arrivo sotto casa sua per le 18.00. Lui mi scrive che sta tardando e che arriverà per le 19.00.
Valuto l'opzione caffè al bar. Poi una panchina al fresco sotto un albero come Marcovaldo nel racconto La villeggiatura in panchina. Infine mi cerco un parcheggio all'ombra, tiro il sedile indietro e chiudo gli occhi. Mi addormento in macchina. Più o meno. Dormiveglia. Una mezzora.
Arriva il Gianlu. Saliamo da lui. Caffè. Limoncello fresco fatto da sua madre. Pistacchi in ciotola.
Mi mostra un suo prototipo. Si tratta di una sua versione cartacea di Man vs Food. Il giocatore di turno gira carte cercando di non sballare, tipo 7 e 1/2. Gli altri giocatori possono scommettere e giocare una delle proprie carte per farlo sballare (oppure bloccare gli sballini degli altri, a seconda della scommessa). Carino, purtroppo ingiocabile in due.
Mi chiede se voglio fermarmi a cena. Gli rispondo che voglio solo andarmene a casa a dormire.
Mi propone una partita ad Antike Duellum. Gli rispondo che non l'ho mai provato e che non reggerei la spiegazione di un regolamento.
Patteggiamo un Carcassonne base giusto per fare una partita insieme.
Gioco cannando anche gli incastri delle tessere.
Vinco lo stesso. Poi torno. A casa. Nel letto. Forno. O ronfo. O dormo. Odoro.
Rapporto n°135010: stanchezza +70%. Stato febbrile. Primi sintomi di distorsione della realtà.
Deliri di furto del pensiero. Il soggetto sale le scale con difficoltà e aiutandosi col corrimano.
Nota1: il soggetto si è addormentato in macchina usando il giubbetto fluorescente di emergenza come cuscino
Nota2: il soggetto ha ventilato l'ipotesi di essere uno degli autori di Carcassonne.
CONCLUSIONI
L'esperimento si è concluso col rientro a casa della moglie e della figlia.
Il soggetto (adeguatamente sbarbato e ripulito) ha abbracciato le sue donne ringraziandole per essere tornate a salvarlo.
In attesa di esaminare tutto il faldone dei dati raccolti, è opinione del dottor Manuste e di tutta la sua equipe, che il soggetto non debba mai più rimanere da solo per un periodo superiore ai tre giorni consecutivi.
In fede
Dottor Enrico Manuste
Torino, 28-6-2015