venerdì 12 aprile 2019

PLAY 2019 : Dado fece, esausto, una pausa

Comincia male. La sera prima della partenza per PLAY, Redbairon porta il gelo nella nostra chat whatsapp scrivendo che si è preso una brutta congiuntivite.
Seguono rosari di una certa importanza.

La notte dormo male. Sogno una ventina di galline nel balcone della mia camera da letto, che mi scagazzano dappertutto, con la merda che si mescola alle piume.

Il mattino seguente Vik passa a prendermi all'alba, e alle 4.30 siamo sotto casa di Red, che ancora non si sa se viene oppure no.
Red scende con lo zaino. E un paio d'occhiali da sole sul naso.
"Fai vedere" gli chiedo.
Se li toglie.
L'occhio sinistro è gonfio che fa impressione, sembra un pomodoro cotto nel microonde e sul punto di scoppiare.
"Come vi sembra?"
"Non è male" - "Naaaaaa pensavo molto peggio" mentiamo.
Partiamo.
L'autostrada è nostra.

La congiuntivite lo tiene sveglio.
Di solito i viaggi all'alba ce li spariamo sempre io e Vik, mentre lui ronfa sui sedili di dietro.
Invece è lucido, reattivo, critico nei confronti di PLAY e di quei 4 pagliacci buffoni che ci vanno, insomma il solito Redbairon che ha sempre una parola grama per tutti.

Ci fermiamo a fare colazione in un autogrill deserto.
Ordiniamo caffè e croissant.
"Dado devi mettermi il collirio, 3 gocce ogni 8 ore, è importante".
"Sta bene, siediti lì". [vedi foto]


Raggiungiamo Modena. Passiamo al b&b per lasciare i bagagli.
La stanza non è pronta ma ci danno le chiavi.
Ripartiamo.
Arriviamo a PLAY dieci minuti prima dell'apertura dei cancelli.
C'è già un fiume di gente col biglietto in mano.
Parcheggiamo davanti come al solito, per poter portare le scatole in macchina.

L'ingresso è veloce che non si fa tempo a sentire l'odore di sudore.

Ci separiamo.
Vik e Red corrono da Asmodee perchè dopo Russian Railroad a 10€ dello scorso anno un giro è meglio farselo.
Io passo dall'area stampa a cambiare il pass.

Dieci minuti dopo raggiungo Vik e Red. Sono in coda allo stand di Asmodee. Una bella coda, tipo tangenziale di Torino il venerdì sera quando gioca la juve. Si sono ricordati tutti di Russian Railroad.

Il primo gioco che proviamo è MYSTHEA, progetto italiano su Kickstarter di Martino Chiacchiera e Marta Ciaccasassi, edito da Tabula Games.
Gioco di controllo dei territori con carte e miniature [bellissime] che ci ricorda Blood Rage.
Mysthea fa parte di una saga della stessa ambientazione che comprende:
Mysthea - board game competitivo 1-5 giocatori, [3,5kg di miniature, carte, token e galupperie varie]
Volfyirion - gioco di carte competitivo 1vs1 [deckbuilding]
Icaion - board game competitivo 1-4, territory building.
Unendo Mysthea e Icaion si ottiene il capitolo finale della saga: Mysthea the Fall.
Materiali al top, gioco ben strutturato, molto ambizioso, sicuramente da riprovare con più calma fuori dalla fiera.
Ci spostiamo da Uplay e proviamo AMONG US del quale mi aveva parlato Antony dello Uplay Village di Torino [nota: io credo nei credits].
Cooperativo con traditore del 2018, di Giampaolo Grieco e Pierluigi Taddei, per 4-8 giocatori.
Scopo del gioco: portare in salvo 4 scienziati [che presumibilmente poi salveranno il resto del mondo] nel bel mezzo dell'invasione aliena.
Il gioco ha regole semplici, da family, e una meccanica simile a quella di Pandemia.
Carino senza gridare al miracolo, ma: 1- i giocatori vengono assimilati dagli alieni lungo il corso della partita, effetto Battlestar Galactica, il che confonde molto le idee su quali possano essere i traditori, 2- il gioco scala fino a 8, che non succede quasi mai.
Quindi per me becca un punto in più.

Mentre Vik e Red cercano un tavolo ammericano, io raggiungo la 3 Emme Games, per provare COUNTERFEITERS.
Piazzamento lavoratori per 2-4 giocatori di Olivier Bourgeois edito in Italia da 3 Emme Games, per 40 minuti circa di durata e 20€ di scontrino alla cassa.
I giocatori vestiranno i panni di animali malavitosi invischiati nella produzione e nello spaccio di banconote false.
Scopo del gioco: stampare banconote false, convertirle in vere, e volare ai Caraibi per depositarle in qualche banca compiacente.
Il tutto con la polizia di mezzo ai coglipiedi.
Poche le regole di questo interessante piazzamento lavoratori del peso di un introduttivo, veloce nell'esecuzione, con ambientazione aderente, e prono alle cattiverie fra giocatori.
Tenete d'occhio il suo autore: ancora sconosciuto ma non credo per molto.

Che senso ha andare fino a PLAY per giocare all'Alba di Cthulhu, gdr che oramai masterizzo da quasi due anni?
Tre ragioni.
1- masterizza il Curte, e il miglior modo per affinarsi come master è imparare da quelli bravi.
2- col Curte ci siamo scritti in questi 2 anni e siamo anche diventati un po' amici
3- l'alba di cthulhu è il gdr che ha segnato il mio ritorno ai gdr dopo tanti anni, ci sono affezionato, e poi ErPro e Mel non lo mollerebbero manco sotto tortura.

Restiamo in vita per 25 minuti buoni. Poi crepiamo in maniera imbarazzante.
Ma il Curte si lascia corrompere da una birra cavata fuori a sorpresa, balbetta un "Ehm...no, aspetta, riprendete il controllo della macchina...ce la fate", e così ci spariamo 3 ore di avventura.
Completata con infamia.

La voce all'altoparlante avvisa i gentili visitatori che la fiera chiuderà a breve, e di indirizzarsi verso le uscite.
Più o meno nello stesso momento riceviamo la telefonata del proprietario del b&b che ci spiega che c'è stato un disguido con la nostra stanza, e al posto di 3 letti singoli ci toccano 1 singolo e 1 matrimoniale.
Ci giochiamo il singolo a carta, forbice e sasso.
Vince Red.
"Ma voi fate VERAMENTE schifo a qualunque cosa, eh!?".

La sera a cena ci diamo il gancio in una birreria con Domenico Lavorato e i suoi sgherri.
Birra a fiumi e vassoi di costine di maiale.
In realtà avevamo anche combinato di giocare [il gdr Psi-Run e Resistance Avalon] ma quelli della birreria vengono a menarci il torrone che lì non si gioca, che è vietato qualunque tipo di gioco pure pari e dispari, e che se arriva la finanza e ci trova il gioco con le carte della foca monaca ci mette tutti al gabbio e butta via la chiave, che se avevate cocaina e crack annava pure bene, ma happy salmon nun ce provate eh!?
Rientriamo.
Provati.
Scopriamo che la stanza ha un bagno costruito sopra un antico cimitero indiano, o sopra uno svincolo fondamentale e strategico della rete fognaria di tutta Modena. Dal water arrivano odori tipo cthulhu.

Piegatura pulp
"Raga c'è un solo rotolo di carta igienica, in bagno, parliamoci chiaro: qualcuno ha lo squaraus?"
"No"
"No"
"Altra cosa: voi per asciugarvi dopo la pipì sgrullate o usate la carta igienica? Perchè vorrebbe dire altro consumo di carta"
"Io sgrullo"
"Io sgrullo duro"
"Che vuol dire sgrullo duro"
"Come quando sbatti il polpo sugli scogli per ammazzarlo"

Red con un occhio oramai tumefatto crolla addormentato.
Io e Vik ci facciamo ancora una partita alla foca monaca [Pick-a-Seal]

Il mattino seguente Vik si sveglia con un "Minchia Dado quanto russi" e Red con un "Te lo paghiamo noi l'intervento al setto nasale, Dado".
Colazione.

Secondo giorno a PLAY.

NEMESIS
Monumentale cooperativo* di miniature per 1-5 giocatori, di Adam Kwapinski, edito da Cranio Creations, ambientato nel mondo degli xenomorfi che come da prassi escono dalle fottute pareti.
Sentiamo suonare l'allarme. Ci risvegliamo nelle capsule criogeniche della nostra astronave, sul pavimento c'è il cadavere di un nostro compagno col torace sfondato, e intuiamo vagamente che qualcosa è andato storto...

*Cooperativo con asterisco, NEMESIS, perchè ogni giocatore ha degli obiettivi segreti e borderline che possono prevedere di:
1- lanciare un radio segnale e poi andare a chiudersi in una capsula criogenica
2- lanciare un segnale radio e poi uccidere tutti gli altri giocatori
3- analizzare un campione di alieno in laboratorio e poi mettere in quarantena l'astronave
4- far saltare in aria l'astronave e poi brindare con un Berlucchi
5- varie ed eventuali
Il gioco è grandioso e si aggiudica, per quel che vale, il mio best of show dei titoli provati a questa PLAY 2019.
C'è una grossa ricerca del dettaglio, dell'aderenza al tema, del realismo sci-fi. Un tabellone, l'astronave, che è un vero e proprio dungeon, con stanze da esplorare e attivare, porte da chiudere, forzare, bloccare, condotti d'areazione, e naturalmente alieni che seguono il rumore.... Un gioco fatto col cuore in mano da un amante della saga alien PER gli amanti della saga.
Miniature fin troppo fighe per giocarci.

Nota: i miei migliori complimenti alla dimostratrice che è stata bravissima sia a rendere l'atmosfera sia a spiegare un titolo non così facile [e a rispondere a tutte le nostre puntigliose domande].

ELENA
Mi scrive la prima mail due anni fa. Per ringraziarmi. Perchè inconsapevolmente ho fatto qualcosa per lei. Col mio blog. L'ho fatta ridere. In un momento brutto della sua vita.
Le rispondo e di lì cominciamo la nostra corrispondenza.
Con le sue mail è lei a fare qualcosa per me. Altrettanto inconsapevolmente. 
E finalmente, dopo due anni, la incontro.
Andiamo a prenderci un caffè. Ha le mani fredde. Si tira dietro un trolley. E' a PLAY con un'amica, che però trova sempre una scusa per allontanarsi.
"Ho un regalo per tua figlia" mi confida, e io mi sento un perfetto idiota a non averle preso niente.

Un libro 3D che ricostruisce Hogwarts di Harry Potter. Mia figlia Luna ci andrà matta.
Chiacchieriamo un po'. Il tempo impietoso ci sfugge di mano. Vorrei farle mille domande.
Grazie, Elena.

PALADINI DEL REGNO OCCIDENTALE
Mi sposto da Fever Games, per provare il prototipo di Paladini del Regno Occidentale, di Shem Phillips e S.J.Macdonald, già autori di Raiders of the North Sea e Architetti del Regno Occidentale.
Piazzamento lavoratori per 1-4 giocatori, in uscita su kickstarter.
Lo provo al tavolo Fever con i compagni di merende del blog Giochi sul nostro tavolo: Pinco11, Sergio e Berna.
Paladini non tradisce le mie aspettative che già erano alte: si rivela più corposo dei due titoli precedenti, ma mantiene la freschezza di esecuzione e la chiarezza che speravo: l'iconografia è chiara, le azioni comprensibili e "sensate", le plance giocatori parlanti.
Certo: un po' di paralisi d'analisi è inevitabile, così come qualche minuto per orientarsi, vista la selva di azioni disponibili.
Pur solido e strutturato, tuttavia, scorre comunque veloce, sembra appartenere a quella che io chiamo Generazione Marco Polo, ossia quei giochi che sembrano sempre finire un turno prima del previsto.

Nota: a fine turno, Pinco11 mi prende in disparte per proporsi come nuova penna del mio blog Dado Critico.
Mi ci vanno 20 minuti a convincerlo a non abbandonare il blog Giochi sul nostro tavolo.
Sabato pomeriggio inoltrato.
Sudore a livello defcom 4.
Tshirt croccanti.

Chiudiamo la nostra PLAY con due ore di CORIOLIS, gioco di ruolo di di fantascienza della Wyrd Edizioni.
A bordo della nave spaziale, Red è il capitano della missione, Vik l'arrogante pilota, gli altri due compagni di viaggio: l'addetto alle armi e agli scudi, e il capomeccanico.
Io: il tecnico dei sensori [lo so: suona un po' come il Mauro Repetto degli 883].
Attraversiamo lo spazio per andare a recuperare una nave in avaria accanto a una fascia di asteroidi.
Le cose naturalmente non filano come dovrebbero.
Coriolis fa la sua porca figura, niente da dire. Ma l'ambientazione risulta troppo "pulita" per i miei gusti.

E finisce così anche questa PLAY 2019.
Io, Vik e Red.
Due giorni a Modena, nella stanza col bagno di cthulhu.

Sono stato bene. Ho salutato molti amici, vecchi e nuovi. Ho incontrato molti di voi non sapendo di preciso che cosa dire, cosa rispondere ai complimenti.
Mi ha fatto molta tenerezza una ragazza che fermandomi in un corridoio per una foto mi ha detto: "Dado...ciao...non so cosa regalarti... guarda ho solo questo d20, ti regalo questo".
Non so perchè si sentisse in obbligo di darmi qualcosa, ma non è stata la sola.
Ecco: ho portato a casa giochi, spille, birre, cavatappi in metallo, book di supereroi, magliette.
Mi ha fatto piacere il vostro affetto.
Ma non sentitevi in obbligo di regalarmi niente.
Se vi fa piacere lasciatemi un messaggio qui sul blog. Per farmi sapere che ci siete, che siete ancora lì, dall'altra parte, a leggere.
Io resto qui.
A scrivere.

Trovate i giochi di PLAY
e di cui avete letto
che sostiene questo blog


















28 commenti:

  1. Ciao Dado, sono quello che timidamente ti ha salutato venerdì appena entrato

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  2. Grazie a te Dado, che scrivi per noi. Continueremo a leggerti e tu, per piacere, continua a scrivere: sei l'unico blogger ludico che ci fa ridere, piangere, pensare e divertire. Grazie di tutto!

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  3. Sempre bello rivederti, la prossima volta magari giochiamo insieme 😉

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  4. Tu continua a scrivere che io continuo a leggere. Grande Dado.

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  5. Stupendo come sempre! Sei e sarai per sempre il mio blogger preferito!! Ti aspettiamo una volta in ludoteca a Rivarolo!

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    1. Grazie Sira. Ci vediamo di sicuro, siamo vicini di casa.

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  6. Dado io non t'ho visto...t'ho VISSUTO! (cit. Mastrandrea in Supercafone)

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  7. Grazie del tempo che hai voluto trascorrere con me...però la prossima volta giochiamo, neh?
    Elena P

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  8. Bella la tua armata gialla di golem, che ridere le tue disavventure (In Germania hanno un termine per questo: Schadenfreude) e grazie a magic merchant per sostenere questo blog!

    M.

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  9. Ciao Dado, è stato un vero piacere giocare con te! Spero ricapiti presto!

    il Berna

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  10. Ti ho incrociato venerdì a pranzo al bar, ero un po’ in imbarazzo a romperti le balle mentre mangiavi in compagnia, ma è stato davvero un piacere salutarti. Mattia

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  11. Ciao Dado, sono quello che non c'era, ma avrebbe voluto fottutamente esserci :-(

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  12. La gente ti reca doni per puro timore verso l'ignoto. Meglio offrire piccoli sacrifici che essere divorati o quantomeno uccisi malamente! Come Cthulhu insegna!
    ...ci si vede in coda (completamente inutile) all'outlet Uplay! :)

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  13. Generazione Marco Polo è maledettamente corretta :)

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  14. sempre un piacere leggerti.
    Ps: con grande rammarico non ti ho fermato per salutarti.. alla prossima
    ale

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  15. Ciao Dado, niente Play quest'anno per me, ma grazie come sempre.
    Nicola

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  16. Per le royalties della foto nello stand MS devo rivolgermi al tuo legale o possiamo trovare un accordo amichevole?
    La prossima volta ti chiederò un selfie :-D

    Grande Dado!

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