martedì 30 agosto 2016

Se son rosenberg

"Bollino nero: ecco i giorni sconsigliati per mettersi in viaggio".
Non riesco proprio a rinunciarci, ai consigli autostradali del giornalista colonnello che, ospite al Tg, fra un camogli a 4.90€ e il filmato verdognolo di una webcam puntata da un cavalcavia, spiega:
"Evitate di mettervi in viaggio nel weekend di ferragosto".
Ne avrebbe altre di queste perle in quel carniere madreperlato da nonna ottuagenaria conservata nella grappa, e non solo il celeberrimo non salare se hai già messo il dado, ma anche: non colpire un alveare di vespe con un bastone, non bucarti le vesciche, e non provare a fermare le fruste del frullino mettendoci l'uccello.
Ma è parco di saggezza, il colonnello dell'Ativa, sparagnino di ovvietà: distilla poco e parecchio stitico.
E un po' mi spiace fallire puntualmente le sue raccomandazioni, ma a noi le ferie ce le danno, l'ufficio intendo, che o si fa la prima e la seconda settimana di agosto, o la terza e la quarta, e ferragosto puntuali allo svincolo di Borgo SanLazzaro ce lo ciucciamo m a t e m a t i c a m e n t e , a scelta giusto se all'andata o al ritorno.

Se ascoltassi il colonnello partirei liscio il lunedì dopo. Ma io sono irrecuperabile, sono uno che buca le vesciche del buon senso, e parto proprio il sabato stronzo del bollino negro, e mi faccio tutto il sabato in coda a smadonnare, ma almeno guadagno un giorno di mare [la domenica], sulla partenza intelligente del minchia signor colonnello Ativa.
Perdono quindi colonnello perchè son rosenberg e se son rosenberg [e sesso rosenberg] scelgo l'azione più complicata ma remunerativa del turno. Mi impegno a fondo su tutto il resto, giuro: bevo più acqua, evito le ore più calde in spiaggia, mangio più frutta e verdura evitando piatti caldi e pesanti come la polenta taragna.
Credo di potercela fare.

A 12 ore dal mio arrivo in abruzzo scrivo a Domenico Lavorato, in ferie a 20 minuti da dove sto io. Lo raggiungo con la macchina che ho ancora la bara caricata sul tettuccio, e i sacchetti di patatine vuoti del viaggio, appallottolati nella portiera.
Nel giardino del suo residence beviamo birra e giochiamo a 7 Wonders Duel, che risulterà il più bel gioco del mio agosto 2016. Pur prodigo di carte scienza, Domenico mi lascia vincere di punti vanilla, simulando molto male i crampi di uno squaraus e un certo fastidio dovuto agli aghi di pino finiti nelle infradito: pessimo bugiardo al tavolo da poker ma Domenico è un buono e paga pure lui la birra.
I miei primi giorni di ferie hanno il sapore sintetico dell'idrolitina, la prima settimana di vita in spiaggia [che poi io vivo fra le due edicole e i tavolini del bar] mi è quasi insopportabile.
Il fastidio è amplificato da certi vicini d'ombrellone e dal non riuscire a incastrare giocatori e giochi seri oltre il filler.
Ecco comunque la carrellata di quanto fatto.

THE GAME
Il gioco del ricomponi il countdown e arriva fino a zero, si fa giocare due volte sotto l'ombrellone ed entrambe le volte io e Francy riusciamo a completare la sequenza.
Le carte nude di bustine superano il maltrattamento salino e della borsa mare, i graffi della sabbia e del sole a picco, e le ditate unte di crema [di Francy, io come tutti gli uomini non metto la crema].
Stress test superato!

SWISH
Un po' più dura la vita per le carte di Swish, che estratte dalla retina da viaggio più di 10 volte, finiscono nelle mani maldestre e malsinistre degli amichetti e delle amichette di mia figlia, che appena arrivato in spiaggia ho adocchiato e inquadrato subito sotto l'ombrellone accanto, mentre giocavano con carte di UNO ovalizzate dai maltrattamenti.
Le carte trasparenti di Swish sopravvivono ai tavolini per la colazione e ai teli mare, e incassano stropicciate, ginocchiate, mani ghiacciate di granita e polpa di cocco belo, e sfregi dovuti alla sabbia.
Le carte resistono, nonostante un bel po' di usura oggettiva dei piccoli cannibal.

NOME IN CODICE
Ennesima buona prova per Nome in Codice, che nelle 3 partite giocate dopo una violenta serata di arrosticini e genziana, conquista tutti, pure scettici e miscredenti.
Ne regalo una copia all'amico Abruzzese e gli linko il videotutorial di Teooh per un eventuale ripasso delle regole.
Nome in codice: raddrizzababbani.
FUGGI FUGGI
Al Games Academy di San Benedetto del Tronto, negozio appena inaugurato, riesco a provare Fuggi Fuggi di Friese, da poco ristampato da Giochi Uniti.
Filler familiare furbetto [per continuare il giochino della "F"], per 2-7 giocatori, della durata 30-60 minuti a secondo del numero di giocatori, per 24€ di scontrino alla cassa.
Scopo del gioco: riuscire a far fuggire i propri personaggi dall'unica uscita posizionata dal lato opposto del labirinto, giusto alle spalle di un mostro errante [personaggio non giocante].
Ogni dischetto personaggio ha riportati, da un lato e dall'altro, il numero di passi [movimento]. La somma dei due lati è sempre 7, ma ogni personaggio ha una combinazione diversa (es: 4-3 o 6-1). Dopo aver mosso, si gira la pedina dall'altro lato. Il mostro si muove grazie alle tessere lapide che ne indicano il numero di passi, e a poche regole di ingaggio.
Divertenti gli elementi scenici con i quali interagire: sassi da spostare o dietro i quali nascondersi alla vista del mostro e le pozze di sangue sulle quale scivolare [e altra roba che non sono riuscito a provare].
Una sola partita [in 2, tra l'altro, che non è certo il numero ottimale] ma da riprovare: simpatico e malvagio.

OH MY GOODS
L'ho sponsorizzato davvero tanto questo giochino di carte quindi non mi dilungherò ulteriormente: funziona e mi piace un sacco.
Tre partite giocate.

MAGIC THE GATHERING
Mi sono portato al mare un mazzetto macina nero-blu, basato su Funerale Mentale + Granchio di Edro + Echi Sussurranti e un po' di counter.
Manco a farlo apposta il mio avversario giocava con l'Intro Pack: Visioni Inquietanti, con creature che si pompavano man mano che si riempiva il cimitero.
Quattro partite, vinta solo una. Il macina non entra mai, mi manca una finisher, mazzo da rivedere.

WORLD OF WARCRAFT TCG

Un po' che non lo giocavo.
Sempre snello, piacevole, mai frustrante. Il sistema degli equipaggiamenti e armi a una \ due mani ricorda Warage.
Mi piacerebbe giocarlo di più (e mi piacerebbe avere un po' di carte per fare un po' di deckbuilding).
Devo passare dal maestro Raistlin.
Quattro partite: vinte 3 con un mazzo ciccioni.

VENERDI'
10 e più partite al Venerdì solitario di Friese [soprattutto dopopranzo, quando moglie e figlia andavano a dormire] col risultato di un'interminabile e fila di sconfitte interrotta solo da 1 vittoria piena e da 1 vittoria "occhiolino" ["occhiolino" perchè alla fine ho avuto il dubbio di non aver contato l'ultimo punto vita - che mi avrebbe ucciso - ma ero così provato dalle loss che ho deciso a tavolino che: sì l'avevo contato].
Bel gioco. Ma mi esce dalle orecchie.
Vendo Venerdì di Friese.

A 70KM DALL'EPICENTRO
L'abbiamo sentito proprio forte, a soli 70km dall'epicentro, la casa ha cominciato a ballare, e non dico tremare: BALLARE, con i cassetti che si aprivano, le antine dei mobili che vibravano e l'armadio che sbatteva contro il muro.
Abbiamo preso un asciugamano per avvolgere la bambina, le chiavi della macchina e siamo scesi in strada.
In riva al mare c'era mezzo paese.
Ci siamo messi a dormire in macchina ma naturalmente non abbiamo dormito.
Siamo rientrati in casa verso le 6.00.

Nessun danno, da noi, nessuna crepa sui muri, neanche un vetro rotto in paese. Secondo l'amico abruzzese è perchè siamo su un fondo sabbioso.
Ci siamo concentrati soprattutto sul non spaventare la bambina, io mi sono finto infastidito e contrariato dal terremoto che mi aveva svegliato nel cuore della notte, ed ho borbottato tutto il tempo facendo ridere la piccola.
Non aggiungerò altro, ne avrete lette di ogni, sul terremoto.

L'INCONTRO CON ROSSANO PICCIONI
Cominciamo a distribuire un po' di responsabilità: è stato Davide Bosco a farmi conoscere The Cannibal Family, e Andrea 'Randy' Tarditi del Games Academy di Moncalieri a procurarmi gli arretrati.
Fumetto violentissimo, The Cannibal Family, splatter, oltraggioso e disgustoso, un fumetto che alza l'asticella del buon gusto ad ogni numero, un caso assolutamente unico in Italia.
Poi quest'estate ho scoperto per puro caso che l'Editrice Inkiostro e Rossano Piccioni, coautore del fumetto, stavano proprio a pochi isolati da dove mi trovavo io.
Una mattina sono andato a piedi fino alla casa editrice, che era chiusa, ed ho sbirciato attraverso le gelosie gli schizzi delle tavole, le vaschette con i colori e gli scatoloni con i fumetti ammonticchiati ovunque.
Quel pomeriggio ho recuperato la mail di Rossano da un volantino e gli ho scritto, in veste di lettore del fumetto casualmente in ferie da quelle parti.
Gli ho chiesto se potevamo incontrarci e fare due chiacchiere.
Mi ha risposto "Okay passa"
Ci siamo incontrati e la chiacchierata si è trasformata in un'intervista.
Mi ci vorrà un po' per sbobinarla e rieditarla ma stimo di poterla pubblicare entro una decina di giorni.
Nota: mentre chiacchieravamo sul politically correct in Italia, Rossano mi ha disegnato la tavola che vedete qui accanto.

5 commenti:

  1. Come dice il detto: "Chi gioca manica, in Magic, è una brutta persona... dal 1993!" :D
    Scherzi a parte, recentemente sono uscite un paio di belle carte per il mill... Se ti serve qualche suggerimento chiedi pure :)

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  2. Sempre bello leggerti. E se passi da Rimini si fa una grigliatina con partita a Orleans inclusa!

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  3. Contento di rileggerti sano e salvo in forma..critica. Donato

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