martedì 10 febbraio 2015

Roba che fa curricula

Neve. E non poca: sembra stiano tosando delle pecore sul mio parabrezza, un intero gregge.
Riuscire a tornare a casa da lavoro solo una questione di sterzo, culo e grip dei pneumatici.
Francy mi telefona per dirmi di non fare la tangenziale, perchè alcune macchine hanno fatto testacoda e si fa lo slalom fra i veicoli fermi come nei film con gli zombie.
Prendo la città. Si procede a passo d'uomo. Un uomo molto anziano.
Proseguiamo incolonnati sulla poltiglia ghiacciata.
La macchina che mi sta davanti sbanda come se avesse le ruote imburrate.
Certo che non si va proprio avanti. Con le ciaspole arriverei prima. Anche con due padelle legate ai piedi. Collego la chiavetta usb e mi ascolto il podcast de La Zanzara. Anche vecchie, le puntate, sono una droga.
Il Vikingo mi whatsappa per dirmi che gli è arrivato il pacco con Epic Duel dall'america. Mi manda una foto del coperchio della scatola e una sfocata di una miniatura blu.
Poco dopo mi richiama Francy.
Le strade sono uno schifo e lei teme che continuerà a nevicare e che domani mattina sarà tutta una lastra di ghiaccio spessa tre dita.
"Quasi quasi mi fermo dai miei con la bambina, così domani mattina non devo accompagnarla. Che dici? Ti spiace?".

Meu amigo charlie brown.
Rovescio in padella la cipolla tritata, con i fagioli e una latta di chili piccante (Mix Mexico), stappo una Paulaner fredda di frigo, e dieci minuti dopo mangio direttamente nella padella, in boxer, con sottofondo di "30 giorni di buio" (a mio avviso uno dei meglio film sui vampiri, e poi è tratto da una storia vera).

I soci arrivano che son quasi le 22.00.
Il programma della serata sarebbe HANSA + FABRIK MANAGER ma sono talmente carico che propongo un rinforzo di CAROLUS MAGNUS, perchè se no non picca abbastanza.
Cominciamo con HANSA
Faccio appena in tempo di spiegarlo che Red commenta "Mhmhhmhm comunque questo gioco è da due", che tradotto dal redbaironese de eloquentia significa: "Non voglio dire apertamente che è una cacata perchè probabilmente a voi piace, comunque sì lo penso". Poi corregge il tiro con "Questo è un gioco di percorsi" e ancora: "Questo è un gioco di loop".
Questo nei primi 4 minuti. Red stasera è bello carico.
Si comincia.

Titolo con qualche primavera sulle spalle (2004) ma ancora capace di vender cara la pelle e non lasciarsi domare da 2-4 giocatori, per 60 minuti, Hansa sbancherà nelle preferenze della serata brava.
Arrivato a casa mia grazie a una carrambata del Vik e sponsorizzato anche dai brutti ceffi della galliatese, si rivela essenziale ma efficace come una fionda ricavata da un ramo e da un laccio emostatico, capace di scagliare una biglia di vetro dall'altra parte del fiume. Gioco di navigatori (poco poeti e per nulla santi), che si spostano da un porto all'altro per acquistare compulsivamente merci, costruire mercati e rivendere quanto raccolto, per i soliti maledetti fottuti punti vittoria. Sulla carta generoso quanto a libertà d'azione, si rivela molto severo con i giocatori: non hai limite al numero di azioni ma ogni benedetto passo che fai spendi una moneta, e le monete sono rare come le donne ai tornei di Magic. Il gioco è decisamente tattico e richiede una notevole dose di attenzione per ottimizzare il proprio turno e sprecare il meno possibile.
La partita scivola via più veloce del previsto e nessuno fa grosse cazzate.
Alla fine la spunta il Red, che distanzia me e Vik di una decina di punti, e che conclude la disamina di Hansa con "Non male, non male, però non lo comprerei". Che tradotto dal redbaironese significa comunque gioco promosso.

Cambio scenario.
Viking si occupa del setup di FABRIK MANAGER, mentre io carico in forno una bella teglia di farinata grondante olio stile Peggiori fugasserie de Zena.
Spazzoliamo l'intera teglia spammando macinate di pepe come se non ci fosse un ano, e stappiamo la Febbre Alta del birrificio Troll, birra liquorosa forse troppo complessa per il pasteggio gnurante.
Si attacca con Fabrik Manager, spinoff più di basso profilo del celebre Alta Tensione di Friese, per 2-5 giocatori, della durata di una sessantina di minuti a esser lucidi, di aste e piazzamento tessere. Scopo del gioco: costruire e mantenere nella maniera più efficiente possibile la propria fabbrichetta come veri bauscia milanesi, acquistando sia i macchinari di produzione che quelli di stock, e contenendo il più possibile i consumi di energia per tacer dell'Arpa.
L'ordine di turno viene determinato tramite un'asta, che utilizza i lavoratori, gli operai, come moneta corrente (gli stessi sono richiesti all'interno della fabbrica per far funzionare i robot e i macchinari). Nel proprio turno il giocatore sceglie da un tabellone a griglia quali tessere render disponibili per l'acquisto, e i macchinari, una volta acquistati, producono in maniera variabile merci, slot magazzino, energia e nuovi operai, con un costo proporzionale al benefit prodotto.
Il tutto, naturalmente, cercando di contenere le sproporzionate emorragie di energia.
Gioco serio, calcoloso, con meccaniche coerenti e aderenti all'ambientazione, un gioco che non si perde in supercazzole ma che punta dritto all'efficienza ora e subito. Molto belle le illustrazioni delle tessere e delle plance giocatore, piacevoli e con simboli chiari e parlanti. Unico neo i soldi, simili a quelli del Monopoly, veline troppo sottili e poco gradevoli al tatto, fosse per me farei una rotella tipo disco orario con decine e unità. Prezzo adeguato, gioco promosso.
Fatico un po' a entrare in partita, provato forse dalla farinata buona ma che stuppa, forse dalla spiegazione di Viking che ha l'abitudine di dire "Ah, si, c'è ancora proprio solo quest'ultimissima regola da ricordare" ad ogni santa regola (ha fatto così anche con Starcraft: "Bisogna solo ricordarsi di questo, questo e quest'altro. Questo, che è essenziale, e questo qui. E basta! Poi solo più questo e questo. E questo per concludere. E questo. E questo, una volta che hai concluso tutto"....)
Getto alle ortiche il secondo turno acquistando una tessera pressochè inutile della quale mi libero il turno dopo (@FedericoLatini: no, non gioco in maniera spensierata: queste si chiamano proprio minchiate!), e poi mi tocca inseguire, annaspando come un uomo con una gamba sola ad una gara di calci in culo (cit.Stephen King).
La partita si conclude senza colpi di scena.
Red primo. Vik secondo. Io terzo (in fondo alla fila e con due hotdog freddi in mano).

Incominciamo CAROLUS MAGNUS che sono le 2.00 di notte.
E Red crolla.
Sì, esatto: l'uomo da un milione di token al quale la Nasa ha ricostruito il braccio per rollare, l'occhio per studiare il tabellone e la gamba destra per prendere a calci in culo i babbani, si spegne.
Il mento si piega sul petto, le palpebre calano come se fossero inzuppate nel cemento, e le braccia si allungano sul tavolo come quelle di un orango drogato.
Quello che rimane al tavolo con me e Vik, non è Red: è il Socio. Come nei libri del Gorilla di Sandrone Dazieri. Red si addormenta e viene su un'altra personalità. Una personalità nuova, diversa e molto molto pippa ai board games.
Partita a senso unico fra me e Viking, con il Socio che si dimentica di refillare, fa le montagnole con i cubetti rosa e tenta di infilarsi un castello nel naso.
Finale serratissimo e tensione alle stelle, con entrambi a un castello dalla vittoria per due giri di tavolo consecutivi.
Chiude le danze Vik con un bel colpo.

Vik e Red se ne vanno alle 3.30.
Mi infilo negli occhi. Chiudo il letto.
Straparlo. Sto già dorme

La sveglia suona alla 6.00.
Che poi non è la sveglia ma il timer della cucina, più facile da programmare.
Doppia cialda di caffè nella tazzina. Mi infilo un pugno di cereali in bocca. Sembra di masticare segatura.
Messaggio di Francy su whatsapp: "Sei sveglio?
Le rispondo "Abbiamo finito alle 3.30"
Mi scrive "Voi siete matti"

In ufficio esibisco le occhiaie come un veterano farebbe con le cicatrici.
Orgoglio.
Un paio d'ore dopo comincia il carteggio coi soci.
Gran serata.
Epica.

Un giorno queste cose faranno curricula, ci sarà qualcuno, non chiedetemi chi, che mi chiederà "Ti è mai capitato di passare una serata a giocare fino alle 2.00 di notte, e la mattina dopo alzarti alle 6.00 per andare a lavorare?" e io risponderò "No, amico, ho fatto le tre e mezza di notte, e non per finire una partita: abbiamo cominciato con Carolus Magnus che erano le 2.00 passate".
E lui mi rispetterà (o mi mostrerà il seno, se una donna).
Perchè queste cose fanno curricula, indiscutibilmente curricula, fidatevi, arriverà anche il nostro momento, e noi diversamente babbani un giorno andremo via come il pane...

25 commenti:

  1. Per avere un'idea un po' più precisa di hansa, vi rimando all'ottimo video de La scimmia sul tavolo
    https://www.youtube.com/watch?v=huGEWj7rIrI

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    1. Iniziare Carletto alle 2 di notte con la sveglia alle 6... RESPECT!

      Mi capita spesso di crollare come successo al povero Red, e un braccio ricostruito per rollare mi servirebbe davvero!!!

      La Scimmia è onorata di essere stata citata :)

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  2. Report graffiante, verace, fulmineo e memorabile come una rasoiata intinta nell'habanero.
    Mi è piaciuto.

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    1. grazie Kobayashi (ehi, questa volta ti ho beccato in diretta!)

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    2. Grazie a te per le tue perle! (a proposito, è ora di regalare Abyss a tua figlia, sapèvilo).

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    3. "Spazzoliamo l'intera teglia spammando macinate di pepe come se non ci fosse un ano, ".... mi devo ancora riprendere "muoro".... :)

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  3. Epico....Epico......la cosa più' bella? La storia del pepe!!!!!

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  4. Devo vederlo sto 30 giorni di buio..
    E comunque l'immagine dibred con un castello nel naso.. è splendida

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  5. Ahahaha.... "Come se non ci fosse un ano"....
    Ho riso per un minuto senza sosta!!
    Mi hai ricordato i backstage di Adam Richman in man vs food...
    Troppo forte Dado.

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  6. nota: solo una settimana dopo non c'è più un fiocco... ma la settimana scorsa Torino era così
    http://img.overpic.net/images/p/l/7/xpl7z1j9ppxkq8q0qy98.jpg

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  7. Dado, almeno hai scoperto il punto debole di Redbairon: ora devi dirgli sempre che la serata inizia alle 2 di notte e farlo arrivare direttamente a quel'ora :)

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    1. Ho pensato la stessa cosa, giuro ^_^
      Ora devo solo trovare la kryptonite di Viking....

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  8. Cazzarola Andre, giochi più tu a Carolus di me che te l'ho consigliato! ;)
    Bel pezzo, come sempre, ma che te lo dico a fare?! ;)

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  9. grande pezzo! dal pepe al curriculum passando per uno dei miei giochi preferiti (hansa). sorge la domanda... il birrificio spedisce birre a domicilio?

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    1. Grazie Remo. Il birrificio Troll è abbastanza famoso, potresti trovare alcune bottiglie in qualche negozio specializzato (il mio pusher si chiama Bir & Flut).

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  10. Te l'ho già chiesto ma te lo richiedo: Posso sposarti?
    Mi vesto io da sposa!!!!!!

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  11. Citerei "spammando macinate di pepe come se non ci fosse un ano" come frase da rubare alla prossima occasione

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  12. ah, ah, ah ... effettivamente quel giovedì nel momento di carolus ero perso nel tempo e nello spazio... mmm ....aspè ho capito... forse nella mia porzione di farinata.... MALEDETTO!!!!

    redbairon

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  13. Bel pezzo, sei davvero davvero bravo.
    Però, mammamia, io trovai Hansa davvero insipido. Una meccanica ok con il contorno del nulla.

    Tanta invidia per gli orari, io sono circondato da gente che fatica a fare mezzanotte al gioco. Sigh.

    Mod_XXII

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    1. Il corpo si abitua, se lo sottoponi a piccole dosi e non hai troppa fretta.

      Il resto lo fanno l'entusiasmo e una tazza di caffè.
      Caffè che spinge grazie a un 70% di effetto placebo (non è che la caffeina faccia poi miracoli, tendiamo a sopravvalutarne gli effetti e a "sentirci svegli"). L'entusiasmo fa il grosso, la voglia di mettere a segno quella maledetta serata.

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  14. grandi! sono contento che hansa alla fine sia piaciuto (anche io lo trovo fondamentalmente un gioco da 2), almeno il fail della math trade non è stato "epic" :) Bell'articolo Andre, come sempre! ciaooo!

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  15. *lacrima di commozione*
    so cosa significa, noi quando siamo carichi maciniamo Caverna seguita da due Terre Mystiche (il doppio o niente) inframezzate da ignoranti Love Letters.... il tutto accompagnati da Galliano L'autentico, come nostalgici italoamericani a Little Italy .... sogno un valhalla su misura per tutto questo Giovàcolo di Delphi

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