domenica 15 febbraio 2015

Le tue scatole sono vive

Sono le nove di sera quando l' editore ti chiama sul cellulare.
"Ma sei proprio sicuro?" gli chiedi, e non per sfiducia in lui ma perchè ci sono stati ritardi enormi con la spedizione dalla Cina, e poi anche un mezzo casino col magazzino, ma lui: "Sì, sì, sicuro, esce domani".
La notte non dormi.
Il giorno dopo sei davanti al negozio. Entri.  Il tizio dietro il bancone ti chiede "Ha bisogno?" e tu "Do un'occhiata". Gironzoli davanti alla rastrelliera dei titoli finchè non lo vedi.
Il tuo gioco. Il tuo primo gioco.
Certo che potevano anche metterlo un po' più in vista, pensi, magari fra Puerto Rico e quelli di Rosenberg.
La porta si apre ed entrano due clienti. Fai l'indifferente. Prendi in mano un Villa Paletti di alibi. Fingi di non guardare ma guardi. Passano in rassegna la rastrelliera dei titoli. Passano anche davanti al tuo. Il tempo si ferma. Il tuo cuore si ferma. Segui i loro sguardi sui dorsi delle scatole. Prendilo, dai, prendilo,....
Passano oltre.

Non sono sicuro di capire davvero perchè lo fai. Intendiamoci: piacerebbe anche a me pubblicare un gioco, ma appena mi ritrovo a chiacchierare su un social network con l'autore di un prototipo, appena appena sbircio i chilometri di asfalto bollente che stanno in mezzo fra un abbozzo di idea nella testa e la scatola bella e finita sullo scaffale del negozio, ogni buona intenzione finisce nel mio personale tritadocumenti delle buone intenzioni (che mi tocca svuotare settimanalmente). 
Ti ammiro. Quando mi racconti che sono due anni che ci lavori sopra, che i playtester dopo un po' si rompono e ti tocca cercarne altri, che fra moglie e bimbo piccolo non è sempre facile ritagliarsi una sera tutte le settimane, e quell'unica sera magari vorresti anche giocare ad altro, e invece ti disciplini, ti imponi di portare avanti il playtest, di prendere la macchina e farti un'ora di statale per raggiungere quell'associazione al centro bocciofilo di Mombaruzzo, per far provare il tuo prototipo.
Soldi? Ma quali soldi? Gloria? Sì, il giorno che il lupo dimorerà insieme con l'agnello e la pantera si sdraierà accanto al capretto (Isaia).

E mentre il tuo gioco con meccaniche di deck building, gestione delle risorse, aste e maggioranze, finalmente nei negozi, raccoglie solo una recensione su supergiochipazzi. blogspot.it, il mondo si ferma per Otto il Maialotto che fa il Botto.
Un fenomeno virale, una pandemia suina. Ne parlano addirittura al telegiornale, ne parla Mentana su La7, tutti lo vogliono, anche tuo figlio lo vuole. Vai al supermercato per comprarlo ed è esaurito, 'sto porco magnapanini. Ti tocca girarne tre per trovarlo.
E quando finalmente lo porti a casa e lo provi, scopri che ci vuole la forza di un muratore di quelli che rimestano il catrame nella betoniera a colpi di pala e a suon di porco qui e porco lì, per schiacciare la testa al maiale. I bambini si buttano sopra di peso tipo wrestler, per giocarci.
Mentre su supergiochipazzi, il frutto dei tuoi lombi si becca un 6,5.

E nei conti della serva buttaci anche che in quanto autore del gioco, ogni cosa è colpa tua. Sui forum vieni tirato in ballo per una tessera stampata al contrario, perchè manca il dado bianco, perchè le miniature sembrano exogini passati al microonde, perchè l'hanno tradotto a minchia, perchè costa 49 euro.

Per finire ci sono quelli come me. Quelli che giocano e che inquinano il web con i loro giudizi non richiesti, che scrivono "Mi aspettavo qualcosa di più" o "Qualche perplessità sulla longevità".
Facciamo così, amico: inventamelo tu un bel gioco innovativo, fluido, longevo, con ottimi materiali e che stia nei 30 euro, davvero, vediamo quello che sai fare!

Ma c'è una cosa che voglio dirti, Autore.
Che a volte il tuo gioco entra nel mio quotidiano, diventandone parte.
Sì, è così.
Non è semplicemente una scatola piazzata su una mensola.
Lui prende parte.

Con i soci, pianifico il giovedì sera attorno al tuo gioco, già la domenica mattina. In media ci vanno fra i 30 e i 50 messaggi. I titoli che passano nella chat di whatsaspp sono una selva. Discutiamo tirando in ballo boardgamegeek, un nuovo articolo di Agza, un post sul forum della Tana dei Goblin, una voce di corridoio su una presunta strategia dominante. Scremiamo perchè non possiamo avere tutto. E quando il tuo titolo riesce a guadagnarsi il posto come main event del giovedì sera scalzando tutti gli altri, beh, ti assicuro che se l'è davvero giocata bene.
Il giovedì al lavoro non riesco a non pensare alla serata. All'uscita in tangenziale pesto un po' più sull'acceleratore. A casa metto in frigo una buona bottiglia, quasi sempre una birra artigianale da 75cl, circa 10 euro a bottiglia, non da tutti i giorni ma per una serata speciale. Mi prendo un caffè in anticipo, prima che arrivino i soci, in modo da essere sveglio. Voglio godermi ogni minuto.
I soci arrivano alle 22.00. Giochiamo e tiriamo tardissimo. E una volta a letto, con solo tre ore di sonno davanti, il più delle volte ripercorro i momenti che hanno deciso la partita. Mi addormento pensando che avrei dovuto trasformare la legna in carbonella almeno due turni prima...
La mattina dopo, in ufficio, sul cellulare, i messaggi del dopo partita.
Il tuo gioco, Autore.

Arrivo a casa con il tuo gioco sotto braccio. Mia figlia intercetta il pacco e mi corre incontro. "Papà che cos'è che cos'è che cos'è?"
Minimo cinque baci, se vuole che sganci. Accetta il ricatto. Strappiamo il nylon sul tappeto, rovesciandone il contenuto. Io leggo il regolamento mentre lei gioca con la componentistica.
"Dai, ora mettiamo via, ci giochiamo dopo cena"
Non dico che mangia tutta la verdura, ma quasi.

Capodanno a casa di amici, tutti coppie con figli, a me tocca occuparmi delle torte salate e dei giochi per la serata.
Per gli adulti porto un botto di roba ma il grosso lo farà Saboteur.
Per i piccoli porto il classico Dobble, le carte di Munchkin da "perdere" in giro per la casa, e Ufo Farmer.
Seguiamo i bambini per i primi turni a Ufo Farmer, poi giocano in autonomia.
A fine partita scopriamo che:
- una bambina ha raccolto solo i conigli ("Il coniglio è il mio preferito")
- una bambina ha fatto un posto sull'astronave anche per il lupo (tipo Arca di Noè: noi non abbandoniamo nessuno)
- mia figlia giocava fingendo di piazzare l'ufo (in realtà sotto non c'era nulla) per "rompere" il tris avversario
- un bambino si è riempito le tasche con i token catturati pensando fossero proprio diventati suoi (naturalmente ha pianto quando glieli ho tolti per ritirare il gioco).

Vorrei dirti, Autore, che il tuo Ufo Farmer, non farà mai le vendite del maialotto che fa il botto.
Però ha tenuto compagnia a mia figlia quando a dicembre ha preso la scarlattina, e le ha regalato qualche sorriso quando la gola era un vulcano in fiamme.
Che il tuo Ufo ha viaggiato da casa mia a quelle dei miei amici, e che ci ha concesso qualche ora di chiacchiere dopo la pizza, mentre i bambini giocavano sul tappeto.
Che ci siamo messi tutti a quattro zampe sotto il tavolo per cercare uno degli Ufo di plastica, prima di scoprire un altro piccolo cleptomane di 4 anni.
 
Questo era quello che volevo dirti, autore di Ufo Farmer, Caylus, Libertalia, Quarriors, Bang, Dobble, Tobago, Finca, Kingsburg, Hick Hack.
Il tuo gioco non ha semplicemente viaggiato da una mensola all'altra.
Da quella del negozio a quella di casa.
Non è stato solo uno scontrino battuto sul registratore di cassa di un negozio, per un 5% che non ti cambierà la vita.
Il tuo gioco ha preso parte.
E' stato il protagonista nelle serate con gli amici, è stato benzina per le risate e il perculamento, è stato ladro di sonno, ha viaggiato da una casa all'altra, è stato aperto da altre mani, ha fatto ridere bambini, ha fatto mangiare la verdura ai bambini.

Grazie per quella roba viva che c'è nella scatola.
Autore.

21 commenti:

  1. .....braccialetti Rossi del GDT.......

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  2. Grazie Autore!!!!
    Grazie Dado!!!
    Insomma... Grazie...

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  3. Una passione come la nostra ci dimostra quanto sia sacrificante ritagliare del tempo per ciò che ci piace fare. Però è inutile, non riesci proprio a farne a meno, di riempirti di scatole e di essere fiero di aprire il tuo gioco da tavolo davanti agli amici, quasi fosse la nuova invenzione del secolo. Grande articolo Andrea ;)

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  4. Grazie... mandiamo i nostri "figli" in giro per il mondo, sperando che si coprano di onori, che vincano un Nobel, che ci rendano orgogliosi... più spesso finiscono con fare gli impiegati alle poste, friggere panini, guidare autobus, sentirsi dire in giro che sono dei falliti, dal bilanciamento imperfetto, troppe ambizioni e miniature come gli exogini. Ma gli si vuole bene lo stesso, e questo principalmente perché qualche volta riescono a entrare nella vita delle persone e portare anche solo qualche minuto di fantasia e di divertimento. Grazie per avercelo ricordato (sniff).

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  5. Che splendido articolo, Andrea...come al solito, peraltro!!

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  6. è per voi che lo si fa! il grazie va anche a voi che ce lo fate fare ;-)
    e po non è così tremendo fare i playtest! :P

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  7. Il posto nel nostro cuore ce l'avevi già, ora starai un po' più comodo. Walter Obert

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  8. Adesso, oltre che ridere, mi fai anche commuovere... mah!
    Non sarò il primo ad avertelo detto, ma quand'è che ti metti a scrivere un libro?

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  9. Se si parla con una azienda ti senti dire frasi condite con parole del tipo " andamento del mercato, domanda e offerta", ma per me ci sono solo e sempre "persone", ideatori e giocatori, è tutto li. Io creo con la speranza di farti divertire giocatore...abbi pazienza se qualche volta sbaglio e non ci riesco...

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  10. Veramente emozionante.
    Come scrivi lo sa solo Dio, ma menomale che ci hai reso partecipi!!

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  11. Complimenti veramente Dado.
    Hai messo in pochi versi (perché sì... questo sono...) l'essenza del gioco da tavolo, il perché siamo tutti qua a incastrare mille impegni per una serata assieme agli altri, o in famiglia.
    Non sono un autore, ma sono di certo uno "spiegatore" e ti assicuro che se tutti si divertono mi leggerei anche 1000 pagine di regolamento... e ringrazio gli autori che ci fanno giocare e che ci fanno stare insieme e che mi tengono compagnia 1000 pagine.
    Sei un grande!

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  12. Ho fatto il DM per D&D per circa 15 anni. So bene cosa vuol dire sbattersi per 2-3 pomeriggi a settimana per creare materiale da gioco che verrà spolpato in poche ore dai giocatori. Sono un giocatore da tavolo da anni e so bene cosa voglia dire aspettare la serata, affilare le lame promettendo spargimenti di sangue ludico agli altri del gruppo. Faccio un lavoro che mi costringe a usare i neuroni 10 ore al giorno e che mi diverte molto, ma che non riesce a farmi provare un'ebrezza paragonabile a quella di una complicata strategia che chiude il cerchio dopo 8-10 turni con una combo da N punti.....Ecco perchè il gioco da tavolo entra così tanto nel midollo spinale delle persone dotate di encefalo: perchè ti costringe a confrontarti con i tuoi limiti, con persone che sono tuoi amici a cui doneresti tutto il tuo tempo ma non quando sono intorno al tavolo, minchia. In quel frangente sono mortali nemici. Ecco perchè il pezzo mi è piaciuto molto !!!!! :)

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  13. Rompo solo una lancia per la categoria di cui faccio parte anche io, cioè che "quelli che giocano e che inquinano il web con i loro giudizi non richiesti".
    So che non è bello sentire critiche riguardo ad un lavoro, sopratutto quando è frutto del proprio ingegno e della propria arte e ha richiesto tempo e fatica. Ma la scelta non è nelle mani dei critici ma dell'artista stesso. Se non vuoi che la tua arte subisca critiche, venga deturpata da un editore o da un distributore internazionale che traduce male, allora hai una scelta: metti la tua arte gratis sul web. Fai come fai tu, Dado, che pubblichi la tua arte (questi articoli) su un blog ad accesso libero. Poi ci sarà sempre qualche troll che criticherà, ma saranno molti meno. Io, che sono una persona ipercritica e spaccapalle, non mi metterei mai a criticare qualcosa di gratuito proprio perché è gratuito.
    Ma se decidi di prendere la tua arte e venderla, la stai inevitabilmente trasformando in un prodotto, in un qualcosa che ha un prezzo. Se tu, autore, che decidi di piazzarci sopra un bollino con scritto "30€", non è che qualcuno magicamente giunge da dietro di te e ti ruba l'idea. E se lo fai, se decidi di voler guadagnare sulla tua arte, la denaturi tu stesso. Perché gli dai un valore. La quantifichi. Quindi apri inevitabilmente la porta alle critiche.

    Quindi sì, mi unisco al plauso agli autori, ma aggiungo un plauso a quelli come te, Dado, ai recensori della tana, alla gente che si sbatte su youtube come quelli della Dice Tower. Perché grazie a voi posso evitare di bruciare mille euro al mese in acquisti impulsivi dettati dal fatto che la copertina del titolo mi ispira. :-)

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  14. VIDEOGIOCHI CONSOLLE TRUCCI e SOLUZIONI ... ma soprattutto trucci sul blog supergiochipazzi.blogspot.it

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  15. ma quindi lo devo comprare per Fabio?

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