giovedì 14 novembre 2013

Ho un Tobago nel bagagliaio (e non ho paura di usarlo)

Quando capisce che non giocheremo a Room 25, ErProsciuttaro ci rimane un po' male: "E che porti?" mi chiede deluso come un bambino che per il 25 dicembre si aspettava il castello dei Gormiti e invece ha trovato il maglione di lana. "Ho un Tobago in macchina" rispondo minaccioso. "E non ti farai problemi a usarlo, immagino" riflette lui.
Mi aspettavo un "E che mminchia è Tobago?!" che invece non arriva. ErProsciuttaro è un signore. Mi liquida con un “A stasera”. ErProsciuttaro è sempre in riunione quando cerco di contattarlo sul lavoro, e se non è in riunione sta proiettando col portatile (quindi i miei popup "Sono in scimmia da Arkham Horror!!" di Skype allietano tutta la sala corsi)
Il lavoro scorre lentissimo, sembra di essere in coda alla posta il giorno che accreditano le pensioni.
Esco dal lavoro che è già buio e quasi tenta di piovere. Un'ora e quattro telefonate dopo sono dar Prosciuttaro. Mi aspetta sullo zerbino col cordless già in mano: "Che pizza vuoi?" ,  “Acciughe rinforzata acciughe”.
Sua moglie mi accoglie in cucina e mi chiede il gioco della serata, con fiducia e un pizzico di curiosità, come un cliente affamato chiederebbe al cuoco "Mhmhmhm ma cos'è questo profumino, cosa c'è di buono stasera?".
Le dico di Tobago, le racconto del blog e che scriverò della nostra serata. Le chiedo se parlando di lei posso usare il nick: Melonia. Ride. “Per via delle tette?” io: “No, perché stai con ErProsciuttaro. Hai presente no? Prosciutto e Melone...”. Lei (continua a ridere): “Seee seee”.
Ok, non l’ha bevuta.
Aspettando le pizze ci mettiamo al tavolo e comincio a introdurre Tobago, giusto a grandi linee.
Rivisitazione (riuscitissima) del classico gioco di Isola, con gli esploratori alla ricerca del tesoro perduto (e vagamente maledetto) sull'atollo misterioso. Il tabellone è suddiviso in esagoni che riproducono differenti territori: montagna, spiaggia, fiume, lago, foresta.... Sulla mappa vengono distribuiti casualmente segnalini palma, capanna e idolo.
Il motore del gioco sono i frammenti di mappa in mano agli esploratori (l'idea è che la mappa sia stata strappata in pezzi per rendere più ostico recuperare il tesoro).
Ogni frammento infatti restringe il campo di ricerca. Nella foto le due carte scremano una grossa fetta di territorio indicando che il tesoro bianco si trova 1-su una montagna (esagoni neri) 2-entro due esagoni da un idolo di pietra. Man mano che il cerchio si restringe con nuovi indizi, si tolgono i cubetti. Una volta identificato inequivocabilmente il tesoro (solo più un cubetto sulla mappa) i giocatori vi si fionderanno sopra con i fuoristrada. A ogni giocatore che ha contribuito all'identificazione del tesoro andrà una fetta del bottino (sempre che una maledizione non gli esploda in faccia).
La partita di ieri sera è stata piuttosto lunga ma mai (e sottolineo mai) pesante. Le carte frammento richiedono una certa furbizia e un minimo di riflessione, ma il gioco è snello e permette cambi repentini di piani anche quando l'avversario viene a pulirsi le scarpe inzaccherate sul nostro zerbino. ErProsciuttaro, che in questo genere di giochi non lascia mai nulla al caso, è più volte entrato in modalità sodomita (ossia mentre faceva mentalmente i suoi calcoli su cosa muovere ripeteva "Dunque se faccio così ce l'ho nel culo...se faccio così...no, così mi inculo da solo...così forse...ecco così...no, sempre nel culo").
L'ambientazione "Isola" si sente tutta e l'interazione fra i giocatori è onnipresente (ed è il vero sale del gioco).
Facendo riferimento alla stessa foto, nella partita di ieri sera ErProsciuttaro (fuoristrada blu) aveva in mano la carta "A un esagono da una palma" che collocava il tesoro in un solo punto possibile proprio lì accanto.
Ma Melonia, che lo precedeva di turno, lo ha anticipato giocando la carta "A un esagono dalla foresta più grande" (esagono verde scuro, accanto al fuoristrada rosso), che lo collocava dal lato opposto.

La partita si è conclusa con il seguente punteggio:
50 punti - ErProsciuttaro
39 punti - DadoConLaBarba
38 punti - Melonia

Nonostante i consueti bofonchiamenti l'ha spuntata il prostatico Prosciuttaro, diluendo la lunga serie di successi di Melonia (che quando gioca in casa tende a piallare entrambi, vedi "Quarriors Lesson" prima delle ferie).
Il bilancio di Tobago quindi è tutta discesa. E' un titolo di quelli che sembrano "Nati per coinvolgere" e con la sempre ricercatissima capacità di tirar dentro per i capelli anche neofiti e mogli refrattarie ai board games.
La forza del gioco sono 4 regole semplici e il piacere che si prova giocando.
Insomma: difficile restar delusi a meno di pretendere la famosa luna.
E poi gli idoli in pietra sono fichissssimi....

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